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Yamaha X-Max 250 2014 - TEST

Look sportivo ispirato al 400, ancora più protezione aerodinamica e capacità di carico… il tutto a 300 euro in meno!

Moto - Test: Yamaha X-Max 250 2014 - TEST

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Famiglia che vince non si cambia, ma si amplia. Potrebbe essere questo il nuovo motto della "dinastia" di Yamaha X-Max che, con oltre 81.000 unità vendute a partire dal 2005, in Europa ma - anche e soprattutto in Italia - è divenuto un modello di (meritato) successo. Ma se i nuovi trend si rivolgono a una clientela ancora più esigente e dai gusti sportiveggianti, ispirandosi all’apprezzato X-Max 400 lanciato nel 2013, i nuovi X-Max 125 e 250 ne acquisiscono il design, migliorando inoltre la già ottima capacità di carico e l’ergonomia, per sfruttare appieno una ciclistica eccellente abbinata a già apprezzati propulsori. Tra percorsi urbani all’interno del capoluogo emiliano e una frizzante prova fra i colli bolognesi, abbiamo testato il nuovo Yamaha X-Max 250 esattamente nel suo habitat… ed ecco le nostre impressioni.

STILE E PRATICITA’: 400 MON AMOUR
Sul mercato da circa un anno, ma il nuovo "fratellone 400" ha già riscosso un buon successo di vendite, merito della meccanica, della ciclistica, ma anche dello stile, aggressivo e ammaliatore al punto giusto. In Yamaha se ne sono accorti, ed ecco quindi che sui nuovi 125 e 250 hanno voluto "vincere facile" ispirandosi totalmente al top della gamma X-Max.
I due scooter si differenziano dal passato per il gruppo ottico anteriore (molto simile al T-Max 530), le nuove carene più protettive, il parabrezza maggiorato di serie (optional nel precedente modello), deflettori aerodinamici per deviare i flussi di aria all’altezza delle manopole e una nuova sella più ampia e con supporto lombare. Gli X-Max model year 2014 non perdono poi le buone abitudini in quanto a capacità di carico: oltre ai pratici vani dietro lo scudo anteriore, sotto la sella (tutta nuova e alta da terra 785 mm) il nuovo telaio ha permesso di aumentare dell’8% il volume disponibile, che passa da 34 a 37 litri, in grado di ospitare comodamente anche due caschi integrali. Sotto trova spazio anche il serbatoio del carburante da 13,2 litri.
Passando alla strumentazione, su questi model year 2014 troviamo due schermi full LCD di facile lettura con tachimetro digitale, contagiri, indicatore del livello di carburante, computer di bordo con temperatura esterna e tanto altro. Le varie funzioni sono selezionabili tramite l’apposito tasto posto sul blocchetto strumenti vicino alla manopola del gas.

CICLISTICA E MECCANCIA: PIU’ LEGGERO E AGILE
Se è vero che la prova costume si avvicina, anche i nuovi X-Max 125 e 250 sono pronti, e in gran forma. Ereditando il telaio del 400 infatti gli scooter della Casa dei tre diapason hanno perso qualche chilo: il 125 ora pesa 169 kg (4 kg in meno del precedente modello), mentre l’X-MAX 250 fa segnare sulla bilancia 178 kg (2 kg in meno del precedente modello).
Passando alle sospensioni, le nuove masse e una distribuzione dei pesi differente ha reso necessaria una nuova taratura, mantenendo però invariata la meccanica: all’anteriore troviamo una forcella telescopica con 110 mm di escursione che scende a 84 mm per l’ammortizzatore posteriore. Sempre molto efficaci i freni: davanti troviamo un disco da 267 mm, mentre dietro il disco misura 240 mm. L’ABS è disponibile con un sovrapprezzo di 400 euro che, nel caso aveste qualche dubbio, vi consigliamo caldamente di investire. Se poi le dimensioni delle ruote sono invariate (anteriore 120/70 R15, posteriore 140/70 R14) lo stesso non può dirsi del design dei cerchi in alluminio, rinnovati nello stile con razze più sottili.

