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MotoGP, Lecuona:”anche nella Superbike non siamo messi meglio”

"Anche nelle derivate di serie dove ci sono moto factory e satellite, noi come brand siamo ultimi. La Yamaha M1 va meglio della nostra Honda"

MotoGP: Lecuona:”anche nella Superbike non siamo messi meglio”

La Sprint Race di Barcellona si è chiusa al diciannovesimo posto per Iker Lecuona. Lo spagnolo protagonista di una combattuta benché nelle retrovie, non se l'è sentita di bocciare del tutto la sua giornata. Anzi al contrario.

"Sono abbastanza soddisfatto", ha detto al termine del pomeriggio. "La partenza è stata buona. Ho superato qualche pilota in rettilineo, ma alla curva 5 mi sono trovato davanti diverse moto in traiettorie differenti, dunuque ho forse rallentato un po' troppo, ma ho capito che era meglio riprendere nel tratto sucessivo. A quel punto sono stato in grado di compiere qualche sorpasso".

A colpire in positivo il portacolori della Honda il ritmo tenuto lungo tutto l'arco del mini-gp. "Non dico che il mio passo è stato fantastico, ma nemmeno male", ha affermato forte di dati e sensazioni che potrebbero dare dei frutti nella gara domenicale. A proprosito delle fasi nevralgiche il 23enne si è soffermato sul duello con Morbidelli. 

"L'ho passato e lui mi ha rimesso dietro. A quel punto ci siamo trovati alle spalle di Nakagami, che era molto lento. Franco era più veloce di lui di un secondo ed ha avuto la meglio. Io ho fatto lo stesso in staccata alla curva 1". Archiviato lo scoglio rappresentato dal giapponese, l'iberico si è messo all'inseguimento del gruppo. "Non volevo distruggere le gomme, quindi ho cercato un compomesso".

Un altro momento importante del suo sabato è stato il testa a testa con Quartararo ad una manciata di tornate dalla bandiera a scacchi. "Era un paio di decimi più rapido e mi sverinciato. Per quanto mi riguarda ho provato ad avvicinarmi e a creare un gap su Takaaki", ha aggiunto contento della sua prestazione nonostante abbia terminato lontano dall'altro hondista ufficiale Marc Marquez, unidicesimo. 

Sulla battaglia con la M1 ha poi fatto alcune considerazioni interessanti. "Fabio fatica come noi con l'aderenza, anche se è comunque messo meglio, inoltre riesce ad essere più incisivo in curva. Complessivamente la sua moto è più veloce e lui ne sa trarre vantaggio, ma in corsa sia vicini".

Passando allo spinoso tema delle criticità che sta vivendo la sua squadra e facendo un confronto con la SBK, dove sta correndo in parallelo con la MotoGP, il valenciano ha affermato: ", ciò malgrado anche nelle derivate di serie dove ci sono moto factory e satellite, noi come brand siamo ultimi, quindi non va molto meglio". 

E per concludere una stoccata all'attuale situazione della top class. "Sembra di essere in una Ducati Cap. Con otto Desmosedici è dura. Poi ci sono quattro Aprilia che vanno come missili e KTM che ha fatto progressi. Gli altri invece faticano. In Superbike, le Honda sono quattro di cui due ufficiali. Non è semplice batterle in questa maniera".

E' dunque Asia contro Europa? La risposta è laconica. "Non mi sento di dirlo. Ognuno la vede come vuole".

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