Almeno in teoria, è un passo avanti a favore della sicurezza dei centauri: parliamo del fatto che è stato registrato alla Corte dei Conti il decreto sui guardrail “salva motociclisti”. Che quindi sulla carta dovrebbe entrare in vigore a breve.
Utenti deboli protetti
Stando al ministero, il decreto rende obbligatoria l’installazione sulla rete stradale italiana di appositi Dispositivi Salva Motociclisti (DSM) che, per le loro specifiche tecniche, puntano a mitigare gli effetti dell’urto di un centauro sul guardrail.
Una norma importantissima in un paese come è l’Italia, che ha il primato in Europa per tasso di motorizzazione di veicoli a due ruote.
Dettagli tecnici
Il decreto prevede l’obbligo di installare barriere “salva-motociclisti” su tutte le curve circolari caratterizzate da un raggio minore di 250 metri nei casi di interventi di nuova costruzione, di adeguamento di tratti stradali esistenti che comportano varianti di tracciato e/o rinnovo delle barriere di sicurezza stradali su tratti significativi.
Obbligo anche su strade esistenti non soggette a interventi ma dove siano avvenuti nel triennio almeno cinque incidenti con morti e/o feriti, che abbiano visto il coinvolgimento di motoveicoli e/o ciclomotori.
E ora?
Adesso si aspetta l’installazione di queste barriere. Va tuttavia ricordato che in passato per altre questioni ci sono stati annunci politici, cui non sono seguiti fatti: per esempio, i seggiolini “salva bebè”.
Con sensori che allertano l’automobilista qualora lasci il piccino nell’abitacolo: obiettivo, impedire che il piccolo possa soffocare in macchina. La norma doveva divenire efficace il 1° luglio, e invece a oggi non se ne sa nulla.