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Danno non patrimoniale: moto decisiva

Rca, la Cassazione dopo un incidente motociclistico: sì alle tabelle di Milano

Moto - News: Danno non patrimoniale: moto decisiva

La sentenza 14402/2011 della Cassazione riguarda un grave incidente in cui un motociclista riporta gravi lesioni: percentuale di invalidità permanente all’85%. La corte di Appello di Brescia si basa sulle proprie tabelle per liquidare il danno non patrimoniale: la lesione di interessi giuridicamente rilevanti cagionata secondo le gli articoli 2043 e seguenti del Codice civile (per capirci, se il danno è limitato alla moto, al proprietario sono dovuti solo i danni patrimoniali).

Il nostro centauro non ci sta e va in Cassazione: vuole l’applicazione delle tabelle del Tribunale di Milano, che riconoscono un risarcimento più elevato. Gli ermellini danno ragione al motociclista, e OmniMoto.it non può che rallegrarsene. Anche perché il ricorrente ha portato avanti la battaglia facendo pure gli interessi di tutti noi centauri (avendo contro le Assicurazioni, che tendono al ribasso). Ora le tabelle milanesi valgono per sempre e per tutti. Una questione che riguarda molto da vicino chi va in moto, esposto più degli automobilisti a lesioni fisiche in caso di incidente.

Il cuore del problema è valutare se e quanto le ferite riducano le prerogative di vita del motociclista.
Va considerato il danno esistenziale, in aggiunta alle voci canoniche di danno patrimoniale, biologico, morale. Sono decine di migliaia di euro che ballano, e basta un nonnulla (una piccola percentuale di una tabella) per spostare gli equilibri in modo pesante.

Se, in seguito all’incidente, c’è un sconvolgimento dell’esistenza e in particolare delle abitudini di vita, (alterazione del modo di rapportarsi con gli altri), questo danno non patrimoniale va risarcito secondo le tabelle di Milano.

Il nostro consiglio? In caso di incidente grave, rivolgetevi subito a un esperto in infortunistica stradale o a un legale: la materia è complessa e serve uno al vostro fianco che vi aiuti il più possibile. Di fronte, avete uno stuolo di avvocati delle Assicurazioni che fanno i propri interessi.

Può servirvi comunque quanto dice la Cassazione: "Le tabelle per la liquidazione del danno non patrimoniale derivante da lesione all’integrità psicofisica del Tribunale di Milano costituiscono valido e necessario criterio di riferimento ai fini della valutazione equitativa, laddove la fattispecie concreta non presenti circostanze che richiedano la relativa variazione in aumento o in diminuzione, per le lesioni di lieve entità conseguenti alla circolazione".

E ancora: "I relativi parametri sono conseguentemente da prendersi a riferimento da parte del giudice di merito ai fini della liquidazione del danno non patrimoniale, ovvero quale criterio di riscontro e verifica di quella, di inferiore ammontare, cui sia diversamente pervenuto, incongrua essendo la motivazione che non dia conto delle ragioni della preferenza assegnata a una liquidazione che, avuto riguardo alle circostanze del caso concreto, risulti sproporzionata rispetto a quella cui si perviene mediante l’adozione dei parametri esibiti dalle dette tabelle di Milano".

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