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Ducati S2R 800 – Duc Soup

Nata come tesi di laurea di uno studente spagnolo è diventata realtà grazie alla Todd’s Cycle

Moto - News: Ducati S2R 800 – Duc Soup

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Dire qualcosa di nuovo nel variopinto mondo delle special è sempre più difficile ma fortunatamente ogni tanto salta fuori qualcuno che ha una buona idea in testa e riesce anche a realizzarla. Nel mare magno dei grandi customizer mondiali, poi, è sempre più difficile imbattersi in storie interessanti, curiose, affascinanti da raccontare, e quella della moto che vedete oggi è una di queste. La special in questione è nientemeno che una Ducati Monster S2R 800, e infatti se ne riconoscono alcuni elementi caratteristici come il bel forcellone a traliccio e l’inconfondibile bicilindrico raffreddato ad aria, ma tutto il resto è incredibilmente lontano dalla moto di partenza.

S2R DUC SOUP

La moto si chiama S2R 800 Duc Soup, e la sua storia inizia nel 2012 a Madrid, e precisamente all’ Instituto Católico de Artes e Industrias: una Università. Il suo artefice si chiama Manuel Ayllòn ed è un neolaureato in Ingegneria Meccanica che, nel momento di avanzare la richiesta per il progetto ingegneristico che lo avrebbe accompagnato nel suo ultimo anno di studi ha chiesto di poter progettare una motocicletta. L’idea è stata accolta dall’università e Manuel ha iniziato le ricerche per trovare qualcuno che lo potesse aiutare nel realizzare il suo progetto. Dopo tante ricerche, Manuel ha avuto una risposta da un meccanico della Roland Sands Design, che gli ha consigliato di rivolgersi alla Todd’S Cycle, azienda inizialmente basata a Huntington Beach e poi trasferitasi alle Hawaii. Todd Silicato, il titolare, ha accettato di aiutare Manuel nel progetto e così il giovane studente ha preso un volo ed è corso da Todd per mostrargli i disegni realizzati sul suo computer. Acquistata una Ducati Monster S2R 800 il progetto è partito. Con l’aiuto di Todd, Manuel ha avuto la possibilità di realizzare il telaio per la sua special presso la Chassis Design di Riverside in California, dove la moto è stata approntata e poi smontata per essere imballata spedita in Spagna appena in tempo per presentare il progetto di fine anno all’Università.
Il lavoro è indubbiamente pregevole e abbastanza personale, anche se ricorda qualche realizzazione dei più famosi customizer statunitensi (Roland Sands docet…), ma considerato che è frutto di una mente giovanissima il risultato è da considerarsi davvero interessante e abbiamo l’impressione che prima o poi sentiremo di nuovo parlare di Manuel Ayllòn.

Foto: Pipeburn.com

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