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Le gole del Verdon e la Route Napoleon: il Paradiso dei motociclisti

Un weekend lungo in direzione del Sud della Francia e in particolare delle Gole del Verdon, il canyon più grande d’Europa

Moto - News: Le gole del Verdon e la Route Napoleon: il Paradiso dei motociclisti

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È una di quelle cose che da motociclista, per di più addetto al settore, dovevo fare almeno una volta nella vita, ma che per una serie di contrattempi non ero ancora riuscito a concretizzare. Quando tre amici mi hanno proposto di partire l’ultimo weekend di giugno, incassato il permesso di mia moglie, non me lo sono fatto ripetere due volte!
Ho chiamato subito Triumph Italia dato che mi è sembrata l’occasione propizia per testare l’ultimo aggiornamento 2016 della Tiger Sport 1050, mezzo che per caratteristiche dovrebbe essere ideale per coniugare perfettamente la necessità di comfort sulle lunghe percorrenze e quella di divertimento tra alcune delle curve più belle d’Europa, al punto che Triumph stessa la definisce “Sport Adventure Bike”
Il viaggio, con partenza e ritorno da Milano si è articolato su 3 giornate, dal venerdì alla domenica. Le possibilità di raggiungere dall’Italia il paese di Castellane, punto strategico per la sosta notturna situato sulla famosa Route Napoleon, sono molteplici. Riccardo, l’organizzatore del viaggio, ha deciso di puntare sul percorso che ci avrebbe consentito di ridurre all’essenziale l’autostrada e di attraversare tutti gli itinerari più intriganti tra quelli possibili che ci separavano dalle meta.


Giorno 1: Da Milano a Castellane attraversando alcuni degli itinerari alpini più suggestivi d’Europa


La prima giornata è quella più impegnativa in termini di km (circa 500) e di ore di viaggio (circa 12 comprese le soste) ma è anche quella che ci regalerà un susseguirsi di strade e paesaggi meravigliosi, veramente da rimanere a bocca aperta e più volte nella stessa giornata.
Sveglia presto e alle 8.00 imbocchiamo a Milano l’autostrada dei Giovi per poi svoltare nel pressi di Tortona sulla A33 da cui usciremo al casello di Alba in provincia di Cuneo. Ci aspetta ancora un centinaio di km di trasferimento, per fortuna abbastanza scorrevoli, attraverso la provinciale SP8 che ci porta fino a Chianale (CN). Sono le 11.00 e da ora in poi avremo a che fare con un susseguirsi di strade incantevoli e 9 ore di puro divertimento motociclistico.
Si parte con il Colle dell’Agnello, che in un percorso di circa 10 km ci porta a sconfinare in Francia attraversando un valico alpino che con i suoi 2.748 metri si pone come il terzo più alto d’Europa. Le sue curve ed i suoi tornati li affrontiamo con ritmo allegro ma non troppo, per goderci fino in fondo il primo impatto con i bei panorami tipici dell’alta montagna.
Scendiamo dal passo per poi proseguire imboccando la strada D902 in direzione delle Gorge du Guil, splendide gole del fiume Guil che scorre immerso in una verde valle. Proseguendo sulla D902 e percorrendo una parte della mitica Route des Grandes Alpes, itinerario stradale che attraversa le alpi francesi da nord a sud passando per 16 valichi alpini, dopo 22 km ci imbattiamo nel suggestivo Col de Vars, che raggiunge i 2.111 metri e collega la Valle dell’Ubaye con la valle di Briancon.
La bellezza delle strade e dei panorami non ci da tregua, dato che a 40 km di distanza ci aspetta il mitico Col de la Bonette, che pur non essendo il passo più alto d’Europa, rappresenta la strada asfaltata con sbocco veicolare più alta d’Europa. Dal colle parte infatti una strada che compie il giro della cima della Bonette ed arriva alla punta di 2.802 metri. Se si è fortunati come lo siamo stati noi, anche a giugno le temperature si mantengono su un livello affrontabile con abbigliamento tecnico estivo.
Scolliniamo e proseguiamo fino ad attraversare la cittadina di Isola per poi orientarci in direzione delle spettacolari ed imperdibili Gorges du Daluis, scavate dal fiume Varo e caratterizzate dalla particolare roccia rossa.
L’ultimo tratto di circa 50km che ci porta a Castellane attraverso la N202 e la D955 ci permette infine di costeggiare il Lago di Castillon e la sua imponente diga.


