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Il sabato di Phillip Island lascia il retrogusto amaro ad Alvaro Bautista. Nonostante una partenza a fulmine dalla nona casella, il campione del mondo è finito a terra alla curva dieci nel corso della quarta tornata. Sulla pista che lo ha visto dominare fino alla scorsa stagione, questa volta Bautista è costretto a leccarsi le ferite.
“Peccato per questa gara – ha detto – sono finito a terra, ma fortunatamente non mi sono fatto male. Purtroppo ho perso l’anteriore alla curva 10 e la mia gara si è conclusa lì. In quel frangente forse ero troppo interno in traiettoria, forzando eccessivamente all’anteriore. Peccato, perché ero riuscito a fare una bella partenza, arrivando secondo alla curva 2. Avevo fiducia e pensavo di poter stare davanti in bagarre con gli altri”.
Il disappunto non manca.
“Nei primi giri Lowes mi ha toccato, costringendomi ad andare largo. Poi quando ho passato Bassani sono caduto senza sapere il motivo. Detto sinceramente non so a cosa avrei potuto ambire, perché potevo stare sul podio, però è andata diversamente”.
A vincere è stato Bulega.
“Da una parte non sono sorpreso della prestazione di Nicolò, dall’altra devo ammettere che ha avuto un passo veramente consistente dimostrando di aver fatto un grandissimo lavoro. La Ducati? Non so esattamente quanti kg sono stati messi sulla Panigale, ma di sicuro questa Ducati è molto più pesante rispetto allo scorso anno e pure io (sorride)”.
Sul podio spicca anche Iannone.
“Se da una parte pensavo che Bulega potesse ambire alla vittoria, dall’altra parte Andrea mi ha sorpreso di più perché non mi immaginavo arrivasse sul podio. Tutti noi però sappiamo che lui è veloce in questa pista, ma così forte non lo pensavo”.
Infine una battuta su Toprak, il quale ha dichiarato che una delle cose che più gli hanno dato gusto è stata quella di sorpassare Bautista sul dritto.
“La BMW è certamente veloce e in rettilineo ha più spinta. In curva però Toprak non ha la stessa fiducia che aveva lo scorso anno con la Yamaha”.
