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Ryca Motors CS-1X, la cafe-racer fai da te con la relatà aumentata

Un kit in edizione limitata per cafe racer, sviluppato con l'aiuto della realtà aumentata. Un approccio innovativo diverso dal solito.

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Cos'ha di speciale questa cafe racer realizzata sulla base di una Suzuki S40/Savage del 2006?

Assolutamente nulla, ma ha avuto uno sviluppo tecnologico molto moderno, al passo con i tempi che ha molto aiutato la creazione di ogni parte.

E ora Ryca Motors sta anche cercando investitori per i suoi primi cinque kit.

Tempi moderni

Le cafe-racer così come le conosciamo hanno ormai passato i 50 anni. Già, dalle strade britanniche della metà degli anni '60 del secolo scorso ai principali saloni ed eventi internazionali dei giorni nostri.

C'è stato poi un vuoto generazionale e sono tornate di tendenza nel 2010. Già in quel periodo Ryca Motors, produttore di kit per moto special fai-da-te con base in California, aveva realizzato un kit dedicato alla Suzuki Savage, per permettere a tutti di trasformarla in una cafe racer.

Quel kit è stato poi messo a disposizione di tutti i motociclisti e ha riscontrato un grande successo tanto che ora, per celebrare il suo decimo anniversario, ha realizzato un nuovo kit CS-1X.

Quello che ha di speciale l'ultimo kit è lo sviluppo, creato avvalendosi della realtà aumentata.

Un approccio di cui non abbiamo mai sentito parlare prima, e piuttosto intrigante perché permette di sovrapporre elementi 3D a oggetti del mondo reale.

Ryca ora sta offrendo i primi cinque kit in edizione limitata a coloro che investono nel loro concept FantomView, una piattaforma AR che stanno sviluppando e che finora ha raccolto un'incredibile cifra di 65.000 dollari grazie al crowdfunding.

Si rivolge a tutti, dai concessionari di moto che vogliono creare uno showroom, ai costruttori di autofficine che vogliono "vedere in anteprima" i pezzi delle loro moto.

Dalla casa alla moto

I fondatori di Ryca Motors, Ryan Rajewski e Casey Stevenson, sono fan della tecnologia e hanno grandi progetti per utilizzarla.

È stato Casey qualche anno fa ad avere per primo l'idea di utilizzare la realtà aumentata per sviluppare i loro kit: durante la ristrutturazione della sua casa, ha usato le applicazioni AR di base dei rivenditori di mobili, ed è rimasto impressionato da quanto fossero utili per visualizzare le idee.

Casey e Ryan volevano mantenere l'estetica generale del loro kit originale, ma hanno deciso di alzare un po' il tiro.

Partendo da un modello di Suzuki Savage del 2006 hanno prototipato il CS-1X con un mix di parti esistenti e nuove.

Utilizzando la realtà aumentata, potevano vedere la parte appena progettata sulla moto e poi la realizzavano, altrimenti passavano a qualche altra soluzione.

Com'è la cafe racer

La CS-1 è una cafe racer monocilindrica da 650 cc, raffreddata ad aria, progettata per essere leggera, affidabile ed efficiente nei consumi per il pendolarismo urbano.

La moto è stata progettata da Casey Stevenson a Los Angeles, ex ingegnere della NASA, che ha scambiato un comodo lavoro d'ufficio con la possibilità di costruire motociclette.

“Stavo cercando una moto per girare per le strade di Los Angeles. Ho scoperto rapidamente la mancanza di opzioni disponibili, quindi ho iniziato a lavorare su un nuovo design.

Immaginavo una moto con un motore giapponese e stile classico da cafe racer, ma più elegante e moderno delle custom monocilindriche basate su vecchie moto che sono popolari al momento” ha affermato lo stesso Stevenson, spiegando cosa intendesse realizzare.

“La Suzuki S40 Savage era la base perfetta. Esista da 20 anni e sono ancora disponibili nuove di zecca. Le parti e gli accessori personalizzati sono stati progettati per evitare modifiche importanti al telaio o al motore, il che consente a chiunque disponga di strumenti di base di costruire la propria moto utilizzando i nostri kit, senza avere profonde conoscenze meccaniche. Il risultato finale è una macchina semplice, divertente e conveniente.”

Le parti create da Ryca Motors infatti sono imbullonate, progettate specificamente per questa moto e non è richiesta alcuna saldatura o fabbricazione, quindi il progetto può essere completato con strumenti e competenze di base.


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