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Nuovi Honda SH125i ABS e SH150i ABS 2013 - TEST

Agile e con consumi record, ora costa meno e ospita due caschi integrali. Il Re in città è ancora lui

Moto - Test: Nuovi Honda SH125i ABS e SH150i ABS 2013 - TEST

Una storia che dura dal lontano 1984 e che ricorderà il 2012 come un anno fondamentale nell’evoluzione dello scooter che, da sempre, è il riferimento della mobilità urbana a ruota alta: l’Honda SH. Tutti quelli che lo conoscono o che già lo guidano si potrebbero chiedere che ragione ci fosse di migliorarlo ulteriormente visto che, nonostante l’incalzante concorrenza asiatica, l’ultima versione del commuter giapponese se la stava comunque cavando molto bene. Ma se è vero che per rimanere i leader è fondamentale saper guardare avanti, ecco arrivare la risposta di Honda, chiara e univoca: freni ABS di serie, vano sottosella capace di ospitare un casco integrale, motore rinnovato con consumi da record, Start&Stop disinseribile e design ancora più elegante. Vi basta? No? E allora vi diciamo che, costa anche meno: l’SH125i ABS viene infatti proposto a 3.050 euro, mentre il 150i ABS a 3.200 euro franco concessionario, ovvero 330 euro in meno su ciascuna versione mantenendo di serie parabrezza, paramani e bauletto posteriore. Non vi viene voglia di provarlo per sapere se anche la guida è allineata alla sua dotazione?

CICLISTICA RINNOVATA

La versatilità e la capacità di carico, ammettiamolo, in alcuni casi è un fattore discriminante nella scelta dello scooter. Pensate per esempio a chi spesso viaggia col passeggero: durante le soste poter contare su due alloggiamenti per i rispettivi caschi è a dir poco rassicurante. Bene, fino a ieri l’SH non offriva due vani portacasco, ma solamente il topcase posteriore (in grado di ospitare un solo casco) e un po’ di spazio nel sottosella, ma insufficiente anche per un casco jet. E ora? Problema risolto visto che è in grado di contenere un casco integrale grazie al nuovo telaio tubolare in acciaio ad alta resistenza riprogettato anche per sopperire a questa necessità. Il telaio mantiene la struttura a monoculla rinforzata, ma ora la porzione posteriore è stata rinforzata da una triangolazione trasversale che sostituisce i precedenti fazzoletti di rinforzo. Una soluzione che aumenta la rigidità del telaio e al contempo riduce il peso di 1 kg, oltre ovviamente a permettere un ampliamento del vano sottosella, un dettaglio non da poco.
I cerchi, come da tradizione, sono da 16 pollici in alluminio pressofuso con pneumatici senza camera d’aria, ora più leggeri e con un nuovo design a 10 razze (prima erano a cinque). La regolazione del precarico molla degli ammortizzatori posteriori è passa da tre a cinque posizioni mentre all’avantreno la forcella telescopica ha una corsa di 100 mm. A "frenare" i nuovi scooter Honda, un impianto frenante con disco anteriore e posteriore da 240 mm e sistema ABS a due canali di serie senza CBS; questo significa, molto semplicemente, che agendo sulla leva di destra si comanda il freno anteriore, mentre il disco posteriore è governato dalla leva di sinistra. Il peso degli scooter è di 135 kg "reali", ovvero con tutti i liquidi necessari (7,5 litri di carburante, olio freni, olio motore, liquido refrigerante ecc.).

