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Moto Guzzi Audace ed Eldorado 2015 – TEST

Più aggressiva oppure confortevole, le due nuove bicilindriche 1400 cc interpretano in maniera differente la base tecnica della California

Moto - Test: Moto Guzzi Audace ed Eldorado 2015 – TEST

Audace ed Eldorado sono le due novità Moto Guzzi realizzate sulla collaudata piattaforma della California 1400. Viste per la prima volta a EICMA 2014, i due nuovi modelli rappresentano altrettante interpretazioni del tema cruiser: Audace è una naked grintosa, una muscle bike dal piglio vagamente sportivo, contraddistinta da un look dark ed essenziale; Eldorado è invece una maxi dalle linee più classiche, orientata al turismo e ispirata ad uno stile che richiama le highway americane.


Rispetto alla California, la sostanza non cambia, ma beneficia di alcuni interventi “ad hoc” orientati ad una distinzione netta dei modelli e delle rispettive ambizioni. Tra le novità più importanti, si segnala l’introduzione della piattaforma multimediale MG-MP, sistema capace di connettere la moto allo smartphone e alla rete per usufruire di una infinità di informazioni sul viaggio che si percorre e sul funzionamento della moto. Audace ed Eldorado sono in vendita con prezzi simili, in nero o rosso: 18.690 la prima, 18.990 la seconda, con una infinita lista di accessori dedicati che conta oltre 100 elementi differenti, dalla personalizzazione delle moto fino all’abbigliamento.


Audace, lo spirito dark di Moto Guzzi


Ferma restando la base tecnica e ciclistica comune, ripresa dal conosciuto modello California 1400, Audace ed Eldorado si distinguono per una serie di particolari che ne identificano chiaramente la predisposizione. La nuova Moto Guzzi Audace è la più “aggressiva”, e le sue linee trovano definizione grazie ad frontale con gruppo ottico circolare e per alcuni dettagli in carbonio, come il parafango anteriore. La moto è priva di cromature (particolare tipicamente “custom”), che lasciano il posto a finiture in nero che sottolineano lo stile dark.
Il sottocoppa dona alla vista frontale un aspetto sportivo, al pari della griglia metallica del radiatore e dello scarico corto a megafono. Sono nuovi i fianchetti, più leggeri e filanti, e le pedane, che abbandonano la tipologia “a piattaforma” delle sorelle in favore di componenti più rastremati e privi del comando del cambio a bilanciere. È nuovo il manubrio drag bar, dritto e distante dal piano seduta, che conferisce alla Audace un assetto in sella totalmente inedito, mentre il pneumatico da ben 200/65 restituisce un’immagine da vera bruciasemafori.
Per il bicilindrico a V di 90° da 1.380 cc,è confermata la potenza massima di 96 cv a 6.500 giri, mentre la coppia sale a 121 Nm a 3.000 giri (120 nm a 2.750 giri per la Eldorato e la California). La Audace si differenzia anche per il peso, 299 kg in ordine di marcia, senza carburante, e per le sospensioni regolabili, con il monoammortizzatore posteriore previsto di serbatoio separato.


Moto Guzzi Eldorato, la cruiser nata per viaggiare


Eldorado si ispira al modello GT850 del 1972, l’erede della V7 commercializzata negli USA con questo nome. Cerchi a raggi, serbatoio con finiture cromate e sella over size sono gli elementi che contraddistinguono la nuova maxi cruiser Moto Guzzi, che ispira voglia di macinare chilometri nel massimo comfort. A questi elementi si unisce l’ampio manubrio a “corna di bue”, lo stesso della California, e i voluminosi parafanghi, il tutto per un peso complessivo di 314 kg in ordine di marcia, senza carburante. Confermata la base ciclistica, la Eldorado si distingue per i cerchi ruota da 16”, che adottano pneumatici 130/90 e 180/65.


Elettronica: difficile chiedere di più


Adudace ed Eldorado confermano la ricca dotazione elettronica della California. Il controllo di trazione è settabile su tre livelli di intervento, e altrettante sono le mappature motore (Pioggia, Turismo e Veloce) grazie alle quali è possibile scegliere una erogazione della potenza più progressiva oppure immediata. Sui nuovi modelli Moto Guzzi, come detto, debutta la piattaforma MG-MP (Moto Guzzi Multimedia Platform) proposta come optional al prezzo di 180 euro.
Questo sistema si connette allo smartphone dell’utente (iPhone o Android) restituendo tantissime informazioni, svolgendo la mansioni di un computer di bordo. Scaricando l’apposita app si possono visualizzare i dati relativi alla diagnostica del motore (tra cui le soglie limite per l’angolo di piega e la velocità di percorrenza delle curve), oltre alle funzioni Eco-Drive e Grip Warning, a quella GPS (per visualizzare, ad esempio, il parcheggio della moto in un luogo sconosciuto e il distributore più vicino) e molto altro.


