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Yamaha Urban Mobility: alla conquista della Capitale

Niente di meglio delle “complicate” strade di Roma per mettere alla prova la gamma scooter pensata per la città

Moto - Test: Yamaha Urban Mobility: alla conquista della Capitale

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Una piccola e agguerrita flotta, quella schierata in campo da Yamaha, per presentare il proprio antidoto contro il traffico opprimente delle grandi città. Scooter che, per caratteristiche e qualità, non temono lo scontro con il caos dell’ora di punta, gli spazi di parcheggio angusti, buche, sampietrini e ostacoli urbani di vario genere. Cinque modelli differenti per tipologia e caratteristiche tecniche - D’elight, NMAX, Xenter e Tricity, fino alla piccola naked YS125 - per andare incontro alle diverse esigenze di chi vive quotidianamente gli spostamenti urbani su due ruote. Scopriamoli nel dettaglio.


Yamaha D’Elight: rétro ma solo nel look


Partiamo subito da un dato, il peso: appena 99 kg in ordine di marcia. Tanto basta al D’Elight per imporsi all’attenzione di chi cerca uno scooter pratico, compatto e adatto davvero a chiunque, persino a chi ha appena iniziato a fare conoscenza con le due ruote. Un mezzo che nonostante il design rétro, vanta componentistica attualissima come il nuovo motore Blue Core 125, dallo spunto deciso ma soprattutto affidabile, efficiente e parco nei consumi. I suoi punti di forza sono il vano sottosella, capace di contenere un casco integrale, e la comoda pedana piatta, mentre le ruote “piccole” (12’’ davanti e 10’’ dietro) garantiscono manovrabilità e agilità nel traffico davvero eccellenti. Sui fondi sconnessi talvolta la schiena rischia di soffrire un po’. Prezzo a partire da 2.390 euro.


Yamaha NMAX: mix perfetto


Per chi desidera un look più sportiveggiante, invece, c’è il modello NMAX nelle due cilindrate 125 e 155 cc. Uno scooter dalle forme compatte che però offre spazio in abbondanza, sellone comodo e ampie possibilità di stivaggio, dall’ampio vano sottosella (anche qui ci sta un integrale) ai due nel retroscudo (che però sono privi di sportellino di chiusura). Dinamicamente risulta un bel mix tra agilità (nel traffico è una vera anguilla) e stabilità. Quest'ultima si fa apprezzare soprattutto sui lunghi curvoni veloci. Anche la sensazione di controllo è molto buona, mentre le ruote da 13’’ permettono di affrontare fondi disomogenei, come i classici sampietrini della capitale, senza particolari problemi. Motore Blue Core e ABS completano la dotazione, mentre l’assenza di riparo aerodinamico e la particolare posizione di guida consigliano l’acquisto del parabrezza . Prezzo a partire da 3.090 euro per la versione 125 e 3.290 per la 155 cc.


Yamaha Xenter: il ruote alte


In città sono spesso la scelta preferita, soprattutto per la tranquillità con cui li puoi lanciare su rotaie del tram e ostacoli urbani di vario genere. Ma anche per l’elevata manovrabilità. I ruote alte spopolano e tra i modelli più diffusi c’è anche lo Yamaha Xenter, che in versione 125 si candida a vero sterminatraffico tra le vie del centro. Agile, spigliato, lo infili ovunque e lo parcheggi dappertutto. Manca il vano sottosella ma Yamaha rimedia offrendo il bauletto in omaggio. Le prestazioni non sono da Gran Premio, ma lo Xenter se la cava comunque bene. Se si cerca un po’ di brio in più, e se si devono affrontare anche brevi tratti di autostrada e tangenziali, meglio il modello 150, che diversamente dal 125 (dotato della sola frenata combinata) ha anche l’ABS. Yamaha Xenter 125 e 150 costano rispettivamente 2.690 euro e 2.790 euro.


Yamaha Tricity: una in più


Per chi invece sta in sella tutto l’anno e vuole sentirsi sicuro su ogni fondo stradale, anche in caso di pioggia, la scelta ideale, probabilmente, non sono le 2 ma le 3 ruote. Yamaha Tricity, nelle cilindrate 125 e 155 cc, nella sua categoria è sicuramente quello che mantiene più vive le caratteristiche "scooter". Al punto che se te lo facessero guidare bendato, senza dirti di cosa si tratta, saresti convinto di trovarti su un tradizionale 2 ruote solo con più inerzia del normale all’avantreno. Elevate le finiture (ci sono anche la presa a 12 V e il freno di stazionamento) e bnuona la capacità di carico, con i vani ricavati dietro allo scudo e quello sottosella che può ospitare un casco integrale (e avanza ancora spazio). Anche la pedana piatta risulta comoda e sufficientemente ampia, mentre le prestazioni sono vivaci, ma con un pizzico di reattività in meno rispetto ai cugini Yamaha a 2 ruote. In compenso propone una stabilità inarrivabile ed una sicurezza totale su ogni fondo, e infatti ci si può lanciare ovunque, anche in situazioni infide, senza starci troppo a pensare. Il 125 costa 3.890 euro e si può guidare anche con la sola patente B. Il 155, invece, può andare in autostrada e tangenziale ma occorre la patente A2. Prezzo 4.390.


Yamaha YS125: c’è anche la moto


Nel gruppo di “urban warriors” Yamaha ha poi presentato la piccola naked YS125, con ruote da 18’’, consumi bassi (oltre 300 km di autonomia con un pieno), accoglienza per piloti di tutte le taglie e grande agilità nel traffico. Il tutto spinto da un monocilindrico 125 cc a 2 valcole SOCH Euro 4. Prezzo 2.790 euro.

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