MotoGP, Quartararo: "mi arrabbio e urlo: mi sono fatto aiutare da uno psicologo"

Decimo della generale e protagonista di un campionato che lo ha visto salire sul podio in appena tre occasioni, tra l’altro senza mai vincere, Fabio Quartararo ha ammesso di aver avuto ancora bisogno dell’aiuto dello psicologo per non farsi prendere dall’ansia e dalla frustrazione per una situazione al di sotto delle aspettative. 
Avvicinatosi alla disciplina mentale nel 2021, ovvero all’inizio del declino della Yamaha, il pilota di Nizza ha proseguito per quella strada nella speranza di riuscire ad affrontare gli inciampi del mestiere in maniera più costruttiva possibile, il tutto a beneficio delle prestazioni in pista.

“Il mio problema è che mi arrabbio molto velocemente per tutto – ha dichiarato al podcast del sito ufficiale della MotoGP – Per cui l’affiancamento ad un mental coach mi ha dato una mano nella vita, tanto quanto nel confronto con i meccanici. Non ho mai mancato di rispetto a nessuno, ma alzare la voce non aiuta certo la comprensione".

 "Bisogna essere in grado di individuare cosa non funziona. Non basta lamentarsi, perché chi deve intervenire sulla moto poi non sa dove mettere le mani -  ha considerato – E’ importante saper individuare i punti deboli, che siano le curve, le frenate o il grip. Questa è una delle lezioni che ho imparato e che mi ha consentito di mantenere un approccio positivo anche nelle criticità”.

La parte più dura del processo di costruzione di un carattere meno spigoloso è stata quella di accettare la realtà per come si pone. Nel suo caso il passare da lottare per le vittorie di gara e dei Mondiali, al faticare ad arrivare decimo.  “L’esperienza e l’ingresso in una nuova fase della carriera sono aspetti che consentono di migliorare. E’ nei momenti più bui che si apprende. Quando si vince va tutto bene, ma è nelle difficoltà che ci si mette in discussione. Con la tranquillità si supera tutto".