Honda, in quel di EICMA 2013 ha presentato una moto pensata e realizzata per i giovanissimi ed i neopatentati (si guida con la A2 N.d.R.). Si tratta di una piccola supersportiva: il suo nome è Honda CBR300R ed è l’erede naturale della più piccola CBR250R che ha debuttato appena nel 2011. Gli obbiettivi dei tecnici giapponesi in fase di progettazione erano due, maggior potenza e coppia ed un design che fosse ispirato alla più grossa CBR1000RR. A quanto pare, l’obbiettivo è stato raggiunto.
"VOCE GROSSA"
Inutile girarci intorno, il design della nuova CBR300R si rifà a quello della più grossa CBR1000RR Fireblade, fonte di ispirazione per il nuovo look di questa monocilindrica. Il doppio faro ne è la prova: questo riprende non solo lo stile, ma anche la linea, che ora risulta decisamente più aggressiva. La carenatura è sempre protettiva e ben si integra con il serbatoio. Il codone, minimalista, è tra i più compatti della categoria, ma allo stesso tempo offre una sella su due piani abbastanza larga. La strumentazione è la medesima, ma cambia la retroilluminazione, da blu al color ambra. La sola colorazione disponibile, ispirata alla livrea HRC, è la Ross White Tricolour.
DA 26,4 A 31 CV
Il propulsore resta un bialbero a 4 valvole, che mantiene l'alesaggio di 76 mm. Ad aumentare è invece la corsa, che passa dai precedenti 55 agli attuali 63 mm. La cilindrata diventa dunque di 286 cc, mentre il rapporto di compressione resta a 10,7:1. La potenza massima va dunque a crescere, da 26,4 CV a 31 CV a 8.500 giri/min, idem la coppia, da 23,8 Nm a 27 Nm a 7.250 giri/min. L’incremento della potenza ha richiesto l’installazione di un contralbero antivibrazioni più pesante, mentre l'iniezione elettronica PGM-FI (corpo farfallato da 38 mm) è stata rimappata con l’idea di offrire la giusta prontezza di risposta su tutto l’arco di erogazione. Non manca un nuovo terminale di scarico che vanta non solo un volume interno superiore, ma anche un design più sportivo. I consumi dichiarati da Honda sono molto bassi: 30,2 km/l nel ciclo medio WMTC. Cambio e rapporti finali sono invariati.
"VOCE GROSSA"
Inutile girarci intorno, il design della nuova CBR300R si rifà a quello della più grossa CBR1000RR Fireblade, fonte di ispirazione per il nuovo look di questa monocilindrica. Il doppio faro ne è la prova: questo riprende non solo lo stile, ma anche la linea, che ora risulta decisamente più aggressiva. La carenatura è sempre protettiva e ben si integra con il serbatoio. Il codone, minimalista, è tra i più compatti della categoria, ma allo stesso tempo offre una sella su due piani abbastanza larga. La strumentazione è la medesima, ma cambia la retroilluminazione, da blu al color ambra. La sola colorazione disponibile, ispirata alla livrea HRC, è la Ross White Tricolour.
DA 26,4 A 31 CV
Il propulsore resta un bialbero a 4 valvole, che mantiene l'alesaggio di 76 mm. Ad aumentare è invece la corsa, che passa dai precedenti 55 agli attuali 63 mm. La cilindrata diventa dunque di 286 cc, mentre il rapporto di compressione resta a 10,7:1. La potenza massima va dunque a crescere, da 26,4 CV a 31 CV a 8.500 giri/min, idem la coppia, da 23,8 Nm a 27 Nm a 7.250 giri/min. L’incremento della potenza ha richiesto l’installazione di un contralbero antivibrazioni più pesante, mentre l'iniezione elettronica PGM-FI (corpo farfallato da 38 mm) è stata rimappata con l’idea di offrire la giusta prontezza di risposta su tutto l’arco di erogazione. Non manca un nuovo terminale di scarico che vanta non solo un volume interno superiore, ma anche un design più sportivo. I consumi dichiarati da Honda sono molto bassi: 30,2 km/l nel ciclo medio WMTC. Cambio e rapporti finali sono invariati.