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MV Agusta Brutale Dragster 800 RR 2015 - TEST

Design estremo, stupendi cerchi Kineo, motore potenziato e un fascino più che "brutale": per averla servono 16.290 euro

Moto - Test: MV Agusta Brutale Dragster 800 RR 2015 - TEST

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Quando meno di un anno fa fu presentata la nuova Dragster, tutti fummo d’accordo sul fatto che MV si fosse spinta agli estremi, nel disegnare un look così diverso da ciò che si era visto fino ad allora nel campo delle naked sportive. Con la Dragster 800 RR la casa varesina è andata oltre, esaltando ancora di più il design distintivo della sua moto con alcuni sapienti accorgimenti, e dotandola anche di quel up-grade meccanico che abbiamo appena visto applicato anche alla Brutale 800 RR. Ciò la rende di fatto una delle naked più performanti sul mercato, al limite della razionalità e per questo adatta ad assecondare i desideri nascosti di un pubblico esigente e smaliziato.


Design ed ergonomia


Diciamolo subito e chiaramente: a prima vista la nuova Dragster RR è una di quelle moto capaci di lasciare senza fiato. La linea caratterizzata da quella coda così corta e aggressiva al limite dell’eccesso, viene ulteriormente enfatizzata da nuovi e vistosi particolari, in primis i cerchi a raggi Kineo valorizzati dal forcellone monobraccio e dai tre scarichi laterali sovrapposti. Entrambe le colorazioni, di ottima realizzazione, risultano azzeccate per mettere ancora più in mostra il carattere della moto, così come gli specchietti ai lati del manubrio, seppur non rappresentino una novità, contribuiscono a rendere più speciale la Dragster e, tutto sommato, risultano anche sufficientemente funzionali al loro scopo. Senza dimenticare l’aggressività evidenziata dalla dimensione extralarge del pneumatico posteriore da 200 mm. La posizione di guida risente della particolare forma della coda corta, risultando un po’ costrittiva per i più alti. La sella è leggermente più rigida rispetto a quella della Brutale RR, così come più bassi e stretti sono i semimanubri, che comportano una posizione leggermente caricata in avanti, adatta ad una naked sportiva senza risultare fastidiosa per il carico sui polsi. Al passeggero è riservata una porzione limitata di sella, che tuttavia risulta più comoda del previsto, anche se ovviamente adatta solo a percorrenze piuttosto limitate.


Gamma, prezzi e accessori


La Brutale 800 Dragster RR è disponibile in due colorazioni. La versione più elegante prevede la combinazione di rosso shock perlato e nero carbon metallizzato con cerchi a raggi neri, mentre quella più aggressiva e vistosa è composta da rosso shock perlato e bianco ice perlato, con cerchi a raggi bianchi. Entrambe hanno un listino di 16.290 euro F.C. e sono dotate di serie tra l’altro di ABS Bosch 9 Plus, Rear wheel lift-up Mitigation e EAS 2.0. Come per la Brutale, in opzione è offerto un kit di accessori estetici aftermarket, che regalano ancora maggiore esclusività alla moto, tra cui molti pregiati particolari in carbonio.


Più potenza ed elettronica spaziale!


Come premesso, la versione 800 RR non rappresenta soltanto un nuovo e riuscito esercizio di stile, ma fa un netto passo avanti rispetto alla versione standard anche dal punto di vista delle prestazioni e della dotazione, avendo ricevuto lo stesso up-grade della sorella Brutale di cui potete leggere qui la prova. Troviamo quindi innanzitutto il nuovo motore 3 cilindri in configurazione da 140 CV a 13.100 giri, con il valore di coppia massima che passa da 81 a 86 Nm, ottenuti tramite un airbox completamente ridisegnato, un impianto di scarico ottimizzato e soprattutto un impianto di iniezione che ora dispone di 2 iniettori per cilindro. La gestione elettronica MVICS 2.0 di seconda generazione prevede 3 mappe predefinite, sport, normal e rain, e una mappa custom che può essere impostata dal pilota variando parametri come risposta motore, limitatore di giri, risposta della coppia motore, sensibilità del comando del gas e freno motore. Anche sulla Dragster RR è stato poi introdotto il Quickshifter EAS 2.0, che permette non solo rapide cambiate senza frizione in salita, ma anche in scalata, accoppiato alla frizione con dispositivo di antisaltellamento meccanico. Il controllo di trazione è disinseribile e permette di scegliere tra 8 livelli di intervento. La ciclistica prevede la nuova forcella pluriregolabile Marzocchi a steli rovesciati da 43 mm interamente in alluminio, più leggera di 1 kg rispetto all’unità della versione standard con trattamento “Diamond Like Carbon” che aumenta la durezza superficiale e la scorrevolezza degli steli. Altra novità è data dall’introduzione di un nuovo ammortizzatore di sterzo siglato CRC. I freni con pinze Brembo sono accoppiati all’ABS Bosch 9 Plus con sistema RLM che limita il rischio di sollevamento del retrotreno in staccata. Ultima e vistosa novità sono i cerchi a raggi Kineo, montati a mano, con combinazioni di colori e perfetta adonizzazione che ne fanno uno dei tratti maggiormente distintivi di questa versione, che mantiene la gomma posteriore extralarge nella misura 200/50 con Pirelli Diablo Rosso II di primo equipaggiamento.


