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Honda CBR 600 RR M.Y. '05

La mattatrice del Mondiale SS è lei...

Moto - News: Honda CBR 600 RR M.Y. '05

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Più che la cartella stampa, a parlare di lei ci pensa il curriculum sportivo. E’ la dominatrice incontrastata del Campionato Mondiale SuperSport 600. Mica roba da poco, anche perché numerosissime delle componenti utilizzate in gara sono le stesse che si possono trovare sulle moto regolarmente in vendita presso le concessionarie Honda.

Ready to race
Parliamo della CBR 600 RR, lanciata sul finire del 2002 e da allora vera e propria pietra miliare per la categoria delle supersportive di media cilindrata. Non sono tutte rose e fiori, comunque: c’è chi la ama alla follia ma anche chi, nelle sue forme da piccola RC 211 V, non riconosce del tutto quello spirito tipicamente Honda del saper fare moto comode, semplici da guidare ma allo stesso tempo performanti.

Forse sono andati un po’ troppo oltre? Stando alle statistiche di vendita si direbbe di no. Stando alle sensazioni di guida, probabilmente, la 600 RR è più vicina ad una moto da corsa che ad una moto stradale. Ma di questo ne parleremo più avanti, appena avremo a disposizione un esemplare per un test.

Migliorata in alcuni dettagli
Rispetto al modello ‘03/’04, la erreerre in edizione ’05 introduce alcune migliorie per quanto concerne il reparto sospensivo. Le forcelle a steli dritti, infatti, lasciano il posto ad una soluzione “upside-down” con steli dal diametro di 41 mm ai piedi dei quali si trovano piedini reggipinza ad attacco radiale, proprio come impone l’evoluzione in questo campo vista nelle ultime stagioni.

Alleggerita e semplificata anche la sospensione posteriore. Direttamente derivato dal “mostro” schierato da Honda in MotoGp il Unit Pro-Link, questo sistema isola completamente il telaio dalle sollecitazioni generate dai sistemi convenzionali. In buona sostanza è la struttura stessa del forcellone in alluminio ad integrare l'attacco superiore dell'ammortizzatore, migliorando la resa dinamica e la distribuzione degli spazi.

Uno degli obiettivi primari del gruppo di lavoro che ha realizzato CBR 600 RR, infatti, era quello di avvicinare il più possibile le masse all’asse di rollio. Lo schema Unit Pro-Link, ad esempio, ha consentito di abbassare il vero serbatoio del carburante…rendendo il classico guscio superiore un semplice contenitore di organi meccanici o, più semplicemente, un oggetto di stile.

Buell docet
Lo spirito ricorda un po’ quello di Erik Buell - che per le sue XB-9 e 12 ha deciso di alloggiare il vero serbatoio della benzina nel telaio e quello dell’olio nel forcellone… - ma soluzioni di questo genere sono impensabili quando si cerca di creare un telaio estremamente leggero, rigido e compatto. Obiettivo raggiunto grazie alla tecnica di pressofusione, introdotta nel 2003, ed ulteriormente perfezionata: il telaio ’05 pesa ben 1.5 kg in meno rispetto al passato.

Niente male davvero, ma altri chilogrammi sono andati persi anche in altre zone della moto: anche le centraline elettroniche, ad esempio, sono state riprogettate per un risparmio complessivo di 6 kg.

Anche il propulsore è un’evoluzione di quanto visto in passato. Ad esempio, l’innovativo “Doppio Sistema Sequenziale d'Iniezione” (PGM-DSFI) è stato dotato di nuovi iniettori, leggermente più leggeri rispetto al passato – 64 grammi… - ma più efficienti in termini di tempi di reazione.

Rimanendo in zona “aspirazione” segnaliamo che è anche stata ristretta la sezione mediana (a metà lunghezza) dei condotti d'aspirazione, sì da aumentare l'effetto “Venturi”. Questo semplice, piccolo restringimento ha infatti incrementato efficacemente la velocità dell'aria in aspirazione ed il volume della miscela aria/carburante che giunge nella camera di combustione - quindi, il riempimento dei cilindri nel breve intervallo in cui la valvola di aspirazione rimane aperta.

Sono stati poi ridotti gli attriti grazie a pistoni dotati di un riporto di molibdeno, più incline a scorrere all’interno delle canne in alluminio ceramico PMC.

117 CV
Nuovo anche lo scarico, che ha contribuito alla ricerca di una migliore erogazione oltre che assicurare un peso ridotto di 1.4 kg ed il pieno rispetto della normativa Euro2.
Numeri? 117 CV a 13.000 giri e 66 Nm di coppia massima a 11.000 giri. Ai “maniaci” segnaliamo che le misure del telaio denunciano un interasse di 1.395 mm, una inclinazione del canotto di sterzo fissa a 24° ed un avancorsa contenuto in 95 mm.

La strumentazione rimane mista analogica/digitale così come rimane al suo posto l’immobilizer HISS. Per incrementare la sicurezza, inoltre, fa parte della dotazione di serie anche il pulsante che attiva l’intermittenza sulle quattro frecce.

Prezzo? 10.400 euro.

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