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BMW R100 Bolt 36, la cafe racer che combina eleganza e sportività

Gli spagnoli di Bolt Race trasformano una BMW R 100 RT del 1981 in una cafe racer sportiva ma allo stesso tempo ricca di stile.

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La BMW R 100 RT era una moto dalle dimensioni generose, con una mezza carena molto ampia che proteggeva il pilota. L'officina spagnola Bolt Racer l'ha rivoltata e con una massiccia cura dimagrante ha mantenuto solo l'essenziale. Il risultato finale è una cafe racer sportiva ed elegante.

Cura dimagrante

La BMW R 100 è una delle tanti varianti delle bicilindriche boxer quattro tempi di 980 cc, prodotta in due diversi momenti: il primo dal 1976 e il secondo dal 1985, con la cessazione definitiva nel 1996.

In totale, BMW ha venduto oltre 18 mila esemplari, risultato che la rende il secondo modello più venduto della serie R di quella generazione.

Della dinastia delle BMW R 100, la RT era una semicarenata votata al turismo e accreditata di una potenza di 70 CV a 7.250 giri.

Di esemplari usati n giro non se ne trovano molto facilmente e nonostante gli oltre 40 anni sul groppone, il suo valore è tra i 5 e i 6 mila euro. Nella versione originale.

Perché questa moto nel tempo è stata presa come base per realizzare special, alcune molto tradizionali, altre un po' più discutibili.

La protagonista di questo articolo arriva dalla Spagna, più precisamente da Valencia e dall'officina di Bolt Racer, specializzato in BMW.

La meccanica

Il modello preso come base per la realizzazione della cafe racer è una BMW R100RT del 1981, il cui motore è stato completamente ricostruito e messo a punto, dai pistoni ad alta compressione fino alla sostituzione dei carboidrati Mikuni.

È stata sostituita la frizione originale con una idraulica, cosa molto rara da vedere su questo modello.

Ma la parte più impegnativa è stata l'installazione del forcellone, prelevato da un'altra BMW R, questa volta una 1200 S.

E in un mondo dove è facile farsi prendere la mano e tagliare parti di telaio, questa volta i ragazzi di Bolt Racer hanno dovuto aggiungere invece, più precisamente una parte di un telaio di una BMW R 1200 S, compatibile con il forcellone.

A questo punto però non c'erano adattatori per collegare il nuovo forcellone al cambio, così è stato appositamente progettato e costruito.
Anche la sospensione anteriore deriva da un'altra moto: la forcella infatti è una Öhlins di una Ducati Panigale 1299.

Al posteriore, insieme al forcellone lavora un monoammortizzatore di derivzione sportiva.

L'impianto frenante prevede dischi Brembo Monoblock da 330 mm.

Lo stile

Da una grande tourer a una special minimal ed essenziale che si ispira alle moto del passato. Per arrivare a questo risultato, la R 100 RT è stata sottoposta a una importante cura dimagrante.

Alleggerita di tutte le sovrastrutture originali, Bolt Racer ha costruito una carenatura in fibra di vetro verniciata con un bel rosso sportivo opaco.

Il telaietto posteriore è realizzato e progettato per essere quasi invisibile e sorreggere la sella e il codino in fibra di carbonio, che sembrano davvero sospesi.

Molto racing la soluzione scelta per lo scarico, un singolo silenziatore che corre sotto al telaietto per spuntare sotto al codino, che integra un piccolo gruppo ottico a LED, soluzione moderna scelta anche per le frecce anteriori poste al termine delle manopole di Motogadget, come la strumentazione e gli specchietti retrovisori bar-end, mentre gli interruttori invece sono RebelMoto.

Alla fine, la Bolt 36 di Bolt Racer è una sinuosa moto sportiva. I ragazzi di Valencia sono riusciti a nascondere il monolitico boxer con una verniciatura nera mentre nel complesso la moto si contraddistingue per forme proporzionate e armoniche.

 

Ph. Credits: Alvaro Gaba

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