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BMW F 900 R | Perché comprarla… E perché no

Porta in dote il nuovo bicilindrico frontemarcia bavarese come la F 900 XR, ma rispetto al passato è più cattiva e hi-tech. Ecco come va

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La Casa dell’Elica evolve il concetto di naked media con la F 900 R, che riesce a mantenere la versatilità dei modelli precedenti unendo però un tocco aggressivo nel look e nelle prestazioni e la tecnologia BMW Motorrad allo stato dell’arte.

Entra nel club delle nude medie con più di 100 CV e anche se ha un appeal meno sportivo di avversarie come Triumph Street Triple RS e KTM 890 Duke R ha caratteristiche che la rendono una contender credibile.

Pregi e difetti

In casa BMW c’era voglia di cambiare, e che il passo avanti sia stato fatto con decisione lo dimostra il fatto che con la vecchia 800, la F900R condivide praticamente solo parte della nomenclatura: sul telaio a doppia trave centrale campeggiano sovrastrutture dalle linee decise e un gruppo ottico frontale full-LED muscolari e sportivi, in grado di sottolineare il legame alla sorellona R 1250 R.

Dalle più grandi prende spunto anche per dotarsi di tutto punto: sull’avantreno trovano posto una forcella a steli rovesciati da 43 mm non è regolabile una coppia di dischi flottanti da 320 mm morsi da pinze a 4 pistonini marchiate Brembo ad attacco radiale, mentre dietro sul forcellone bibraccio in alluminio agisce direttamente un monoammortizzatore regolabile nel precarico e in compressione, ma che può essere arricchito dal Dynamic ESA opzionale.

Cambiano le quote, con pedane più alte e arretrate di 45 mm, il manubrio con piastre avanzate e l’altezza da terra selezionabile tra 5 opzioni, da 770 a 865 mm.

Sul ponte di comando trova posto il display TFT da 6,5” con Connectivity (opzionale), che oltre a tanta tecnologia porta in dote la schermata Sport: pura adrenalina con rilevatore dell’angolo di piega e lap timer.

Il protagonista però è il bicilindrico frontemarcia bialbero raffreddato a liquido con 4 valvole per cilindro e fasatura a 270 gradi.

Derivato dall’unità della F 850 GS, e condiviso con la F 900 XR, il propulsore cresce grazie ad alcuni accorgimenti: l’incremento dell’alesaggio di 2 mm e l'introduzione di nuovi pistoni forgiati. Novità che hanno anche permesso di irrobustire l’erogazione e incrementare le prestazioni nonostante l’arrivo dell’omologazione Euro 5.

I cavalli infatti diventano 105 a 8.500 giri, ben 10 in più rispetto alla ottoemezzo, e il picco di coppia viene raggiunto a quota 6.500, con 92 Nm a disposizione.

Numeri importanti per una media, che abbinati a una schiena robusta rivelano la duttilità del bicilindrico, capace di accompagnare chi la guida anche nei contesti in cui il cambio a sei rapporti con frizione assistita e opzione per lo ShiftAssist Pro viene chiamato poco in causa.

La presenza di due contralberi poi segna un’ulteriore novità, che smorza decisamente le vibrazioni anche a velocità autostradali, pecca di cui si macchiava il modello precedente.

Il motore da il suo meglio ai medi, dove si dimostra robusto e repentino al cambio di passo. Dai 4.500 fino agli 8.500 non si scende mai sotto gli 87 Nm, con il climax che arriva col picco a quota 6.500, e quando cavalli e coppia lavorano insieme, il divertimento tra le curve si fa esponenziale.

Tutto però senza mai risultare brusca, ma mantenendo una spinta progressiva e uniforme. Naturalmente l’anima del bicilindrico la plasma anche l’elettronica, e qui tutto può cambiare a seconda del manico e del meteo.

La Rain infatti addolcisce tutto, imbriglia lo spirito vivace del motore e se non ci si trova veramente sotto il nubifragio, potrà sembrare fin troppo castigato anche in caso di asfalto bagnato per i più.

La mappa Road si distingue per modulabilità del gas, per la dolcezza della ripresa ai bassi che si trasforma in puro vigore dai 5.000 giri, ma è con i riding mode opzionali Dynamic e Dynamic Pro che si raggiunge il massimo del godimento.

Col primo si ha lo stato dell’arte dell’ingegneria BMW: il pacchetto con ripartitore della coppia frenante, traction control dinamico e ABS Cornering montati nella nostra versione full-optional, diventano più permissivi, regalando sprazzi di godimento “alla vecchia maniera”, il secondo invece è una tavola bianca, e può essere completamente personalizzato.

Il telaio e la distribuzione delle masse infatti non fanno avvertire mai il peso di 211 kg in ordine di marcia, e a fare il resto ci pensa un reparto sospensioni dal comportamento ottimale: la forcella a steli rovesciati da 43 mm non è regolabile, vero, ma copia bene le asperità dell’asfalto digerendo bene pavè e disconnessioni, prestando il fianco solo sulle buche più severe. Merito anche della corsa maggiore di 10 mm rispetto alla F800R, ora a 135 mm.

Aumenta di 17 mm l’escursione del mono centrale, con l’ESA che permette di plasmare la risposta del posteriore a seconda delle esigenze: in Dynamic l’entrata in curva diventa così granitica, repentina ma la risposta rigida, adatta solo agli asfalti più rigidi o alle uscite domenicali col coltello tra i denti.

In Road il sostegno diminuisce e la guida si deve adattare a traiettorie più morbide e rotonde, comunque ben sostenute dalle Bridgestone Battlax S21 di primo equipaggiamento.

Un accessorio, il Dynamic ESA, sicuramente utile, ma che chi vuole risparmiare qualcosa sulla configurazione di questa naked può tranquillamente lasciare da parte, visto che il feeling con la moto si può trovare anche con un cacciavite in un paio di click.

Se la cava bene anche quando si parla di consumi: durante la nostra prova tra autostrada, misto e città la BMW F 900 R ha percorso poco meno di 20 km con un litro di verde. Il discorso cambia però se si da fondo al contagiri e ai 105 CV a disposizione.

Nel complesso, nonostante la plastica abbondi, la F 900 R dà l’idea di essere solida e di qualità. L’unico difetto che si può imputare è nella vera e propria trasformazione che i tanti accessori operano sulla versione base, rendendo un esemplare full-optional ben diverso dalla “standard”, anche a livello di prestazioni e non solo sul cavalletto.

Quanto costa

La BMW F 900 R ha un prezzo d’attacco competitivo: 8.950 euro, ma diventa più importante se si iniziano a spuntare voci dalla ricchissima lista accessori.

L’esemplare del nostro Perché Comprarla per esempio, in colorazione San Marino Blau Metallic ha in dotazione i 3 pacchetti Active, Comfort e Dynamic, con cambio elettroassistito, chiamata d’emergenza intelligente e altri dettagli, e arriva a costare 12.370 euro chiavi in mano.

Sempre a 8.950 euro si può acquistare la versione depotenziata a 35 Kw per patentati A2, che può essere riconvertita a 95 CV, ma non alla potenza originale.

Abbigliamento
Casco X-Lite X903 Carbon
Giacca Alpinestars Hyper Drystar
Pantalone Alpinestars Copper V2
Guanti Alpinestars Crazy Eight
Scarpe Alpinestars -6 Waterproof

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