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MotoGP, Puig: "Sono stati fatti miglioramenti alla Honda. Almeno in teoria"

Il team manager HRC dopo il flop di Austin: "siamo confusi perché i progressi non si vedono in pista, ma i giapponesi non stanno dormento"

MotoGP: Puig:

Difficile ricordare una crisi come quella di cui è protagonista Honda in questo inizio di stagione. Domenica scorsa, in Texas, l’unica RC213V che ha visto il traguardo è stata quella di Marini, arrivando più di 33 secondi dopo il vincitore Vinales. “Luca è un sopravvissuto” aveva scherzato Mir. Ieri il team HRC era a Barcellona impegnato in un test privato per cercare di risalire la china.

In Texas, il team manager Alberto Puig ha parlato a motogp.com della situazione: “l’unica cosa che posso dire è che in Giappone si stanno impegnando molto. Stanno lavorando su molte cose diverse, ci sono nuove persone. Non stanno dormendo”.

Non c’è ragione per non credergli, ma l’unico giudice nelle corse è il cronometro e non promuove di certo la Honda.

La nostra moto non è performante - ha ammesso Puig - Abbiamo fatto dei grandi cambiamenti, dei miglioramenti, almeno in teoria. Non si vedono in pista e in questo momento siamo un po’ confusi. Stiamo provando tante cose diverse, ma non riusciamo a vedere nulla di veramente convincente in pista”.

Non è un problema da poco e i piloti stanno manifestando qualche segno di insofferenza, a partire da Mir. Negli USA, il maiorchino aveva dichiarato che Honda “ha preso una strada sbagliata e bisogna prendersene le responsabilità”. Con 3 piloti su 4 a terra nel GP, non si può dargli torto. La speranza è che i test privati spagnoli abbiamo portato un po' di luce nelle tenebre in cui sembra stiano brancolando gli uomini Honda.

 

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