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Fantic Issimo - TEST

Il tubone divenuto celebre negli anni ’70 trova una seconda vita trasformandosi in un iubrido tra e-bike e ciclomotore elettrico. Ecco come va

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“Arrivo in un Issimo”: i giovani di ieri, più precisamente degli anni ’80 ricorderanno il celebre slogan che accompagnò l’uscita del primo Fantic Issimo, nel 1979.

Il tubone riuscì a trovare il suo spazio fuori i licei e le paninoteche nonostante gli oggetti di culto del tempo venissero dritti da Pontedera.

Come è fatta

Qualche decennio più tardi Issimo torna in una nuova veste, già ammirata durante la scorsa edizione di Eicma: moderno, green e tecnologico, ma senza perdere i suoi tratti distintivi.

Pratico ed adatto a tutti, per viversi quello che oggi si chiama “commuting”, che forse 40 anni non aveva un nome definito, ma che Fantic riassunse bene per presentare il vecchio Issimo, definendolo “la via più breve tra due punti”.

Fantic Issimo interpreta alla sua maniera il concetto di micromobilità del futuro, entrando nel mercato come un E-Vehicle che si pone a metà tra bici a pedalata assistita e ciclomotori.

Le linee del telaio pressofuso in lega di alluminio ridisegnando lo stesso profilo del vecchio cinquantino di Barzago senza nascondere l’inedita struttura anteriore a traliccio, in bella vista.

Lo spirito giovane di Issimo è sottolineato dalle cover laterali del telaio, disponibili in varie colorazioni Up to Date, intercambiabili e facili da sostituire. Particolare il gruppo ottico anteriore, firmato Trelock, mentre è più classico il faro posteriore posto sul portapacchi.

Fantic Issimo 2020

Anche il manubrio, arricchito dallo sterzo FSA, ricorda quello dell’antenato di questo E-vehicle, mentre le gomme FAT Vee-Tire da 4” coniugano una delle ultime tendenze ciclistiche alla praticità che un mezzo cittadino deve assicurare per superare pavè, buche e disconessioni che si trovano sul cammino metropolitano di tutti i giorni.

La coppia di dischi idraulici Shimano da 180 mm e la forcella ammortizzata con corsa di 80 mm completano, insieme ai cerchi Gipiemme da 20”, la ciclistica di un mezzo che fa del comfort e della praticità i suoi ideali.

E l’approccio anti-convenzionale al mondo della nuova mobilità non è certo solo un fattore estetico: Issimo infatti abbina una trasmissione da bici a un motore da E-scooter.

Nel mozzo posteriore si trova il cambio epicicloidale Shimano Nexus a 5 velocità, una componente prettamente da bici a pedalata assistita che agisce come un variatore automatico di uno scooter. Vicino al baricentro invece è installato il motore elettrico da 36 volt, con 250 watt e una coppia di 80 Nm, con una velocità massima limitata per legge a 25 km/h.

Presto arriverà una versione con motore da 500 watt capace di raggiungere i 45 km/h che uscirà dal campo delle e-bike per entrare, a livello legislativo, nel mondo dei ciclomotori, e quindi avrà bisogno di targa, casco e assicurazione.

La batteria a ioni di litio da 630 Wh assicura percorrenze tra tra i 70 e 120 km senza il minimo sforzo, è estraibile e si ricarica alla presa domestica e in 3 ore e 30 minuti.

La tecnologia è racchiusa nel display multifunzione LCD retroilluminato, dove oltre ad avere tutte le informazioni sullo stato del veicolo, come autonomia, modalità di guida e percorso, si può accedere anche alla connettività con il proprio smartphone.

Come va

La prima sensazione che si prova salendo sull’Issimo è quella di avere il controllo totale. Particolarmente apprezzata la scelta di un manubrio largo, soprattutto in virtù della calzata Fat, che contribuisce insieme alla sella a mantenere il busto eretto.

La regolazione della seduta non è molto pratica, perché ha bisogno degli atrezzi, ma una volta trovata la propria ergonomia si viaggia senza mai accusare fastidi dovuti alla posizione.

I cerchi da 20” e le grandi gomme “mangiano” sconnessioni, binari, buche e riescono senza problemi a salire su marciapiedi e altri piccoli dislivelli. Certo, si paga il prezzo di una certa lentezza nei cambi di direzione repentini rispetto ad una e-bike, ma sulla bilancia quest’ultimo è un prezzo che si paga volentieri.

Il motore Bafang lavora bene, anche se non sempre lavora in perfetta sincronia con la pedalata, ma è comunque svelto nell’assistenza alla marcia in tutti i livelli regolabili dalla manopola destra, così come i 5 rapporti del cambio.

La posizione del motore e della batteria fanno la differenza: rispetto alle e-bike che spesso alloggiano il motore nel mozzo, appesantendo il retrotreno del veicolo, mentre Issimo condensa tutto al centro, vicinissimo al baricentro.

Una scelta che rende i 30 kg di Issimo facili da spostare sia in marcia sia durante gli spostamenti forzati a mano.

Quanto costa

Due le versioni del nuovo Issimo di Fantic: Urban, con pneumatici adatti all’asfalto e portaborse posteriore e Fun, con ruote tassellate e parafango posteriore sportivo, per chi non disdegna una gita corsara tra i sentieri battuti del parco cittadino.

Fantic Issimo sarà disponibile dal 15 ottobre al prezzo consigliato di 2.990 euro con 12 mesi di garanzia.

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