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Aprilia GPR 250, la supersportiva di Noale destinata all’Asia

La casa di Noale ha presentato a Pechino la nuova carenata da 250 cc. Ecco foto, dati tecnici e curiosità

Moto - News: Aprilia GPR 250, la supersportiva di Noale destinata all’Asia

Per i fortunati che hanno vissuto la propria adolescenza negli anni ’90 il nome di Aprilia abbinato alla cifra 250 fa brillare gli occhi. Non è mai svanito l’amore dei ragazzi di allora per la RS 250, il meglio che si potesse chiedere all’epoca in fatto di prestazioni e look nel panorama delle duemezzo sportive.

Oggi Aprilia torna con una carenata da un quarto di litro, la GPR 250, che sembra però sia destinata solo al mercato asiatico.

La moto

Presentata al CIMA di Pechino, la GPR 250 non nasconde nelle sue forme lo sguardo alla superbike di famiglia, la RSV4 1100, a cui si ispira per le linee del gruppo ottico anteriore e per il profilo delle carene.

In dote la GPR 250 porta un monocilindrico da 249,2 cc in grado di sviluppare una potenza di 26,5 CV a 9.000 giri e un picco di coppia di 22 Nm a quota 7.500.

Aprilia GPR 250 2020

Il cambio è a sei marce e il peso si ferma a soli 150 Kg. I 14 litri di capienza del serbatoio e l’interasse da 1.350 mm completano i numeri della piccola supersportiva Aprilia.

Cifre che se non lasciano di certo a bocca aperta qui in Europa, danno alla GPR 250 parecchio fascino nei mercati fiorenti del sud-est asiatico.

La ciclistica

Sul telaio a doppia trave con forcellone in alluminio si trovano una forcella a steli rovesciati e un monoammortizzatore regolabile, mentre l’impianto frenante può contare su un disco da 300 mm morso da pinza radiale all’anteriore con  ABS a due canali.

I cerchi da 17” montano gommatura da 100/80 e 130/70.

Arriva in Europa?

Durante il CIMA è stato annunciato il lancio per il mercato asiatico e per quello indiano, dove la moto arriverà a fine 2020, ma per quanto riguarda l’Europa tutto tace.

Se la GPR 250 avrà le carte in regola per rispettare le norme Euro5 nulla esclude un lancio anche nei mercati occidentali, magari con un boost su potenza e coppia per avvicinarsi a concorrenti dirette come Yamaha YZF-R3 e KTM RC 390.

Certo non è la RS250, con i suoi 64 CV e il suo motore 2 tempi rimasto nel cuore (e nel garage per i più fortunati) degli appassionati, ma segnerebbe un ritorno più che gradito.

 

Foto: Newmotor.com.cn

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