MOTORE eSP: FINO A 47,4 KM/L!
E il motore? Non è un segreto che sia derivato da quello del PCX e… consumi e portafogli ringraziano! Questo monocilindrico due valvole (come il precedente) con iniezione elettronica Honda PGM-FI è ora dotato di tecnologia eSP (Enhanced Smart Power) e fa dei bassi consumi la sua carta vincente: i dati dichiarati dal Costruttore parlano di percorrenze nell’ordine dei47,4 km/l per il 125i cc e 43,8 km/l per il 150i cc (ciclo medio WMTC) numeri che, calcolatrice alla mano, corrispondono al -25% di consumi rispetto al modello attuale. Parlando di potenza invece il nuovo SH vanta per il 125 11,83 CV a 8.500 giri/min e 11 Nm di coppia a 6.500 giri/min, mentre per il 150i sono 15 i CV erogati a 8.250 giri/min e 14 Nm di coppia a 6.500 giri/min.
Scendendo più nel dettaglio notiamo alcune novità tecniche particolarmente interessanti come il cilindro disassato che riduce l'attrito causato dal contatto tra il pistone e la parete del cilindro durante la fase di espansione, mentre il peso del pistone è stato ridotto utilizzando la metodologia CAE (Computer Aided Engineering). La canna del cilindro con superficie esterna ad aculei migliora il raffreddamento e minimizza il consumo di olio. Per ridurre l'attrito sul bilanciere dell’albero a camme, viene poi utilizzato un cuscinetto ad aghi di tipo a guscio mentre i rullini sono piccoli e leggeri e funzionano in sinergia con un profilo camma e un carico della molla valvola ottimizzati.

Altra particolarità tecnica (ma come vedremo, correlata anche al design del nuovo SH) è il radiatore, non più montato nella parte anteriore del veicolo, ma integrato al layout del motore stesso, realizzando una configurazione ancora più equilibrata, efficiente e leggera (-1 kg il peso complessivo del motore e di tutti i servizi connessi), senza sottovalutare la centralizzazione delle masse. L’alternatore elettronico ACG, infine, non genera soltanto elettricità ma funziona anche da avviamento, ponendo fine ai convenzionali e rumorosi motorini di avviamento con ingranaggi sottolineando l’anima ancora più green di SH.

START&STOP
Parlando sempre di ambiente, ma anche di risparmio di benzina, sui nuovi SH 125i ABS e 150i ABS troviamo di serie la funzione Start&Stop, tecnologia che arresta automaticamente il motore dopo tre secondi di funzionamento al minimo lo riaccende appena viene ruotata la manopola dell'acceleratore, riavviando il motore istantaneamente, senza alcun ritardo rispetto a un motore già al minimo. Ciò è reso possibile, non solo dal già citato alternatore con funzione di avviamento, ma anche da un ingegnoso sistema di decompressione che, dopo lo spegnimento, riposiziona il pistone all’interno del cilindro per ridurre la resistenza provocata dalla compressione e massimizzare la velocità di avviamento. La funzione Start&Stop, anche è disattivabile tramite un pratico pulsante posizionato vicino alla manopola del gas.

DESIGN: ELEGANZA NOSTRANA
Honda per il nuovo design ha seguito il concetto "bellezza funzionale = forma comoda e a misura d'uomo", ovvero bello e pratico, tutto mantenendo i tratti distintivi della celebre serie SH, obiettivi affidati consuccesso alle sapienti mani dell’Honda R&D Italy e all’equipe di Maurizio Carbonara. La posizione di guida, naturale, ha una protezione dalle intemperie offerta dallo scudo anteriore e la pedana piatta garantisce il corretto spazio a gambe e piedi. Le pedane poggiapiedi del passeggero sono ritraibili ed in alluminio e la sella è piatta e lunga, a soli 799 mm da terra. La parte frontale si caratterizza per un gruppo ottico a quattro elementi ed il profilo laterale si distingue per la linea dinamica in rilievo che si estende verso la parte posteriore, sottolineata dal logo con incisione in 3D. Al posteriore, la luce dello stop è centrale, mentre le luci di posizione sono sdoppiate. Non manca un utile vano portaoggetti, posizionato sul lato sinistro del retroscudo, e un praticissimo gancio a cui fissare la borsa per una maggiore sicurezza in movimento.

