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MotoGP, Di Giannantonio: "Il guaio non è la GP23, ma i progressi delle moto 2024"

"Forse siamo vicini al limite dello sviluppo della Ducati 2023, ma non sono preoccupato. Ad Austin ho avuto problemi di vibrazioni, a Jerez punto alla prima Top 5 dell'anno "

MotoGP: Di Giannantonio:

Dopo un avvio di campionato al di sopra delle aspettative in cui ha sempre dimostrato di avere il potenziale per chiudere nel gruppo dei dieci, Fabio Di Giannantonio è arrivato sul circuito di Jerez con una buona dose di ottimismo. Partendo dal recente appuntamento texano che lo ha visto sesto al traguardo, il pilota della VR46 ha commentato: "Al di là del risultato, ad Austin siamo sempre stati veloci e abbiamo raccolto molti dati. Peccato solo per il piccolo problema di vibrazioni accusato alla domenica, per cui la mia Ducati era imprevedibile, specialmente in curva. In ogni caso adesso sappiamo cosa dobbiamo migliorare e c'è sempre più fiducia. Questa è una pista che mi piace e in cui ho fatto bene anche in Moto2 vincendo. L’obiettivo è la prima top 5 della stagione". 

A proposito delle cricità avute in America, il pilota romano ha detto: "Sono convinto che i tecnici abbiano trovato una soluzione. Quel tipo di problematica, che rende difficile prendere la tratiettoria giusta, può avere molteplici cause e so che anche Bagnaia l’ha avuta. In ogni caso era la prima volta che mi capitava".

Alla luce di quanto ottenuto finora, la GP23 è più difficoltosa da interpretare rispetto alla GP22? 

E’ un filo diversa su alcune cose, ma io mi sono adattato velocemente. Diciamo che tutte le moto del 2024, non solo le Ducati, hanno fatto progressi enormi. Noi con la GP23 siamo già più rapidi delle vecchie 2023. Il guaio è che ormai siamo prossimi al limite di questa versione, mentre gli altri hanno progredito. Guardando alla performance stiamo andando fortissimo. Se ci focalizziamo sul time attack fatto ad Austin ho segnato un 2’1”6  e se non avessi fatto un errore, sarebbe stato sul 2’1” basso. E' probabile che non abbiamo ancora trovato la configurazione in grado di farci competere con le moto aggiornate. Nel complesso non sono preoccupato. Credo fortemente nel nostro pacchetto tecnico e il team fa paura. Sono convinto che quando riusciremo a trovare la quadra e io saprò tirare fuori quel quid in più, potremo concludere costantemente nei primi cinque".

Il buon finale di 2023 potrebbe aver contribuito per questo inizio scoppiettante. “Finire bene ti fa acquisire una mentalità diversa ed essere più convinto, ma io ho cambiato squadra e devo dire che il mio capotecnico e l’elettronico sono fantastici, hanno un’esperienza pazzesca. L’energia interna al team è ciò che fa la differenza” ha concluso.

 

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