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Harley-Davidson XR338 La Grintosa, la piccola di Milwaukee sarà così?

Realizzata su base Benelli 302S, questo concept anticipa l'arrivo della tremezzo che Harley-Davidson produrrà con Q.J. Motor

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È la tracker di cui tanto si parla, prodotta dalla cinese Qianjiang ma il cui lancio ancora è sconosciuto. La Harley-Davidson 338R è il terzo modello, dopo la prima moto elettrica LiveWire e dopo la prima adventure tourer Pan America, destinato ad allargare la clientela del marchio di Milwaukee.

Dalla nebbia dentro la quale sono celate le sue informazioni alla nebbia della Valpadana, dove spunta una tracker stradale perfetta combinazione del passato e del futuro (incerto) di Harley.

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L'arrivo di questo modello di piccola cilindrata è ancora incerto e alquanto curioso: introdotta del 2019 dal piano industriale More Roads to Harley-Davidson, che avrebbe dovuto portare a una rivoluzione di H-D, è il risultato dell'accordo stretto con la cinese Qianjiang Motorcycle Company Limited, proprietaria di Benelli.

Ma ora che H-D ha trovato l'accordo con Hero Moto Corp, rivale di Qianjiang, per la produzione e distribuzione in India, che ne sarà della piccola Harley?

Una azienda bolognese, la Engines Engineering di Castenaso, specializzata nei servizi di stile, progettazione, prototipazione e validazione applicati a carrozzeria, telaio e motore di moto, scooter e piccoli veicoli a tre-quattro ruote, ha deciso di non aspettare ed è intervenuta.

Così, sulla base di una Benelli 302S (guarda caso), ha realizzato una tracker stradale.
Il risultato è una moto che rappresenta l'anima americana e la passione italiana ma, anche, la capacità tecnica e stilistica che caratterizzano da oltre un secolo la produzione motociclistica italiana.

Harley-Davidson dovrebbe davvero dare un occhio a quello che succede in Italia per trovare l'ispirazione per i suoi modelli.

Una gliela potrebbe dare la Engines Engineering, che vanta oltre quarant'anni di esperienza nel suo settore.

Italians do it better

La Harley-Davidson 338R è stata spiata un paio di mesi fa, in quella che sembra la versione definitiva.

Per la sua realizzazione, Qianjiang è andata a prendere il meglio del suo magazzino: infatti telaio, sospensioni, ruote e freni sono della Benelli 302S.

Per il suo prototipo, proprio da questo modello è partita l'azienda fondata nel 1979 da Alberto Strazzari, contando anche sulla esperienza con altri marchi come Ducati, Honda, Yamaha, Suzuki e Benelli e sulle competenze di un centinaio di dipendenti.

La special è stata battezza XR338 e si rivolge al mercato americano, dove il flat track è lo sport nazionale su due ruote e i suoi piloti battono in notorietà quelli della MotoGP.

Perché una tracker?

La Harley-Davidson XR338 La Grintosa è un progetto di passione voluto anche dall'agente dell'azienda bolognese in Nord America, Michael Uhlarik, che è anche un designer pluripremiato e conosce bene il mercato motociclistico americano e le sue dinamiche.

Lo stile non è stato scelto a caso, come spiega il signor Strazzari: “Quest'anno ricorre il 50° anniversario della leggendaria Harley-Davidson XR750, che non è solo la flat track di maggior successo nella storia, ma anche una delle motociclette più belle mai realizzate. Era tempo che venisse creato un tracker accessibile a una nuova generazione”.

Inoltre, la maggior parte dei motociclisti statunitensi (e non solo – ndr) ha avuto le prime esperienze motociclistiche sullo sterrato, in un campo agricolo o su una pista piana.

È stata poi scelta una moto di piccola cilindrata perché, sempre secondo il fondatore della Engines Engineering, le piccole moto saranno il futuro del motociclismo urbano.

Com'è fatta

E&E ha progettato l'XR338 tenendo conto delle normative vigenti, tra cui lo standard Euro 5 e le certificazioni DOT e CARB degli Stati Uniti.

Il motore è il bicilindrico Benelli da 300 cc della 302S, con una erogazione di 37,5 CV (28 KW) e 25,6 Nm di coppia.
Ci sono voluti 120 giorni per costruire il prototipo che, secondo la E&E, è pronto per il 70% per la produzione di massa e ci vorrebbero meno di sei mesi per compensare l'ultimo 30%, a dimostrazione che La Grintosa non è un semplice esercizio di progettazione.

Le modifiche apportate alla naked pesarese sono ciclistiche e tecniche: il telaio a traliccio infatti non è lo stesso ma uno più leggero, i cerchi da 18” sono state create per questo progetto e le sospensioni sono tarate appositamente per l'uso, il peso e le dimensioni delle ruote e anche i manubri e riser sono stati realizzati sulle misure e le dimensioni della XR338.

Tecnicamente, ci sono una nuova centralina e un nuovo impianto di scarico. Sotto i pannelli del serbatoio c'è un serbatoio in acciaio, progettato pensando alla produzione di massa.

Il design è completato da un'illuminazione a LED integrata sulla carrozzeria, prodotta appositamente, per un aspetto sportivo, leggero ed essenziale, curato nel minimo dettaglio.

L'ingegnere capo del progetto, Daniele Alvisi, spiega che il team “ha lavorato molto per preservare le caratteristiche prestazionali fondamentali della Benelli, per ridurre i costi e massimizzare l'affidabilità”.

Per realizzare la Harley-Davidson XR338 La Grintosa, la Engines Engineering ha utilizzato lo stesso processo che farebbe qualsiasi produttore di moto: schizzi, rendering, sculture in argilla e quindi prototipazione finale.

Le parti reali sono state quindi stampate in 3D in plastica ABS, ma progettate in modo da poter essere prodotte su scala più grande, utilizzando lo stampaggio a iniezione.

La Harley-Davidson XR338 La Grintosa non è nemmeno una show-bike, è un vero prototipo funzionante (come si vede nel video) che potrebbe andare in produzione.
E crediamo che troverebbe il successo che merita.

 

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