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MotoGP 2011: Rossi a Silverstone con la 1198

Per l'inaugurazione delle nuove strutture del circuito, il Dottore gira con la Superbike Ducati

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Nella giornata di lunedì Valentino Rossi è stato uno dei protagonisti principali presso il Circuito di Silvertone in Inghilterra. Il dottore, insieme a tanti campioni delle due e quattro ruote del presente e del passato, ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione delle nuove e modernissime strutture.

Il 12 giugno il circuito inglese ospiterà il settimo round del motomondiale, ma questa non è certo una novità. La novità è che ora c’è una nuova ala, denominata Silverstone "Wing", che comprende dei box spaziosi, la sala stampa, gli uffici e l’auditorium.
Il Dottore non prese parte alla gara nel 2010 a causa di un infortunio, ma visto l’inaugurazione, il nove volte Campione del Mondo, ha pensato bene di farsi qualche giro con la Superbike di Borgo Panigale, e quando questa è rimasta nel box per delle verifiche tecniche, si è messo in sella alla 1198 standard, moto con tanto di fanali, targa e specchietti prima, e 1198SP dopo. Ben trenta i giri in totale, dove Valentino si è più che divertito.

"Mi sono molto divertito perché dopo qualche giro con la 1198 Superbike, abbiamo avuto un problema elettrico e abbiamo deciso di usare una 1198 stradale che ci ha portato al volo la filiale inglese di Ducati" ha raccontato Valentino Rossi prima di ripartire per l’Italia. "Mi è piaciuto molto guidarla qui. La pista è bella, difficile, molto tecnica. Ti impegna perché ci sono delle sezioni molto veloci dove le traiettorie giuste sono importanti e altre molto strette dove si deve avere un buon "grip" in accelerazione. La prima curva è completamente cieca, devi tenere una linea molto precisa, e in generale tutta la prima parte è davvero grandiosa, sicuramente quella che preferisco. Insomma mi sono divertito, anche perchè c’erano tanti piloti che hanno fatto la storia dei motori, come John Surtees che mi ha detto che qui ci ha corso negli anni cinquanta. Io allora non le seguivo le gare ha concluso scherzando il pilota italiano "ma lui è stato grande".

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