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Le moto più belle dell’Handbuilt Show 2018

Presenze da record e special di rara bellezza stanno contribuendo a rendere l’evento texano uno dei più seguiti al mondo

Moto - News: Le moto più belle dell’Handbuilt Show 2018

Essere ad Austin, nel cuore del Texas, durante il mese di aprile deve essere sempre piacevole per gli amanti delle due ruote. Come è ormai consuetudine infatti il GP delle Americhe catalizza l’attenzione mondiale sulla città americana e il circo della MotoGp rende il weekend della gara più fitto che mai. E se la certezza più grande sul Circuit of the Americas è che finché Marc Marquez non appenderà la tuta al chiodo probabilmente il gradino più alto del podio sarà suo, c’è un’altra consuetudine che accompagna la settimana del GP: L’Handbuilt Show.


L’evento


Da 5 anni infatti, in contemporanea con il GP delle Americhe, Alan Stulberg e i suoi soci in Revival Cycles chiamano a raccolta i migliori preparatori americani e non solo per rendere Austin la "Custom City" a stelle e strisce per eccellenza. A credere ne progetto Handbuilt Show c’è Moto Guzzi, che sin dalla prima edizione ha sponsorizzato l’evento e che durante l’edizione appena trascorsa ha presentato per la prima volta Oltreoceano le edizioni speciali della V7III nelle versioni Carbon  Dark, Carbon Shine, Milano e Rough. Insieme alla gamma di bicilindriche da tre quarti di litro la casa di Mandello del Lario ha messo in mostra le sue custom, parte del progetto V9 Pro, che hanno come base la V9 Bobber. A firmare le special Guzzi nomi noti come Craig Rodsmith, Untitled Motorcycles e i padroni di casa, Revival Cycles. Arrivato alla quinta edizione lo show si è guadagnato l’attenzione di molti brand, come BMW, Alpinestars e Rev’it, che oggi sono tra i maggiori partner dell’evento.


Le moto


Non ci sono regole, periodi di fabbricazione, marchi o altro a limitare la selezione delle moto che saranno esposte durante il weekend dell’Handbuilt Show. L’unico requisito è il talento e l’olio di gomito dei costruttori, che si riflette in ognuna delle special esposte. Moto quasi centenarie parcheggiate accanto a esemplari contemporanei sono uniti dalla ricerca dell’unico e del particolare che ogni anno anima la selezione di Revival Cycles. Un lavoro che, a guardare i numeri sembra riuscito: sono stati in 30mila infatti ad affollare i padiglioni dell’American Statesman durante il weekend. Molti arrivati per una scarica d’adrenalina senza tempo: è tradizione dell’evento infatti ospitare il Muro della morte”, il cilindro di legno in cui le moto sfidano la gravità correndo a velocità folli sulle pareti della struttura. Una serie di ingredienti che lo rendono lo show perfetto per affiancare lo spettacolo del MotoGp. (Photo courtesy of Revival Cycles)


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