Tu sei qui

MotoGP, Fabio Quartararo: "Abbiamo provato più cose oggi che in tutta la scorsa stagione"

"Abbiamo provato soluzioni mai pensate in passato. Lavoriamo nella direzione giusta, anche se i risultati non lo dimostrano. Chiudere 13° o 15° ormai non farà una grande differenza per noi. Senza un team satellite siamo costretti a farlo. L'addio di Lin Jarvis a Yamaha? piuttosto un arrivederci, lo vedremo ancora alle gare"

MotoGP: Fabio Quartararo:

Sul circuito americano di Austin la Yamaha non ha brillato, coi due alfieri vestiti di blu relegati in fondo alla classifica: 15° e 16°. Delle difficoltà delle case giapponesi se ne è parlato tanto, ma la Sprint di oggi ha di certo posto l'accento su di una situazione quantomeno sconfortante. Se da un lato il neo-approdato Rins, che pure qui vinse proprio nella scorsa stagione in sella ad una Honda nientemeno, ha posto fine anticipatamente alle proprie aspettative con un errore alla partenza, e senza possibilità di rimedio, il discorso per Quartararo si fa diverso.

Il francese, fresco del rinnovo in Yamaha con un biennale arrivato come un fulmine a ciel sereno, auspicava forse una sprint meno in salita, nonostante la qualifica ostica, ma sembra che sia lui che la casa dei tre diapason abbiano ormai invece assunto una nuova strategia radicale: lo sviluppo a oltranza.

"Durante questo weekend ad ogni uscita ho provato qualcosa di nuovo - esordisce Quartararo - persino durante la Sprint siamo usciti con un setup che non avevamo mai utilizzato. Credo che nel nostro stato attuale sia una cosa positiva fare dei tentativi con delle opzioni nuove e grandi. Chiudere 13° o 15° non farà una grande differenza per noi giunti a questo punto. Credo che stiamo lavorando nella direzione giusta anche se i risultati non lo stanno dimostrando, stiamo provando cose che non abbiamo mai provato in passato".

La Sprint quindi è diventata quasi una giornata di test per voi?
"No, ma credo che porteremo lo stesso qualcosa di nuovo anche nella gara di domani. Ora non è il momento di agire in maniera conservativa, stiamo lavorando sulle geometrie del setup della moto, l'abbiamo alzata, abbassata.. abbiamo provato più cose in questa gara che in tutta la scorsa stagione. E' chiaro che è difficile, ma penso sia una direzione che vale la pena di tentare. Non dirò che sia necessariamente la direzione giusta ma potrebbe essere un modo per tirar fuori delle idee positive per il futuro".

Questo continuo cambiamento del setup non rischia di inficiare le tue sensazioni in quanto pilota?
"Si è chiaro, ma non avendo un team satellite al momento dobbiamo farlo noi, cercando di operare quante più scelte possibile".

I sorpassi ad Austin sono più difficili che su altri circuiti?
"Per noi lo sono sicuramente, perchè sul tracciato ci sono dei punti in cui soffriamo molto. Oggi inseguivo Alex Marquez e ogni volta che mi avvicinavo lo perdevo al settore successivo. Non so se effettivamente sia solo una questione di tracciato, ma oggi ho avuto questo problema".

Lo aveva già annunciato a Febbraio, ma ora è chiaro a tutti: Lin Jarvis lascerà Yamaha a fine stagione.
"Penso che nessun team principal sia rimasto quanto ha fatto lui, ma sono convinto che non ci lascerà del tutto, continuerà a venire a molte gare anche se forse in una veste diversa".

Alex Rins: non si tratta solo di setup sbagliato

"Al secondo giro sono andato fuori con loro e mi sono ritrovato ultimo - interviene poi lo spagnolo - Ho provato a guidare col mio stile di guida, facendo anche dei sorpassi e cercando di risalire la classifica ma abbiamo difficoltà nella seconda metà di gara. Negli ultimi giri non avevo supporto all'anteriore e comincio a convincermi che non sia solo una questione di setup, non so dirlo con certezza,  potrebbe trattarsi del motore o di qualcos'altro. Dovrò continuare ad adattarmi e capire meglio questa moto nelle prossime gare".

Articoli che potrebbero interessarti