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Honda Gold Wing 2018, video, foto e informazioni

La bandiera tecnologica della Casa dell'Ala è tutta nuova. L'abbiamo conosciuta in anteprima al Salone di Tokyo

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Dal 1975 solca le strade di tutto il mondo, con classe e lusso: fra le moto, è praticamente un monolocale con tutti i comfort. In occasione di Eicma la Honda Gold Wing si rinnova, cambiando radicalmente. L'obiettivo? Continuare ad essere la bandiera tecnologica della Casa dell'Ala, con un occhio di riguardo in più per l'uso quotidiano. Coccolando pilota e passeggero nei lunghi trasferimenti ma non solo. Due le versioni per l'Italia: la base ha valigie laterali, parabrezza standard e cambio manuale a 6 rapporti (prima erano 5) con retromarcia elettrica. La “Tour” aggiunge il bauletto centrale e il parabrezza alto ed è offerta sia con cambio manuale a 6 rapporti e retromarcia elettrica sia con il DCT a 7 rapporti.


Comoda e iper-tecnologica 


Partiamo dal look, che è pensato in funzione del comfort. La Honda Gold Wing 2018 ha una carenatura che non si occupa più di creare una zona di aria calma tra il parabrezza e il pilota: i flussi vengono incanalati intorno agli occupanti, che dovrebbero ricevere meno aria. Pilota e passeggero sono anche più vicini al parabrezza, più piccolo e sempre regolabile elettricamente. I fari sono a Led, mentre i top case sono stati rimpiccioliti rispetto al passato, dopo che un'indagine condotta fra i proprietari ha appurato che l'utilizzo medio delle Gold Wing è per viaggi di due-tre giorni. In ogni caso, il bauletto centrale delle Tour può contenere due caschi integrali e la capacità di carico raggiunge i 110 litri. Di stampo automobilistico la strumentazione, con tachimetro e contagiri analogici, tre display LCD e uno schermo TFT a colori da 7” che raccontano tutto ciò che c'è da sapere, in tempo reale, sulla nuova Gold Wing. Dotata, ovvio, di cruise control e chiave elettronica. Oltre al sistema audio e di navigazione, non manca la connettività Apple CarPlay, il Bluetooth e la presa USB. Gli altoparlanti sono più leggeri, per un suono più nitido.


Motore avanzato, forcella futuristica 


Ma il cambiamento più grande della Gold Wing è sottopelle. Il telaio a doppia trave in alluminio è nuovo e ha permesso di spostare il boxer sei cilindri più avanti di 40 mm. La posizione del pilota è stata spostata 36 mm in avanti. E poi c'è la questione della sospensione anteriore, a doppio braccio oscillante, che riduce l'attrito di scorrimento rispetto alla forcella tradizionale, con il movimento di sterzata separato da quello di assorbimento: Honda dichiara che la manovrabilità del manubrio è più agile del 40%. Rispetto a prima, telaio e monobraccio posteriore Pro-Arm (nuovo anche lui) pesano due kg in meno. L'impianto frenante con ABS è di tipo combinato, e funziona a seconda dei Riding Mode impostati, così come le sospensioni. Davanti ci sono due dischi da 320 mm, con pinze a sei pistoncini. Dietro, un disco singolo da 316 mm con pinze a tre pistoncini. Notevole il lavoro di alleggerimento: dai 413 kg con il pieno del modello precedente, i pesi sono compresi fra i 365 kg della standard ai 383 della Tour DCT con Airbag, passando per i 379 della Tour con cambio manuale. Il serbatoio contiene 21 litri, 4 in meno rispetto a prima. Ma grazie ai consumi ridotti, l'autonomia è rimasta invariata.


Anche il boxer è stato rivisto


Riprogettato anche il motore della nuova Honda Gold Wing, il 6 cilindri boxer da 1.833 cc, che conquista quattro valvole per cilindro e testate Unicam. La potenza è di 126 CV a 5.500 giri (12 in più rispetto a prima) mentre la coppia raggiunge i 170 Nm a 4.000 giri – prima erano 167. Il motore è più compatto – la distanza tra i cilindri è stata portata a 9 mm – e pure più leggero di 6,2 kg. Il gas ride by wire ha portato quattro mappature: Tour, Sport, Econ e Rain. Sulla versione con cambio DCT c'è il sistema start&stop, che spegne il motore al semaforo. Per riavviarlo, basta ruotare la manopola del gas. Non mancano controllo di trazione e assistente partenze in salita. E la retromarcia, elettrica. Sulla versione DCT c'è poi anche il Walking Mode, per parcheggiare sena fatica: è una modalità del cambio DCT che permette alla moto di muoversi a velocità ridotta, 1,8 km/h in avanti e 1,2 km/h in retromarcia.

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