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Caro benzina: superato il record del 2008

Oggi la verde è a 1,60 euro/litro, ma secondo l'Adoc raggiungeremo presto 1,70

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Non si ferma l’impennata del prezzo della benzina sulla scia della guerra in Libia e delle altre speculazioni internazionali. La giornata di oggi segna un nuovo record storico con la verde che tocca il prezzo al litro di 1,598 euro, quando il precedente massimo risale al 2008 ed era di 1,560 euro. Il trend si conferma estremamente preoccupante per le immaginabili ricadute inflazionistiche che si potranno avere sull’economia. E per questo non si fermano gli appelli della associazioni dei consumatori come l'Adoc, il cui presidente Carlo Pileri ha dichiarato questa mattina che se gli aumenti dei carburanti dovessero continuare con gli stessi ritmi di questi ultimi giorni, entro due mesi la verde supererebbe quota 1,70 euro al litro.

Le stime sono allarmanti: un pieno di 40 litri potrebbe passare per la benzina dai 54 euro di dicembre 2010 ai 68,8 euro ad aprile 2011 con una maggiore spesa che su base annua potrebbe toccare 370 euro. Situazione abbastanza simile per il gasolio dove si passerebbe, secondo l’Adoc, da 52 euro per un pieno di 40 litri a 67,20 euro con una maggiore spesa annua di 380 euro. Ma il problema non riguarda solo gli automobilisti. Aumenta, ad esempio, anche il costo del gasolio per riscaldamento che potrebbe arrivare a costare il 30% in più rispetto a un anno fa. Secondo l’Adoc: "Tutto ciò si tradurrebbe in un maggior esborso per le famiglie pari a 1200 euro l’anno, un vero e proprio shock economico".

Le richieste al Governo per calmierare i prezzi sono sempre le stesse: "L’Adoc - ricorda Carlo Pileri - ha da tempo chiesto al Governo di intervenire per ridurre l'accisa e per congelare l'Iva. E’ poi necessario attuare la liberalizzazione dei distributori no logo anche in autostrada e nelle grandi città. Nei distributori no logo il prezzo della benzina mediamente è inferiore del 5,8%, circa 8 centesimi in meno, mentre per il diesel si risparmiano 7 centesimi. Occorre inoltre aumentare la concorrenza e fornire la licenza di vendita di prodotti no oil ai piccoli distributori."

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