Giorno 2: Il giro del Lac de Sainte Croix e le Gorges du Verdon


Il secondo giorno è quello dedicato al relax, pur prevedendo comunque circa 180 km di pura goduria motociclistica, su strade straordinarie, disegnando un anello con partenza e ritorno a Castellane.
Uscendo dalla cittadina francese, prendiamo il Bivio per Gorges du Verdon Rive Gauche e successivamente quello per Trigance che ci porta ad attraversare il Pont de l'Artuby, dove un folto gruppo di pazzi scatenati provenienti da tutta Europa è intento a lanciarsi nel vuoto della profonda gola sottostante con il bungee jumping.
Proseguiamo il nostro giro su strade che definire perfette è poco, per disegno, condizioni dell’asfalto e scorci panoramici che riusciamo ad intravedere tra una curva e l’altra affrontate a ritmo allegro, in cui riesco a mettere alla prova la ciclistica della Tiger Sport, che si rivela più sostenuta e in generale più a punto rispetto alle versioni precedenti. La nuova taratura dell’assetto è coadiuvata dal controllo di trazione, che ci mette una pezza, ma sempre con discrezione, quando esagero con l’apertura del gas in uscita dalle curve più strette, tenendo a bada la ruota posteriore sotto gli effetti delle bordate di coppia regalate dal 3 cilindri inglese, in particolare quando decido di passare alla mappa Sport.
Poco prima di Aiguines prendiamo il bivio per Aups che ci porta a Bauden, dove approfittiamo della bella spiaggetta e dell’acqua cristallina per un bagno refrigerante ed un buon pranzo in una struttura limitrofa, piena di motociclisti.
Risaliamo in sella dopo pranzo e passiamo dalla Diga di Sainte Croix per poi prendere il bivio per Moustiers Sainte Marie. E’ una deviazione che ci sentiamo di consigliare soprattutto se passate da queste parti tra maggio ed i primi di luglio, perché potrete ammirare alcuni splendidi campi di lavanda, dove ci fermiamo per scattare qualche suggestiva fotografia.
Riprendiamo la strada per il Lac de Sainte Croix ed arriviamo alla zona in cui il fiume Verdon entra nel lago. Qui ci sono delle belle spiagge ed inoltre ci sono centinaia di pedalò, canoe e barche a motore elettrico assaltate dai turisti. Un giretto vale la pena e non ce lo facciamo mancare, perché l’ambientazione è davvero unica.
E’ ora di tornare in hotel, di nuovo in direzione di Moustiers Sainte Marie, ma prendendo il bivio per Castellane, passando per La Palud sur Verdon e per la Route des Cretes.


Giorno 3: Il ritorno passando per la Gran Corniche e il Col de Tende


Anche per il viaggio di rientro è possibile scegliere tra diversi percorsi, ma optiamo di scendere al mare fino a Nizza, percorrendo la mitica Route Napoleon, la strada che Bonaparte percorse nel 1815 di rientro dall’esilio vissuto all’Isola d’Elba.
Diciamolo chiaramente: è uno dei migliori tratti di strada che ogni motociclista può sognare di percorrere. Condizioni dell’asfalto perfette, traffico scarso ed un susseguirsi di km e km di curve di ogni genere, dai tornantoni alle curve veloci ad ampio raggio senza tralasciare le sequenze da raccordare impegnandosi a disegnare la traiettoria più efficace.
Qui il Crossover inglese da il suo meglio, dimostrandosi discretamente agile e molto stabile anche sui curvoni più veloci, con il vantaggio di una prontezza del motore che non viene mai meno, qualunque sia la marcia inserita ed il regime di rotazione.
Arrivati a Nizza percorriamo il suo bel lungomare a fianco del quale scorrono eleganti palazzi. Ci colpisce anche il posizionamento dell’aeroporto, che sembra appoggiato direttamente sul mare.
Puntiamo verso nord-est e ci dirigiamo verso i tornanti della Grande Corniche, dove una fitta nebbia non ci permette di godere del (presunto) splendido panorama su Montecarlo e Mentone, dove ci fermeremo per un pranzetto ristoratore sul lungo mare.
Da Mentone imbocchiamo la strada D2566 che porta al col di Tende, dove decidiamo di percorrere il relativo Tunnel in alternativa ad un percorso che avrebbe previsto alcuni km di strada sterrata. Siamo ormai rientrati in Italia e percorrendo la SS20 superiamo la località turistica di Limone Piemonte .
La parte divertente del nostro viaggio si può dire conclusa. Per limitare l’autostrada decidiamo comunque di percorrere solo strade statali fino ad Alba, passando per Borgo San Dalmazzo, Fossano e Cherasco, che si rivelano piuttosto scorrevoli e ci fanno recuperare un po’ di fatica che inizia a farsi sentire dopo 3 giorni in moto a ritmi sostenuti.
Ad Alba prendiamo l’autostrada A33 e poi all’altezza di Asti la E70 ed infine a Tortona la A7 che ci riporta a Milano, dopo poco più di 400 km percorsi nella giornata odierna per un totale complessivo di quasi 1.200 km.


La Tiger Sport


La Tiger Sport 1050 deriva ancora sostanzialmente dal modello presentato nel 2007, già ottimo al momento dell’uscita ma migliorato nel tempo con l’upgrade del 2013 che aveva portato tra l’altro l’introduzione del monobraccio posteriore, di una sella più comoda e con minore dislivello tra pilota e passeggero e di un motore rivisto e più potente. La versione 2016 ha completato il percorso di perfezionamento introducendo un pacchetto elettronico completo, con controllo di trazione e 3 diverse mappature motore, oltre ad un ulteriore affinamento dell’assetto.
Ne viene fuori una moto matura, che offre un ottimo comfort, un buon riparo aerodinamico garantito dal nuovo cupolino fumè facilmente regolabile, prestazioni sempre all’altezza per merito di uno dei motori più piacevoli in assoluto per un utilizzo stradale ed un alto livello di sicurezza. Il tutto offerto ad un prezzo di 12.800 euro, molto competitivo pensando alla concorrenza.


Itinerario Giorno 1
Itinerario Giorno 2 
Itinerario Giorno 3


Abbigliamento indossato:


Casco Shark Speed-R 2 Carbon
Giacca traforata Macna Chili
Jeans tecnici Motto Wear Espada CT
Stivali Gaerne Inevra black

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