Yamaha, che ha tenuto ben segrete le novità prima della presentazione EICMA di questa sera, ha saputo ripagare l'attesa di tutti gli appassionati con una naked che non ci saremmo aspettati: si chiama MT-10 ed entra nella famiglia delle naked aggressive di Iwata, ma è in realtà una R1 spogliata delle carene e con il manubrio alto.
Se ti spoglio la R1
Linee spigolose, design volutamente "robotico" e sfaccettato, con colorazioni che esaltano il contrasto fra le superfici. Con questa chiave estetica si propone come la più estrema della famiglia MT, grazie a un cupolino piccolo, fari separati e piccoli, molto aggressivi, fino al serbatoio e al codone che ricordano molto le altre moto della serie, ma comunque reinterpretando il concetto in chiave nuova.
MT-10, come detto, deriva direttamente da YZF-R1, quindi motore 4 cilindri con albero motore a croce e potenza da vera Superbike. Le modifiche principali hanno riguardato l'aspirazione e lo scarico, ma c'è anche un nuovo albero motore disegnato specificatamente per questo modello.
La più corta fra le naked 1000
Il telaio è lo stesso della R1, mentre Yamaha conferma che l'interasse è il più corto della categoria naked 1000 con soli 1.400 mm di distanza fra il perno ruota posteriore e quello anteriore. All'anteriore una forcella KYB a steli rovesciati da 43mm e al posteriore un mono KYB Monocross, tutti regolabili. I freni vantano doppio disco da 320 davanti con pinze radiali a 4 pistoncini e 220 dietro. ABS di serie e quick shift optional.
Logicamente anche l'elettronica di bordo è derivata dalla R1, quindi ci aspettiamo tutti i controlli del caso (trazione, impennata, ecc) e la piattaforma inerziale. La strumentazione è LCD ed è presente anche il cruise control, raro su questo genere di moto.
Sarà disponibile da maggio 2016 a un prezzo da definire, in colorazione Night Fluo, Tech Black e Race Blue. Rimaniamo in attesa di prezzi e valori prestazionali.