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Kymco Agility R16 - TEST

Ambasciatore del "economico è bello"

Moto - Test: Kymco Agility R16 - TEST
Brescia - Kymco Agility R16 scende in strada e lo fa con il coltello fra i denti. Ambasciatore del concetto "economico è bello", il quarto di litro taiwanese mette in tavola delle carte in grado di far tremare anche i decani delle due ruote "scudate". 1.595 euro per la versione 125, 1.395 per il 50 e 1.695 per il 150 - in arrivo però a maggio -, sono prezzi d'attacco in grado di seminare letteralmente il panico.

Ok costa poco, ma sarà quindi fatto in economia e magari con un design semplice o quantomeno assemblato con la gomma pane...Decisamente no. Kymco Agility R16 si presenta con un look a dir poco moderno frutto di un riuscito mix tra sportività ed una garbata eleganza in grado di rimanere immune alle frivole e volubili tendenze della moda. Di tutta risposta, gli assemblaggi si rivelano fin da subito ben rifiniti e tutt'altro che low cost. Ogni dettaglio è studiato a "gusto europeo", neanche fossero figli di una matita italiana... Ah, il designer si chiama Massimo Zaniboni! 

La base di partenza è già di per sé buona. Il "piccolo" Kymco Agility 125 con ruote da 12", ha sicuramente fornito un ottimo spunto su cui sviluppare il fratellone a ruota alta. Detto questo però, la matita di Massimo Zaniboni ha comunque dovuto lavorare non poco, perchè è veramente difficile evolvere senza stravolgere.
Ecco quindi che, già da un fugace sguardo, si percepisce il forte legame fra i due Agility anche se, a ben guardare, le differenze sono veramente molte. A tal proposito, corre in nostro soccorso il nuovo gruppo ottico anteriore: il design generale evoca il proiettore del "piccolo" Agility R12, ma la  nuova conformazione multi focale e la linea inedita, ne palesano la totale novità.

Lo scudo e la parte posteriore di Agility 125 R16, seguono invece un concetto totalmente nuovo. Linee fresche e sportive, decisamente inclini ai sofisticati gusti del pubblico italiano, giocano a "rimbalzino" fra sportività e comodità senza però escludere dai giochi la funzionalità. La visione d'insieme regala un prodotto assolutamente di pregio, distante anni luce da un concetto low cost inteso come soluzioni volte ai risparmi ed al contenimento dei costi... viene proprio da chiedersi come Kymco possa offrire un prodotto del genere ad un tal prezzo.

Ad ogni modo è così ed è quindi doveroso un primo applauso al costruttore taiwanese anche se, scusateci il campanilismo, c'è veramente tanta Italia in questo successo.

Detto questo e riposto il tricolore nel cassetto, andiamo a vedere se, oltre che bello, Kymco Agility 125 R16 è anche buono.
La posizione in sella si presenta fin da subito ben adatta a chi, della media nazionale, ne ha fatto un vanto. Calzando quasi come un abito su misura, le gambe calzano a pennello di un scudo intimo e vicino alle vostre esigenze. La sella in materiale anti scivolo, riduce al minimo gli urti, ma se si è un pelo più fortunati nell'altezza, la chiave tende ad incontrare spesso la rotula sinistra. Di tutta risposta però, anche grazie a questa peculiarità, il manubrio si trova alla distanza ideale per garantire una confortevole e sicura postura delle braccia. La ciclistica sfrutta soluzioni tanto “semplici” quanto funzionali ed ecco che il telaio di Kymco Agility R16 è stato realizzato in tubi di acciaio ad alta resistenza che, nonostante la pedana piatta, garantisce un'ottima rigidità, a tutto vantaggio delle sensazioni di guida e della sicurezza. I cerchi da 16” pollici, calzanti generose gommature da 100/80 all’anteriore e 120/80 al posteriore, conferiscono, oltre ad un'elevata sicurezza, una piacevole agilità nei cambi di direzione.
Il comparto sospensioni si avvale di una forcella teleidraulica con steli da 33 mm, capace di copiare ottimamente le asperità del terreno. Al posteriore invece, lavora un doppio ammortizzatore regolabile con un'escursione da 75mm, ottimamente calibrato per la guida con passeggero, ma forse un po' troppo rigido per quella in "solitaria". Sullo sconnesso infatti, il posteriore tende a subire un po' troppo le asperità.
Chiude idealmente l'argomento “ciclistica”, l'impianto frenante. Con un disco anteriore da 260mm all'anteriore ed uno posteriore da 240, si è dimostrato più che ottimo grazie ad una buona potenza e modulabilità.

Protagonista della versione in prova è un mono 4 tempi raffreddato ad aria da 9,5 cavalli. "Risparmino" sia dal fronte consumi che da quello dell'inquinamento, si presenta in linea con la concorrenza. Silenzioso ed elastico, l'ottavo di litro taiwanese non sfigura affatto nei confronti di modelli forse più blasonati, ma sicuramente ben più cari.
Tra le caratteristiche che più spiccano in questo Kymco Agility 125 R16, va senza ombra di dubbio menzionata la guidabilità, riscontrabile sia sui tratti cittadini molto trafficati che sul guidato veloce. Certo, forse un po' più di verve non avrebbe fatto male, ma i valori dimostrati sul campo - o meglio sull'asfalto - sono di tutto rispetto.

Kymco Agility 125 R16, si presenta quindi perfettamente in linea con i diretti concorrenti per tutto ciò che riguarda prestazioni e design. Vince però con un netto vantaggio, per ciò che riguarda il prezzo... 1.595 euro f.i. è veramente un prezzo da far rizzare i capelli. Non resta quindi che attendere il duro responso del pubblico, ma sicuramente se ne vedranno delle belle!  


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