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Claudio Castiglioni: non vi abbandonerò mai

Il Presidente "rilancia" dopo l'annuncio della cessione da parte di Harley

Moto - News: Claudio Castiglioni: non vi abbandonerò mai

Prima di lasciare la parola ai tecnici che hanno dato vita all'evoluzione della MV Agusta F4 2010, vorrei rendervi protagonisti di una piccolo grande pezzo di vita vissuta di cui è stata ultima splendida protagonista la moto che ho qui al mio fianco (una Cagiva 594 GP): una moto vincente, nata dall'evoluzione di un progetto che agli inizi stentava e che, nemmeno lontanamente, era mai riuscito ad ottenere i risultati conseguiti poi nelle ultime due stagioni di partecipazioni ufficiali al mondiale.

Anzi, ci furono Gran Premi come quello di Suzuka 1988, dove arrivammo a prendere due giri...sperando addirittura che il motore si rompesse per non andare incontro a critiche e magre figure. Batoste che avrebbero piegato il morale di tutti, perchè arrivare indietro non significa non dormirci la notte, ma noi fummo bravi a non abbatterci, traendo dalle sconfitte linfa vitale per fare gruppo e spingerci oltre nella ricerca, portandoci anno dopo anno ad un crescendo di risultati: vittorie e podi iniziarono ad arrivare con una certa regolarità, tanto che nel 1994, nonostante un campione dallo spirito vincente "altalenante" come Kocinski, riuscimmo addirittura a giungere terzi rappresentando la vera sorpresa della top class del Motomondiale.

STORIA INCREDIBILE
La mia divagazione sull'universo Cagiva Corse non è certamente casuale: tutti gli sforzi, ma soprattutto il modo di pensare, di lavorare, di sviluppare una moto si trovano sotto al telo che oggi copre il nostro nuovo prodotto. Entusiasmo, forza, piacere di fare "opere d'arte" si sono di nuovo fusi, proprio come creammo la Cagiva vincente...o quando riscrivemmo per la prima volta le regole nell'universo delle superbike. La F4 è un prodotto dalle caratteristiche estreme, che nella storia del motociclismo nessuno mai ha pensato di fare: un prodotto dalla storia incredibile.

DOCCIA FREDDA MA
Una storia incredibile che ha viaggiato di pari passo con quella di MV Agusta: una storia che non può finire nemmeno dopo il comunicato del 15 ottobre della Harley Davidson, in cui si parla senza mezzi termini della messa in vendita della nostra azienda. Una vera e propria doccia fredda per me, per i dipendenti: io rispetto la decisione di HD, perchè un'azienda quando ha problematiche da risolvere non può essere criticata, ma critico la forma e lo stile. La questione poteva essere approcciata in altro modo, soprattutto perchè si deve rispetto a questa azienda: per la sua storia, per i suoi prodotti, per chi ci dedica tutto sé stesso e perchè, senza false modestie, è stata colei che ha fatto rinascere il motociclismo in Europa con il sogno Cagiva corse a cavallo dei fine anni '80 e primi '90.

NON VI ABBANDONERO' MAI
Quella in cui ci ritroviamo è una situazione complicata, certamente, ma voglio dire una cosa agli operai che sono presenti con noi qui in sala e non capisco perchè non siano in prima fila: non li ho mai abbandonati nei momenti più difficili, non li abbandonerò certo adesso. Io assicuro loro che mi metterò ancora in gioco, perchè MV Agusta merita il massimo.

Forse sarà l'ultima volta che riuscirò a farlo, perchè le botte che ho preso in questi anni sono stati dure e prima o poi viene il momento per tutti "di stufarsi", ma credo di avere ancora la forza per andare avanti: ci tengo troppo a questa azienda, non voglio che vada in mano a gente che può usare male questo marchio e questo nome. Ci sono degli interessi forti, insomma, che mi legano a questo "discorso" e voglio difenderli con le persone che hanno sempre lavorato con me: non vi abbandonerò mai.

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