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Yamaha-TMax 2017 Vs. 2016: come e dove cambia?

Un confronto estetico fra le due ultime versioni evidenzia dimensioni più abbondanti nel nuovo modello, ma c'è un perchè

Moto - News: Yamaha-TMax 2017 Vs. 2016: come e dove cambia?

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Yamaha TMax, un nome che è ormai leggenda. Nel bene o nel male, è uno dei mezzi a due ruote più discussi degli ultimi 15 anni ed è cambiato davvero tanto dalla sua prima apparizione, nel 2001, quando stupì tutti per il suo stile e per la sua dinamica di guida, più da moto che da scooter. Nel 2017 si rinnova ancora una volta, arrivando alla quarta generazione e proponendo un'estetica completamente diversa rispetto al passato.


Un TMax più abbondante


Si passa dagli spigoli alle forme morbide, tornando un po' alle curve sinuose che hanno caratterizzato la seconda serie. Con questa versione l'azienda vuole seguire il nuovo stile dei modelli "Max" lanciato qualche tempo fa con l'X-Max 400 e lentamente ampliato alla amma dei maxi di Iwata. Ma quanto cambia veramente?
L'estetica generale, ad un primo sguardo, è inconfondibilmente TMax, con le proporzioni e le quote ciclistiche tutte al posto giusto. Non c'è un radicale cambiamento di filosofia, ma l'estetica presenta elementi che rendono il nuovo 530 molto diverso rispetto al suo predecessore, a partire dallo scudo bombato e con lo "sguardo basso" che è diventata l'ultima tendenza del design sportivo. Con questa soluzione si è persa un po' di aggressività, ma è di sicuro uno scudo più moderno.


Coda più grossa per avere più spazio sotto la sella


Gli altri punti su cui vogliamo soffermarci guardando le immagini di confronto è il posteriore, che passa dalla corta e spigolosa coda della penultima versione a un elemento più abbondante e con il faro posteriore perpendicolare all'asfalto, che richiama un po' le forme meno estreme del primissimo TMax. Un sedere più grosso è stato necessario per garantire un aumento di capacità del vano sottosella, ma ha potuto aumentare un po' l'abitabilità per il passeggero.
Per finire, il confronto evidenzia anche una netta differenza nella posizione di guida. La sella rimane quell'elemento un po' rigido e scomodo - dall'impostazione molto sportiva - della precedente versione, ma il disegno ora crea una superfice più piatta per il pilota e c'è un supporto lombare più consistente. Allo stesso modo il manubrio ora è più alto e meno angolato, quindi la triangolazione risulta in generale un po' più naturale e comoda.


Ma alla fine è più leggero


Sulla tecnica non possiamo non notare un nuovo carter motore, uno scarico di diversa forma e un forcellone chiaramente nuovo, che si abbina al nuovo telaio nascosto dalle carene e dal tunnel centrale. In sostanza il nuovo TMax risparmia ben 9 kg grazie agli aggiornamenti tecnici e ai nuovi pneumatici più leggeri che offrono anche una resistenza al rotolamento ridotta (le misure sono rimaste invariate: 120/70-15 - 160/60-15). Arrivano inoltre una nuova strumentazione TFT, la smart key e la predisposizione alla connessione con l’airbag di Dainese D-AIR.

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