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Motus MST 2013: parte la produzione

Presentata in via definitiva in Florida durante la Daytona Bike Week

Moto - News: Motus MST 2013: parte la produzione

E’ passato un anno esatto dalla prima apparizione in pubblico della Motus MST avvenuta nel marzo 2011 a Daytona, e i titolari della giovane engineering dell’Alabama sono tornati in Florida per rivelare tutti i dati definitivi delle moto e annunciare le date previste di commercializzazione nonché la lista dei primi dealer statunitensi.

UN ANNO DI TEST

OmniMoto.it ha seguito la gestazione della Motus fin dai primi bozzetti che vennero diramati due anni addietro, pubblicando ogni aggiornamento che ci veniva inviato da Lee Conn e dai suoi ragazzi, mentre lavoravano duro sui prototipi.

Come i nostri lettori più affezionati già sanno, proprio da Daytona partì un viaggio attraverso gli Stati Uniti che è servito essenzialmente per tre scopi: verificare l’affidabilità delle moto, fare promozione mostrando la MST al pubblico motociclista, e reclutare una prima lista di dealer interessati a commercializzare le Motus.
Entrambe le versioni, la MST e la MST-R sono andate dall’Alabama alla California, passando per montagne fino alla costa, attraversando il deserto e il lago salato di Bonneville, e le montagne del Colorado. Oltre al West Coast sport tour, le moto hanno viaggiato anche verso il Nordest americano, da Birmingham fino a Boston attraversando in totale ben 29 paesi durante il suo test dinamico.

Ultimati i test affidabilistici le moto sono tornate quindi a Daytona per la conferenza stampa di lancio che si è tenuta lo scorso giovedì, presso la locale concessionaria BMW/Ducati/Triumph.
I vertici di Motus hanno dichiarato che tutto è finalmente pronto al 100% e la produzione può partire in modo da consegnare i primi esemplari in Autunno, nelle iniziali 8 concessionarie che hanno aderito al progetto. La data di commercializzazione era stata inizialmente fissata per l’estate, ma si è preferito farla slittare all’autunno per arrivare con le moto davvero definitive al 100%.
Il model year che segna la nascita ufficiale della Motus MTS è quindi il 2013, e prevede due versioni, MST ed MST-R. Inizialmente si era parlato di una versione carenata ed una nuda, ma poi alla Motus hanno preferito rimanere su due diversi allestimenti, entrambi però dedicati al turismo veloce, quindi entrambe le moto sono carenate.

GEMELLE DIVERSE

Il target di clientela cui la MST è destinata è comunque alta, visto che il prezzo base di commercializzazione della MST è fissato in 30.975 dollari, che salgono a 36.975 per la MST-R.
L’equipaggiamento è comunque molto raffinato, e con una cifra interessante ci si mette in garage una tecnologica sport tourer spinta da un quattro cilindri a V ad albero longitudinale, appositamente progettato per questa moto. A sorpresa alla Motus hanno deciso di non utilizzare l’alimentazione ad iniezione diretta, che doveva essere una caratteristica unica nel panorama motociclistico mondiale.
Interpellati sull’argomento, alla Motus ci hanno risposto che hanno preferito proporre infine una soluzione più tradizionale, sebbene l’iniezione diretta si sia dimostrata affidabilissima, per consentire agli utenti una maggior possibilità di intervento qualora decidano di metter mano alla motocicletta, e una soluzione troppo tecnologica potrebbe allontanare la clientela. E’ rimasto in produzione, però, un evoluto sistema di ride by wire, soluzione oggi imprescindibile su qualsiasi motocicletta.

Le due moto utilizzano il V4 di 1.650 cc, che sulla versione base eroga 165 CV, mentre sulla R il motore è stato portato a ben 185 CV. Su entrambe ritroviamo un bel telaio a traliccio in tubi d’acciaio, e sospensioni raffinate. Il modello base ha una forcella Ohlins regolabile e ammortizzatore posteriore con controllo remoto del precarico. Sulla versione R, la forcella sarà più raffinata (sempre Ohlins) e verrà montato un ammortizzatore TTX della Casa svedese al retrotreno. Il modello base utilizza dischi freno da 320 mm con pinze Brembo a quattro pistoni, mentre la versione R prevede dischi wave e pinze monoblocco M4 della Brembo.
Differenti anche i cerchi ruota, Sul modello base sono a cinque razze sdoppiate in lega leggera fusa, mentre sulla versione R troviamo una coppia di OZ forgiati sempre a cinque razze. Da notare che tutta la vestizione, sul modello R, è in fibra di carbonio.
Su entrambi i modelli le borse laterali Givi sono offerte di serie.

La lista degli optional disponibili per ciascuna è ben nutrita di accessori, tra cui cupolino regolabile, manopole e sella riscaldabili, manubri regolabili, top case etc etc, senza dimenticare la possibilità di personalizzare la moto in chiave sportiva come scarichi o cerchi in carbonio BST e ricambi dedicati al tuning.
Quattro i colori disponibili: la MST base è proposta in Argento metallizzato o Rosso metallizzato, la MST-R in Bianco brillante, o in Carbon black che lascia a vista la preziosa trama nera.
In tutta sincerità siamo davvero curiosi di provare la MST, quindi aspettiamo ansiosi che Lee Conn e i suoi ragazzi ci facciano sapere quando sarà possibile fare un salto in Alabama a trovarli!

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