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EICMA: 5 prototipi mai prodotti

Nel nuovo millennio, con crisi di settore e altri problemi, alcuni splendidi prototipi presentati a Milano sono finiti nel dimenticatoio

Moto - News: EICMA: 5 prototipi mai prodotti

Fra poco più di un mese apriranno i cancelli di EICMA 2015 e fra gli appassionati c'è molta attesa. Ci si aspetta grandi cose dal salone milanese in questo primo anno di ripresa del mercato motociclistico italiano. Come sempre, verranno presentati dei Concept, prototipi non fini a se stessi ma realizzati per presentare nuove tecnologie o "preparare" gli appassionati all'arrivo di qualcosa di completamente nuovo. Purtroppo, da quando siamo entrati nel nuovo millennio, abbiamo visto alcuni di questi concept sparire nel nulla dopo aver fatto un gran rumore. Per diversi motivi, questi progetti sono stati annullati e gli appassionati sono rimasti a bocca asciutta. Ecco i 5 Concept che non hanno mai visto la luce come moto di serie, ma che sono rimasti nei cuori di tanti fanatici delle due ruote.


Gilera Supersport 600 


Questo prototipo è stato presentato all'EICMA 2001, ma non era il solito concept visionario... la Supersport 600 era pronta per la produzione e dopo il salone milanese sono piombati gli ordini degli appassionati in casa Gilera. Sarebbe dovuto essere un debutto con il botto, si parlava già della sportiva media più prestazionale dell'epoca con il 4 cilindri in linea della Suzuki GSX-R 600 ma un peso a secco di soli 162 kg e una ciclistica raffinata. Il progetto venne chiuso a un passo dalla messa in produzione, l'ultima foto che abbiamo è di alcuni esemplari di preserie impolverati e con la sella mangiata dai topi in qualche garage. Tristezza a palate.


Aprilia Blue Marlin


L'edizione 2001 dell'EICMA è stata un vero e proprio cimitero di sogni infranti. Aprilia, nello stesso anno della Gilera Supersport 600, ha presentato la Blue Marlin, un concept dall'estetica rivoluzionaria, disegnato dal francese Thierry Henriette, che avrebbe anticipato di gran lunga il fenomeno delle naked vintage. Il motore era il bicilindrico Rotax della RSV Mille, mentre la ciclistica aveva quote sportive e un telaio monotrave. Finì nel dimenticatoio e tutt'ora non abbiamo mai visto una naked vintage con marchio Aprilia. Rimane un sogno proibito per tanti appassionati che avrebbero firmato un assegno in bianco pur di averla.


Laverda SFC 1000


Siamo a EICMA 2003, edizione importante siaper le supersportive italiane e giapponesi che per le speranze dei fan Laverda. La SFC 1000 era un Concept davvero splendido, arancione come la moto a cui si ispirava ma con un cuore Rotax a due cilindri, lo stesso della RSV Mille di Aprilia, che in quel periodo aveva rilevato il marchio. Purtroppo, l'anno dopo il Gruppo Piaggio acquisisce sia il marchio di Noale che la Moto Guzzi e i nuovi piani aziendali cancellano la rinascita del marchio di Breganze. Siamo sicuri che c'è ancora qualche appassionato che se la sogna di notte.


Moto Guzzi V12


Per i guzzisti la serie V12 presentata a EICMA 2009 rappresenta ancora un colpo di fulmine, seguito dall'amaro in bocca di chi da anni spera di vederla in produzione. Nello stand di Mandello sono state presentate tre moto (una naked sportiva, una maxi motard e una naked turistica) contraddistinte dallo stesso, bellissimo telaio sinuoso e da una versione aggiornata del glorioso bicilindrico a V messo di traverso. Ci si aspettava la prima moto di serie nel 2010, forse 2011, ma poi la crisi del settore ha mandato nel dimenticatoio il progetto, che ancora stiamo aspettando. Nel frattempo sono nate diverse altre Guzzi, ma mai affascinanti come questa serie.


Husqvarna mille 3


Nel 2011 abbiamo visto allo stand Husqvarna un concept davvero particolare, con forme ispirate al fuoristrada (becco anteriore e piccolo codino posteriore), ma ciclistica quasi da custom e un possente motore a 3 cilindri nel mezzo. Bassa e spigolosa, avrebbe dovuto rappresentare il debutto del marchio nelle grosse cilindrate con qualcosa di innovativo. Era nei programmi di BMW, che l'aveva comprata da poco da MV Agusta, ma non ci volle molto per vedere passare di nuovo la proprietà dai bavaresi agli austriaci di KTM, che cancellarono completamente il progetto. Peccato!

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