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Anlas Capra Extreme - TEST

Un nuovo pneumatico da enduro omologato FIM: ecco come va

Moto - Test: Anlas Capra Extreme - TEST

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Un nuovo pneumatico dedicato puramente all’offroad approda sul mercato in questo 2018, si tratta della nuova serie prodotta da Anlas denominata Capra Extreme. Questo nuovo set di pneumatici per l’enduro è il primo tentativo dell’azienda turca nel segmento racing. Infatti le nuove Capra Extreme sono dotate di omologazione FIM e possono essere utilizzate in tutte le manifestazioni nazionali ed internazionali di Enduro. Un’altro impegno preso da Anlas sempre nell’ambito racing è la partnership ufficiale per i prossimi 3 anni con FIM nel Campionato del Mondo Speedway dove sarà il fornitore ufficiale. 


Com'è


Guardando nel dettaglio le nuove Capra Extreme troviamo subito l’offerta di due mescole differenti con una versione standard ed una soft. La mescola del pneumatico sfrutta un nuovo composito speciale chiamato LRT (Liquid Rubber Tech) di Anlas che grazie ad una combinazione di ingredienti garantisce al pnumatico una buona resistenza all’abrasione senza comprometterne l’aderenza. Da notare poi la carcassa rinforzata combinata al disegno dei tasselli, che sono posizionati in modo asimmetrico con un angolo di contatto più ampio tra le spalle per poter dare un’ampia superficie di appoggio a terra in modo da massimizzare l’aderenza. A contribuire allo sviluppo delle Capra Extreme in questi 2 anni antecedenti al lancio vi è stato l’aiuto di piloti professionisti che hanno portato anche in gara i vari prototipi.


Come va 


Ma arriviamo a noi e come realmente performano queste nuove gomme da Enduro, abbiamo effettuato il test in 3 ambienti diversi, la prima parte del test è stata svolta su un pistino sul greto di un fiume quindi con un terreno prevalentemente sabbioso e con diversi canali, la seconda parte invece ci ha visti guidare letteralmente sul sapone in mulattiere in salita e discesa con fondo argilloso e l’ultima parte di test in mulattiere dal fondo pietroso in mezzo al bosco. La prima impressione dopo pochi km è che la geometria del pneumatico anteriore sia davvero azzeccata, la moto risulta incredibilmente stabile sull’anteriore e questo facilita molto l’ingresso in curva e trasmette sicurezza nella guida nel bosco sulle mulattiere bagnate. Soprattutto non si ha mai la brutta sensazione che si ha con alcuni pneumatici ossia dell’anteriore che scarta o dello sterzo che si chiude. Sicuramente nella guida in fuoristrada il giusto pneumatico anteriore gioca un ruolo più fondamentale rispetto al posteriore. Anche nelle situazioni di canali come nel pistino la moto tiene bene le traiettorie ed i canali permettendoci di forzare all’ultimo le staccate ed entrare in modo aggressivo nelle curve. Passando alle sensazioni del pneumatico posteriore la situazione cambia leggermente, diciamo che bisogno un attimo salire in sella e trascorrere un paio di ore per riuscire ad interpretare al meglio come bisogna adattare la propria guida utilizzando questa gomma perché la prima impressione potrebbe trarvi in inganno. Infatti dopo pochi km nel fango si rimane leggermente perplessi perché il posteriore tende a “scodare” parecchio. Una volta fatta l’abitudine e compreso quali reazioni aspettarsi dal pneumatico, a quel punto li si può iniziare a spingere forte divertendosi con il posteriore in costante derapata nelle situazioni di fango. Una derapata controllata perché nonostante tutto il pneumatico non perde mai del tutto trazione per questo motivo bisogna capire la gomma per poi poter cercar il limite nella guida. Per quanto riguarda invece le mulattiere il posteriore riesce ad aggrappare e trovare una buona trazione anche nelle ripartenze in salita da fermo. Se dosiamo bene il gas si riesce a ripartire anche sulle salite più scivolose. Se vogliamo trovare un difetto di questa gomma è che fatica un po' a scaricare il fango se andiamo a basse velocità. Ovviamente noi abbiamo effettuato il test nelle condizioni più estreme in delle zone di argilla dove se si rallentava troppo le ruote si riempivano di fango quindi le Capra Extreme in queste condizioni necessitano una guida abbastanza allegra per rimanere pulite ed offrire una buona aderenza. Parlando invece delle due mescole, Standard e Soft, la differenza si sente. La soft ha sicuramente una migliore aderenza e secondo noi si rivolge a tutti coloro che cercano un treno di pneumatici per poter partecipare a gare dove la performance è più importante della durata. La mescola standard invece ha sempre un buon grip ma si sente la differenza con le soft nelle situazioni ove vi sono pietre piantate e salite molto ripide. Diremmo che la standard è dedicata maggiormente all’endurista amatoriale, colui che cerca il perfetto compromesso tra qualità, prezzo e durata della gomma. Sotto questo aspetto pensiamo che la standard eccelle veramente e garantisce al pilota di poter fare parecchie uscite di Enduro con gli amici prima di dover cambiare i pneumatici.


Piace e non piace


Spesso pensiamo ai pneumatici come qualcosa di basilare e molto semplice. Ma la tecnologia che c’è dietro è davvero impressionante e per Anlas riuscire al primo tentativo e arrivare sul mercato con un set di pneumatici che convince e piace ad un prezzo davvero concorrenziale è sicuramente un importante traguardo. Il nostro consiglio è quello di provare almeno un set di Capra Extreme per capire se piacciono o no, essendo i pneumatici un po' come le sospensioni: una cosa molto soggettiva che varia da pilota a pilota.


Misure e prezzi


Il treno di gomme Capra Extreme è ora presente nei negozi al prezzo di 118 euro iva compresa (Anteriore + Posteriore) e le misure disponibili sono le seguenti:


Anteriore|90/90-21|M/C|54R|TTM+S


Anteriore|90/100-21|M/C|57R|TTM+S (comingsoon)


Posteriore|140/80-18M/C70RTTM+S


Posteriore|140/80-18M/C70RTTM+S|SOFT


Posteriore|120/90-18M/CTTM+S(comingsoon)


 


Abbigliamento Utilizzato per il test


Casco: Scorpion Exo VX 15


Occhiali: Ariete


Giacca Anti-pioggia: Tucano Diluvio Rex


Completo Cross: Ufo Plast Vanguard


Stivali: Alpinestars Tech 10

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