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Moto Guzzi V75 “corsaiola”, l’ultima realizzazione di Venier

È la seconda Guzzi V75 customizzata dall’italoamericano

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Non è la prima Moto Guzzi V75 a cui lavora il celebre customizzatore Stefano Venier. Questa che vedete è una evoluzione di un’altra personalizzazione realizzata dall’italoamericano: si chiama “corsaiola”, ha una qualità costruttiva superiore e vuole essere “non una scrambler, ma una café racer pura”. Venier – che vive a Brooklyn – specifica inoltre che si tratta di una costruzione cento per cento made in Italy.


Una V75 cafè racer


La base di partenza è una Moto Guzzi V75 del 1989 con 10.000 km. Su cui è stato svolto un gran lavoro sul motore, ricostruendo molte delle sue componenti, sulle sospensioni, sui freni e sull’impianto elettrico. Grazie (anche) al nuovo scarico Mistral, la potenza erogata dalla “corsaiola” è di circa 60 CV. Gli ammortizzatori sono Ikon, mentre tutte le sovrastrutture (ridotte comunque al minimo) sono state realizzate in alluminio. È stato modificato il telaio per permettere l’utilizzo di pedane arretrate e per dare alla coda una forma inedita; completamente nuova la sella dallo stile minimal.


Special ma “omologata”


Non hanno subìto modifiche i cerchi da 16’’ e 18’’, che mantengono dunque la configurazione originale; Venier, che dice di aver più volte messo in discussione l’abbinamento di due cerchi di misura diversa, puntualizza che il lavoro svolto sulle sospensioni e sulla geometria della moto garantiscono un’ottima guidabilità. Insomma, bella da vedere, originale, performante, ma anche “omologata”: sì perché, questa special ha tutto il necessario (ci sono anche luci LED) per poter circolare regolarmente in strada.

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