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KTM 1090 Adventure 2017 - TEST

Aggressiva ma confortevole, buona per viaggiare ma anche per divertirsi. La prova della nuova enduro stradale austriaca...

Moto - Test: KTM 1090 Adventure 2017 - TEST

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Nasce dalla razionalizzazione del listino KTM e sostituisce la già ottima 1050. La nuova Adventure 1090 arriva sul mercato 2017 forte di una bella iniezione di grinta, di un’estetica accattivante (grazie alle nuove grafiche) e della bontà di una base tecnica già apprezzata e collaudata. Per metterla alla prova, niente di meglio di un bel viaggio “al centro della terra”... o quasi: il vulcano Etna e le sue mitiche strade in una giornata di tempo decisamente variabile. Anche perché, altrimenti... che “Adventure” è?


Linee graffianti


Di una KTM si può dire tutto, ma non certo che difetti di personalità, perché le moto austriache le riconosci all’istante tra mille. Aggressive, taglienti... anche quando si tratta di viaggiatrici “su le borse e via”. Insomma, c’è modo e modo di macinare chilometri, ma chi sceglie di farlo in “orange” è perché in fondo non vuole rinunciare all’inconfondibile accento di sportività, che contraddistingue questi mezzi già a partire dall’aspetto. La 1090 prende molto della linea della “vecchia” 1050… anzi, praticamente tutto. E va bene così…


Questione di muscoli


Dove invece le strade tra i due modelli si dividono nettamente è sul piano delle prestazioni: il bicilindrico a V di 75° gonfia i muscoli e raggiunge quota 125 cv a 8.500 giri/min (più 30 rispetto a prima… e non sono pochi!) mentre la coppia sale a 109 Nm a 6.500 giri/min. Tre le mappe motore a disposizione: Sport, Street e Rain; le prime due a potenza piena, ma caratterizzate da una differente erogazione, mentre con Rain i cavalli scendono a 100. Sul fronte dell’elettronica troviamo di serie il ride-by-wire, il traction control e l'ABS targato Bosch (l’ottimo 9M+ a 2 canali). Per chi lo desidera, c’è invece in optional un pacchetto off-road che amplia la selezione elettronica per meglio assecondare la guida in fuoristrada, a partire dall'esclusione dell’ABS sulla ruota posteriore. E per tutti i possessori di patente A2, si segnala la possibilità di ordinare la KTM Adventure 1090 anche in versione 95 cv, depotenziabile a 48.


Squadra che vince non si cambia…


Rispetto alla 1050, invece, rimane praticamente immutata la ciclistica. La struttura portante della moto è sempre il telaio a traliccio in acciaio con forcellone in alluminio, mentre il comparto sospensioni si avvale all’anteriore di una forcella WP da 43mm (non regolabile) e al posteriore di un mono regolabile nel precarico e nel solo ritorno; entrambe hanno una escursione di 190 mm. I cerchi (in lega) sono rispettivamente da 19 e 17 pollici e montano pneumatici 110/80 e 150/70 (di primo equipaggiamento ci sono gli ottimi Metzeler Tourance Next). A sorvegliare la frenata ci pensano una coppia di dischi da 320mm davanti e il classico disco singolo dietro da 267 mm, morsi da robuste pinze Brembo. Tra l’altro, si tratta dello stesso impianto frenante che equipaggia la sofisticata 1290 Adventure S. Sulla bilancia, la 1090 Adventure fa fermare l’ago a quota 205 kg (dichiarati a secco), ma con il pieno di benzina (il serbatoio è da 23 litri) e tutti i liquidi a bordo si superano i 230 in ordine di marcia. Da segnalare, infine, le luci diurne a Led.


A tutto TEST


La posizione in sella la ricordavo bene, e salire sulla 1090 è stata solo una conferma di quanto di buono avevo già “assaggiato” sulla 1050. Busto dritto, comfort, ergonomia… ma anche una piacevole sensazione di grinta e aggressività quando afferri il manubrio. Chiamatela pure suggestione, ma su una KTM ti senti proprio così. Questa “entry level” della famiglia Adventure ha inoltre il pregio di risultare subito facile da approcciare... e intendo "facile" nell’accezione migliore del termine: la stringi bene tra le gambe, in manovra il peso è accettabile e si poggia solidamente con i piedi per terra anche se non si fa parte della nazionale di basket. Ma il meglio arriva quando si inizia a dare gas e il percorso si fa tortuoso. Mi piace molto il sound che esce fuori dallo scarico e accompagna la bella progressione del 2 cilindri (ancora di più, se si monta l’Akrapovic in optional); e oltrepassata quota 6.500 giri, la precedente 1050 diventa solo un lontano ricordo: dove prima finiva la festa, qui si sparano ancora i fuochi d’artificio... fino al gran finale attorno a quota 9.000 giri. E se la mappa Sport offre sicuramente quel pizzico di grinta in più - senza mai risultare brusca o eccessiva - l’opzione Street non delude e va bene nella stragrande maggioranza dei casi… il divertimento di guida rimane sempre elevato. Talmente tanto, che neanche i magnifici panorami che si possono godere dalle belle strade dell’Etna riescono a distrarmi: un bel tratto con asfalto asciutto e curve gustosissime, è lo scenario ideale per “tirare il collo” a questo rinvigorito 2 cilindri, ben sostenuto da una ciclistica solida e sempre sincera. Tra i punti a favore, sicuramente la resa della forcella (anche se non regolabile svolge molto bene il suo lavoro) e l’ottima frenata, modulabile e potente il giusto. La 1090 non è un mezzo iper-reativo, ma si muove svelta tra le curve, con inserimenti precisi e tanto feeling in percorrenza. Poi in uscita ruoti l'acceleratore e via, sempre sorvegliato dal Traction Control, le cui qualità ho potuto apprezzare ancora di più sul bagnato, durante la seconda parte del test sotto la pioggia: davvero eccellente.
Mettendo invece da parte per un attimo l’aspetto più ludico del mezzo, e analizzando la 1090 come moto da viaggio, se da un lato ho apprezzato la posizione di guida, la sella confortevole e finezze come la nuova frizione antisaltellamento PASC, che riduce lo sforzo alla leva a tutto vantaggio del comfort, dall’altro sono rimasto poco convinto del plexiglass sul cupolino: anche alla massima altezza, durante un veloce trasferimento autostradale la protezione dall’aria non è stata ottimale. Da questo punto di vista, su una viaggiatrice, si può fare di più.


Prezzo e accessori


Il prezzo della nuova KTM 1090 Adventure è di 13.450 euro. Ricco il pacchetto di optional a disposizione dal catalogo KTM Powerparts: scarico Akrapovic Slip-On, supporto per navigatore, fari fendinebbia, barre paramotore, sella comfort sia per il pilota che per il passeggero. Inoltre, anche sulla 1090 sono disponibili (sempre in optional) le nuove valigie con attacco basculante, che migliorano la stabilità del mezzo alle alte velocità.


Mi piace o non mi piace?


Una moto dalla doppia personalità, questa 1090: da una parte, viaggiatrice “di sostanza”... compagna solida, divertente e sincera, sempre gestibile in ogni situazione. Dall’altra, grazie alla spiccata verve prestazionale, insospettabile fun-bike efficace pure tra le curve (da non sfidare neanche tanto a cuor leggero). Insomma, la perfetta sintesi tra le neo-escluse dal listino 1050 e 1190, che non fa rimpiangere troppo né l’una, né l’altra. Pollice su!

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