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Gas Gas minaccia KTM: "questa non è casa vostra"

Un manichino impiccato nella facciata della sede chiarisce la posizione dei lavoratori spagnoli

Moto - News: Gas Gas minaccia KTM:

Il mercato moto europeo è in leggera ripresa ma c'è qualcuno che non se la passa affatto bene, come Gas Gas, che lo scorso maggio ha presentato istanza di fallimento per un debito di 30 milioni di euro davvero difficile da tappare in tempi brevi. Con le pratiche ancora in corso, ha bussato alla porta del produttore spagnolo l'unico vero colosso del settore fuoristrada, KTM, che sembra voler continuare con la sua politica di ispirazione bellica: entrare in possesso di tutte le case motociclistiche rivali per non avere più rivali.


"Questa non è casa vostra"


L'ha fatto con Husqvarna e ancora ricordiamo le proteste e vicende che hanno seguito l'acquisizione. Ancora non si è al corrente se i dipendenti sono stati reintegrati nelle nuove strutture austriache, ma sta di fatto che l'impianto di produzione italiano è stato chiuso ed è state rimarchiate con Husqvarna le moto Husaberg, austriache anche loro. 
Gas Gas, osservando questi precedenti, sembra non voler cedere alla minaccia austriaca e negli scorsi giorni ha trasmesso un messaggio forte direttamente dalla sua sede: in un video di Enduro Pro Magazine un manichino vestito di arancione, impiccato sulla facciata dell'edifico, un falò, una bandiera KTM e una scritta in inglese e tedesco che recita "questa non è casa vostra".


Invasione austriaca o salvataggio?


L'invasore non è gradito e capiamo la paura di chi ha lavorato alla Gas Gas. Tutti i dipendenti sono in un limbo ancora poco chiaro e cercano di tutelarsi dalla chiusura completa dell'impianto e dal trasferimento della produzione da qualche altra parte del mondo. Gas Gas vuole resistere ma c'è da capire se hanno un'alternativa o meno, probabilmente KTM potrebbe essere l'unica speranza per mantenere il marchio in vita.

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