In sella: così uguali, così diverse


Audace, come evoca il nome stesso, tra le due proposte Moto Guzzi è la più sportiveggiante. La sella di minori dimensioni e, soprattutto, il manubrio ampio e dritto, propongono una posizione di guida più caricata sull’anteriore, una via di mezzo tra la sistemazione offerta da una cruiser e quella di una comune naked. La Eldorato è più paciosa e confortevole, ricalcando quanto offerto dalla California 1400.
L’agilità tra le curve resta un punto fermo per entrambe le moto: il cerchio anteriore da 18” e le pedane più alte da terra conferiscono alla Audace un carattere vagamente sportivo, maggiore stabilità in piega e, soprattutto, una luce a terra che lascia al pilota la possibilità di togliersi qualche soddisfazione nella guida più dinamica.
La Eldorato, pur forte di una eccezionale immediatezza nell’eseguire gli ordini del pilota, si scontra con il rapido contatto con l’asfalto delle pedane poggiapiedi, che se da un lato non arriva mai a rappresentare un problema in termini di sicurezza, dall’altro limita palesemente le ottime doti di guidabilità nei tratti di strada più tormentati.
Inoltre, il cerchio anteriore da 16” si dimostra eccellente in tema di stabilità ma non altrettanto apprezzabile quando si cerca di spingere con un po’ di decisione dentro ai tornanti, dove la Eldorado mostra un effetto sottosterzante che consiglia di non esagerare. Al di là di queste differenze, comunque fortemente caratterizzanti, le due novità Guzzi confermano il piacere di guida già a suo tempo conosciuto sulla California. Comode e poco impegnative da condurre, nonostante il peso tutt’altro che contenuto ma che si avverte solo nelle manovre da fermo, Audace ed Eldorato si fanno apprezzare anche nel traffico e tra le auto, imponendo al pilota uno sforzo fisico decisamente contenuto per muoversi con disinvoltura negli spazi più angusti.
Il motore 1.380 cc è dotato di una capacità di ripresa senza eguali, con un tiro robusto già a 1.000 giri che rende possibile viaggiare in tutto relax dimenticandosi letteralmente del cambio. Nessuno strappo, zero rifiuti: con questo propulsore è possibile partire anche in terza marcia senza affanno, lasciandosi poi cullare da una spinta sempre presente e pronta a catapultare in un attimo a velocità da ritiro della patente immediato. Il livello di vibrazioni è contenuto entro livelli estremamente bassi: all’avvio, il motore propone il “classico” scuotimento a destra e a sinistra, ma non appena si inserisce la marcia e si parte il tutto scompare, lasciando spazio a gustose pulsazioni che non arrivano mai a creare fastidio, neppure dopo molti chilometri.
Se la frenata si fa apprezzare per potenza e modulabilità, nonostante l’impianto debba “lavorare” con pesi importanti, l’elettronica messa a punto dai tecnici, che chiaramente sfrutta il know how di Aprilia, brand sportivo del Gruppo Piaggio, si colloca al vertice assoluto del settore per progressività di intervento e sfruttabilità. Il controllo della trazione tiene a bada la coppia dirompente del V2 senza batter ciglio, proponendo interventi calibrati e poco invasivi che restituiscono grande feeling e sicurezza nella guida. Le mappature motore, inoltre, assicurando la possibilità di apprezzare le doti del bicilindrico in ogni condizione, con una erogazione della potenza che muta profondamente al solo tocco del pulsante (quello di avviamento, che cambia le mappe richiedendo solo la completa chiusura del gas) divenendo fluida, godibile e, all’occorrenza, anche grintosa.


Abbigliamento Utilizzato:

Casco: Nolan N44
Giacca: Alpinestars Black Shadow Hades Leather Jacket
Jeans: Alpinestars Hellcat Tech Denim
Guanti: Spidi H2Out
Scarpe: Sidi Sport Astro

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