Nuova è anche la strumentazione: il tachimetro è composto da un ampio quadrante il cui ago compie un giro completo al momento in cui viene azionata la chiave di contatto e per tenere sotto controllo il livello del carburante e la temperatura di esercizio, due indicatori analogici simmetrici sono ben visibili ai lati del quadrante centrale. L'ampio portapacchi posteriore in resina ultraresistente è equipaggiato con il bauletto portaoggetti di serie. Quattro le colorazioni: Pearl Nightstar Black, Pearl Cool White, Moondust Silver Metallic e Pearl Sienna Red. Come già detto poi, di serie troviamo il bauletto posteriore in tinta con la carrozzeria, ma non mancano il parabrezza ed il set paramani in policarbonato, anch'essi di serie. A questo, non mancano entrambi i cavalletti, centrale e laterale.

ALLA GUIDA DEL 150i ABS: IL SUO REGNO E' AL SICURO
Ci sarà pure un motivo se l’Honda SH è stato battezzato "il Re dei commuter europei". D’accordo, potrebbe trattarsi di una trovata del marketing di Casa Honda per comunicare nuovamente il suo nuovo prodotto, ma dopo averlo provato possiamo affermare che la realtà dei fatti corrisponde esattamente con questa definizione. Se la città e il caos quotidiano della congestione urbana rappresentano "la giungla", i nuovi SH ABS ne sono i sovrani indiscussi. Se poi il campo di prova è la città di Roma, come nel nostro caso, allora non potevamo trovarci nel posto migliore per questa prima presa di contatto.
Ve ne accorgete da subito, salendo in sella: per prima cosa la pedana, ancora piatta come quella del 1984, vi permette di poter contare su quel piano di appoggio extra qualora, tornando dall’ufficio, siete stati costretti (per richieste coniugali o a causa del frigo tristemente vuoto da giorni) a fare una tappa al supermercato. Il vano sottosella è in grado di contenere un vero casco integrale, mentre nel topcase lo spazio è il solito, abbondante. Di qualità il parabrezza di serie, fatto di un materiale molto flessibile che non va in mille pezzi in caso di impatto, un plus per la sicurezza.
Giriamo la chiave di avviamento e premiamo Start, ma la reazione che otteniamo non è la "solita": il nostro SH 150i ABS si accende all’istante ma senza singhiozzi o suoni meccanici. L’alternatore elettronico installato al posto del motorino di avviamento funziona a meraviglia ed è un piacere abituarsi al suo silenzioso funzionamento, privo di vibrazioni.
In movimento la Capitale mette subito alla prova qualunque componente dell’SH, soprattutto l’assetto che, almeno nel nostro caso, risulta azzeccato. Solo gli ammortizzatori posteriori ci hanno da subito accolto un po’ troppo rigidamente, ma dopo aver tarato il precarico sul peso del tester siamo rimasti abbastanza soddisfatti del risultato.
L’agilità dell’SH è un appagamento continuo nello slalom cittadino. Anche quando la vostra morale vi imporrebbe di rispettare le code e fare i bravi, senza esagerare, è un vero piacere "accorciare i tempi" e sentirsi di risparmiare minuti preziosi nel percorso casa-lavoro-aperitivo-cinema-casa. L’altezza da terra poi è facilmente gestibile anche dal pubblico femminile, così come il peso: 135 kg sono un buon biglietto da visita per tutti.
Le prestazioni del motore differiscono lievemente dalla versione precedente; l’erogazione appare più omogenea e godibile, mentre il dato eclatante invece è quello relativo ai consumi: imbarazzanti… da quanto sono bassi, simili a quelli del PCX. Oltre 43 km/litro e, addirittura "gira voce" che durante i test a 50 km/h costanti il nuovo SH 125i ABS abbia superato i 62 km/litro!
Agendo sui freni siamo tranquilli: l’ABS veglia su di noi e, nonostante una taratura del sensore un pochino invasiva al posteriore (soprattutto tra buche e pavè), quando si tratta di fermarsi in sicurezza i dischi da 240 mm fanno egregiamente il loro dovere.

ABBIGLIAMENTO TEST

In questo test abbiamo utilizzato:
Casco GIVI X.01
Giacca Tucano Urbano Atitlàn AB
Guanti OJ Bang

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