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SBK, Iannone: “Molti pensavano non sapessi più mettere le marce alla moto, invece sono qua”

Bagno di folla alla presentazione di Go Eleven per The Maniac: “Esserci è già un traguardo. Ho perso l’equilibrio, sono caduto, mi sono fatto male, ma oggi sono tornato e so che potrò correre ancora per qualche anno”

SBK: Iannone: “Molti pensavano non sapessi più mettere le marce alla moto, invece sono qua”

Un vero e proprio bagno di folla quello ricevuto da Andrea Iannone alla presentazione del team Go Eleven nella serata di sabato a Guarene. Elia Ramello, figlio di Gianni, patron della squadra piemontese, ha curato nel minimo dettaglio la festa per celebrare il ritorno di The Maniac, il quale ha ricevuto l’affetto degli oltre 400 presenti in sala.

Appassionati di ogni età, tutti per Iannone: chi per una foto, per un autografo, per una semplice stretta di mano pur di vedere da vicino il pilota di Vasto. Attorno alle ore 23 Iannone è salito sul palco, togliendo il velo alla Ducati con cui scenderà in pista la prossima stagione nel Mondiale Superbike.

“Torno a correre dopo tanto tempo ed è sicuramente emozionante – ha detto – esserci per me è già una grande sfida, da considerare come un primo traguardo. Penso che di questo dobbiamo essere tutti quanti entusiasti”.

Andrea non dimentica poi la prima presa di contatto con la Rossa dello scorso ottobre.
“Ero come un bambino che riprende in mano il suo gioco dopo essere stato messo in punizione. Ridevo sotto il casco in sella alla Ducati, come se stessi facendo delle marachelle. Non lo dimenticherò quel momento, perché mi sono reso conto che sono ancora un pilota e spero per qualche anno di poter ancora correre".

Il ritorno di Andrea ha quindi avuto un impatto non da poco.  
“Molti pensavano che non sapessi nemmeno più mettere le marce alla moto, invece sono qua. Per certi versi è un po’ come quando vai in bici. Purtroppo ho perso l’equilibrio, sono caduto, mi sono fatto male, ma sono tornato”.

Adesso testa all’Australia.
“Phillip Island evoca dei bei ricordi, perché con Ducati abbiamo fatto il podio mentre con Aprilia sono stato il primo a fare un giro in testa, cosa mai successa. Vedremo quindi come andrà”.

Infine vietato scordarsi quello storico trionfo al Red Bull Ring.
“È stata la vittoria più importante, perché sono tornato a vincere con Ducati dopo tanti anni. Quella era un’era di Ducati nuova, che per certi versi è quella odierna”

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