Il TEST: adrenalina a go-go!


Percorrete un tratto di misto ricco di curve e ne scenderete irrimediabilmente con gli occhi iniettati di sangue, la bava alla bocca e quel sorriso misto di divertimento e di sollevamento per essersela cavata un’altra volta. Ebbene si, con un rapporto peso-potenza al top tra le naked sul mercato e una ruota anteriore che non ne vuole sapere di stare attaccata al terreno, che siano impennate o sbacchettate, la Dragster 800 RR è fonte inesauribile di eccitazione e di adrenalina, e va ammaestrata con cautela possibilmente da piloti esperti. Per carità, se si vuole andare piano, lo si può fare tranquillamente, perché l’iniezione MV Agusta questa volta è migliorata davvero, e il motore gira fluido e rotondo ai bassi regimi, senza più effetto on-off. Ma appena si esce dalla città, l’istigazione a delinquere è immediata. Il nuovo cambio elettronico Quickshifter EAS 2.0 concorre a rendere sportiva e appagante la guida, perché funziona davvero bene sia in salita che in scalata, e una volta fatta la mano ad evitare l’uso inconscio della frizione, diventa un gioco da ragazzi salire di marcia sentendo le botte di coppia del tre cilindri enfatizzate dall’urlo di aspirazione e scarico, e scalare prima delle curve concentrandosi solo sulla frenata e sulle traiettorie. La difficoltà sta nel fatto che succede tutto molto in fretta, ci si ritrova a spalancare presto in uscita di curva perché la ciclistica e il valido controllo di trazione lo consentono, il problema poi è contrastare l’avantreno che decolla e sbacchetta senza appendersi troppo al manubrio per non peggiorare la situazione. In questo senso viene in aiuto la posizione di guida, che risulta molto costrittiva a causa della forma della sella, ma al tempo stesso funge da ancoraggio in piena accelerazione. Rispetto alla Brutale, la Dragster risulta un po’ più impegnativa e lenta nell’inserimento in curva e nei rapidi cambi di direzione, scotto da pagare alla presenza dello pneumatico posteriore da 200 mm, che tuttavia permette appoggi molto rassicuranti in percorrenza di curva. Sempre in confronto alla sorella, la Dragster risulta un po’ più rigida a livello di sospensioni, offrendo anche a causa della sella più dura un comfort inferiore. La frenata è eccellente all’anteriore per potenza e modulabilità, mentre il posteriore tende facilmente al bloccaggio e a far quindi intervenire troppo spesso l’ABS Bosch. In questa prima presa di contatto, non abbiamo avuto modo di verificare scientificamente i consumi, che comunque ci sono sembrati rientrare nella media della categoria, ed in ogni caso non crediamo che rappresenteranno un parametro fondamentale per l’acquirente tipico di questa motocicletta.


Conclusioni


La MV Agusta Dragster 800 RR è un oggetto unico sul mercato, capace di soddisfare chiunque cerchi esclusività e raffinatezza, anche nel caso in cui la moto verrà usata solamente per andare a fare “i belli” con le ragazze o all’aperitivo con gli amici. A questo tipo di acquirenti raccomandiamo solamente di prestare molta attenzione nel dare troppa confidenza ad un mezzo fatto per essere domato da motociclisti esperti. Per quanto riguarda quest’ultimi, rimarranno sicuramente soddisfatti dalle prestazioni del mezzo, anche se probabilmente farebbero bene a valutare se preferirla alla Brutale RR, che ad un prezzo inferiore di 2.300 euro offre una dinamica di guida leggermente più valida.

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