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SBK, Toprak: “Se vinco il Mondiale, nel 2026 potrei correre in MotoGP”

L’INTERVISTA – “La MotoGP è una delle opzioni che sto considerando e mi piacerebbe farlo con BMW. Quartararo? Ha fatto bene a rimanere in Yamaha a differenza mia, soprattutto per i soldi. Iannone? Tra di noi si è instaurato da subito un rapporto amichevole"   

SBK: Toprak: “Se vinco il Mondiale, nel 2026 potrei correre in MotoGP”

Toprak Razgatlioglu arriva ad Assen sulle ali dell’entusiasmo. In sella alla BMW, il turco ha già scritto la storia, vincendo non una, ma ben due gare. Un risultato a lungo sognato e finalmente diventato realtà a conferma di quanto sia grande e talentuoso il vicecampione del mondo in carica.

Di questo e molto altro abbiamo parlato proprio con lui alla vigilia del round del TT, dove Razgatlioglu punta nuovamente a recitare una parte da protagonista in sella alla M 1000 RR.

“Personalmente sono molto curioso di vedere cosa accadrà questo weekend – ci ha detto – le ultime settimane sono state davvero belle, perché mi sono goduto le vittorie di Barcellona, realizzando ciò che ho fatto. Ho infatti avuto modo di rivedere le gare e soprattutto il sorpasso all’ultima curva su Alvaro nella Superpole Race. Devo dire che è stato emozionante, considerando che visto da fuori è diverso rispetto a quando sei sulla moto. Oltre alla vittoria in pista c’è poi una vittoria personale”

Quale?  
“Tutte le persone dicevano che la mia carriera sarebbe finita un anno fa andando in BMW, dato che la moto non era competitiva. Adesso però in molti si sono ricreduti. Penso che ad oggi la gente abbia capito perché ho scelto la BMW e al tempo stesso quelle che sono le mie ambizioni. Il mio obiettivo è vincere il Mondiale quest’anno, non so se ci riuscirò, ma ci proverò nonostante in alcune piste non ho mai guidato una M 1000 RR. Assen è un esempio”.

Quanto ce l’hai in mano ora la moto?
“Un passo alla volta stiamo andando verso la mia direzione, consentendomi di sfruttare i punti forti. Catalunya non era forse la mia pista, perché richiede uno stile diverso. Assen invece si è avvicina di più e lo stesso  discorso vale anche per Misano e altri tracciati. Il team ha lavorato molto per essere competitivi e stiamo raccogliendo i frutti”.

Qual è la stata la tua prima reazione dopo il test con la BMW?
“In rettilineo ho avvertito da subito il vero potenziale della moto, molto vicino alla Ducati, ma il punto di svolta è stato Portimao, dove siamo riusciti ad essere veramente competitivi con la SCX ed è stato pazzesco. Se la moto non avesse del potenziale, non saremmo mai riusciti ad essere così veloci nei test in Portogallo”.

Tempo fa Gonschor disse che in Germania hanno rivisto la moto pezzo per pezzo.
“Il mio stile è completamente diverso rispetto agli altri piloti e BMW sta cercando di offrire una moto che si adatti ad ogni pilota e non ad uno in particolare”.

Un anno fa tutti pensavano che tu saresti rimasto in Yamaha e Quartararo avrebbe firmato per un’altra Casa. Alla fine è stato l’esatto opposto.
“Penso che Fabio sia rimasto un po’ per il progetto e perché da Yamaha prende dei bei soldi. Non so però cosa gli abbiano offerto i giapponesi dal lato tecnico, dato che stanno soffrendo molto. Penso che alla fine abbia fatto la giusta scelta. Non so se Aprilia sarebbe riuscita a pareggiare l’offerta anche se la moto è più performante, dato che Vinales ha vinto domenica con la RS-GP”.

Vuoi o non vuoi, ogni anno salta sempre fuori il discorso di Toprak in MotoGP.
“Se vinco il titolo Superbike, nel 2026 potrei correre in MotoGP e questo non lo escludo”.

Vederti in MotoGP per la SBK sarebbe un duro colpo da incassare, perché la Superbike perderebbero un grande campione.
“Penso che nessuno sarebbe contento di un eventuale mio addio, perché in SBK tutti hanno uno stile molto simile, mentre il mio è diverso. Se dovessi andare in MotoGP è perché cerco una sfida stimolante. Ovviamente non sarà semplice saltare nell’altro paddock, ma vedremo”.

Pensi a una MotoGP con BMW o sei aperto anche ad altre Case.
“Mi piacerebbe che BMW andasse in MotoGP e penso possa essere perfetto.  Vedremo però cosa ci riserverà il futuro, ma non è da escludere che possa anche rimanere qua in Superbike”.

E Iannone? Cosa ci dici di Andrea. Sembrate due amici che si conoscono da tempo.
“Iannone è un grande pilota. Non lo conoscevo, ma fin dal primo momento che ci siamo visti si è instaurato un ottimo rapporto, parlando serenamente tra di noi. Ha talento e penso che il suo potenziale si sia visto”.  

  

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