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Rossi: "Vivo per correre, vincere in MotoGP o in auto dà la stessa emozione"

VIDEO - Valentino si racconta: "mi piace essere un pilota che può guidare qualsiasi mezzo, è la mia ambizione. Una gara di WEC è diversa da una di moto, ma alcuni aspetti sono molto simili"

Rossi: "Vivo per correre, vincere in MotoGP o in auto dà la stessa emozione"

Questo fine settimana Valentino Rossi correrà la sua prima gara del WEC in casa. Sarà infatti al via della 6 Ore di Imola, il secondo round del Mondiale endurance. il Dottore sta prendendo molto seriamente la sua avventura a 4 ruote con la BMW del team WRT, un’occasione per rimettersi in gioco e per una seconda vita agonistica. Ne ha parlato a lungo nell’intervista che potete vedere qui sopra.

Ho sempre voluto correre con le auto e ho cercato di capire in quale campionato farlo - ha raccontato - Mi piacciono anche i rally, ma negli anni ho capito che il posto giusto era con le GT3, perché sono belle macchine, veloci, i loro tempi sono simili a quelli delle MotoGP, ti diverti a guidarle. Per me era tutto nuovo e ho dovuto capire con quale squadra correre. Avevo parlato più o meno con tutti i costruttori, ma Vincent è quello che mi aveva convinto di più. Era venuto a Tavullia e aveva parlato di corse, non di pubbliche relazioni. Ho corso per tutta la vita e gli ho detto: io voglio correre”.

È quello che sta facendo, anche se in mondo molto diverso da quello a cui era abituato.

La MotoGP è uno sport più individuale, qui è più un lavoro di squadra, specialmente perché condividi la macchina con altri piloti. Nelle auto fai tantissime riunioni, con le moto molto meno” la prima differenza.

Ce ne sono anche altre: “La MotoGP è molto facile: arrivi sullo schieramento, parti, le prime 3 curve sono cruciali e poi dai il massimo fino alla fine - ha spiegato il Dottore - Qui c’è molta strategia, devi conservare le gomme, gestire il traffico, essere pronto a cambiare i tuoi piani: è una grande sfida. Ma sotto altri punti di vista è uguale, sei seduto è vero, ma le frenate, le traiettorie, le battaglie sono molto simili. Penso che il mio talento sulle moto è lo stesso sulle auto”.

Valentino rientra in quella categoria di piloti per cui la velocità è tutto, non importa su qualche mezzo.

Mi piace essere un pilota che può guidare qualsiasi cosa, è la mia ambizione - ha detto - Ho lavorato da tempo per essere qui perché sapevo di volere correre con le auto. Il mio problema è che sono vecchio, servirebbero 10 anni in meno, ma miglioro anno dopo anno e vorrei arrivare al livello dei migliori piloti di GT3. Con le moto era tempo di finire, ma sarebbe stato difficile per me smettere di correre, sarebbe stato noioso. La mia vita è così.

Naturalmente, l’obiettivo è vincere.

L’anno scorso ho vinto una gara a Misano e le sensazioni sono stare identiche a quelle di una gara di MotoGP. Corriamo tutti per quello, non è facile riuscirci, ma quel momento ripaga tutti gli sforzi”.

Inoltre, con le auto, può togliersi la soddisfazione di partecipare ad alcune gare mitiche, come la 24 Ore di Le Mans.

Le Mans è stato il primo obiettivo dall’inizio - ha chiarito Rossi - L’ho sempre seguita, ma la conosci solo quando la corri. Ci sono stato l’anno scorso e sono stato impressionato dall’atmosfera, dalla gente, non vedo l’ora di prendervi parte. Devo ancora capire delle cose, ma tutti i piloti della Hypercar sono dei top driver e sanno che bisogna rispettarsi. Non sarà facile, perché oltre a concentrarmi nella guida dovrò guardare anche nello specchietto retrovisore”, ha sorriso.

Ora lo attende Imola. “Quando corro in Italia è sempre difficile, perché è più difficile gestire le persone. Mi piace Imola, mi divertirò e non sarà facile con anche le Hypercar in pista”, ha concluso.

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