PREZZI E ACCESSORI

Avere di più, a meno. Non capita spesso, soprattutto di questo tempi, ma in Yamaha ci sono riusciti. I nuovi X-Max, disponibili in tre colorazioni (Matt Grey, Absolute White e Midnight Black) hanno prezzi che partono da 4.190 euro per il 125 (con ABS – 4.590 euro), mentre il risparmio arriva col più richiesto e apprezzato 250 offerto a partire da 4.590 euro (con ABS – 4.990 euro), ben 300 euro in meno rispetto al model year 2010.
Ma non è finita qui in fatto di risparmio: se desiderate adattare alle vostre esigenze (più sportive oppure turistiche) l’X-Max, sappiate che col model year 2014 sono disponibili due pacchetti accessori after market che offrono un vantaggio del circa 20% rispetto all’acquisto dei singoli optional. I due pacchetti sono lo Sport (porta targa race, parabrezza sportivo e pedane in alluminio) offerto a 240 euro, e il Touring, che con 468 euro vi permette di dotare il vostro X-Max di bauletto posteriore da 50 litri e parabrezza touring. Tra gli optional più utili segnaliamo la presa di corrente 12 V (posta nel vano anteriore di destra), mentre tra i più gustosi sicuramente lo scarico Akrapovic. Manca, invece, il freno di stazionamento che lo avrebbe reso davvero completo in quanto a coccole cittadine.

TEST X-MAX 250: PROMETTE… E MANTIENE
E’ il più venduto, il più apprezzato, il più equilibrato. L’X-Max con la motorizzazione da 250 cc ha conquistato tutti da subito e, coi contenuti del model year 2014, continuerà di certo a farlo. Distinguerlo dal 400 non è immediato: un occhio allenato va subito a cercare il doppio disco anteriore per distinguerlo dal fratellone, ma per il resto la somiglianza è davvero tanta, e la cosa non ci dispiace per nulla. In foto come dal vivo l’X-Max ha linee molto gradevoli e ricercate e, per le vie del centro città, sono dettagli che si apprezzano.
Salendo sul 250 abbiamo da subito avvertito il cambiamento: busto più eretto, posizione di guida esemplare e ottima imbottitura della nuova sella, forse più larga di quel che sembra, ma molto comoda anche grazie al supporto lombare per il passeggero. Certi della capacità di carico dello scooter giapponese stiviamo l’impossibile nel sottosella che si chiude senza problemi e, dopo una visita allo straordinario Museo Poggi (forse la più prestigiosa collezione privata di moto Yamaha al mondo, da vedere!) ci immergiamo nel traffico bolognese, impavidi.
Già percorrendo le rotonde della periferia la sensazione era quella di essere alla guida di un mezzo dall’impostazione sportiva, ma soprattutto sincera, mentre entrando in città e affrontando il caos tra i semafori, le dimensioni dell’X-Max unite al suo peso (178 kg) si confermano un mix ideale per combattere la quotidianità urbana. Agile, preciso e stabile, in città l’X-Max se la cava egregiamente, assistito da un assetto azzeccato, forse troppo rigido nell’assorbire le asperità più accentuate e secche.
Il carattere sportivo del X-Max 250 model year 2014 emerge poi nel tratto di strada più guidato che da Bologna ci accompagna verso la Futa. Se in città la delicatezza del motore e il suo grande equilibrio sono un must, quando la strada si apre e le curve chiamano il noto monocilindrico di Yamaha - 4 tempi a 2 valvole raffreddato a liquido, capace di 20,4 CV - ci fa anche divertire, ma senza eccessi, non è il suo obiettivo (per quello c'è il 400). Occhio però a non farsi prendere troppo la mano tra le curve: il cavalletto centrale vi avviserà del limite di piega con una certa frequenza. Decisamente sportivo invece l’impianto frenante dotato di ABS, un optional, a nostro avviso, irrinunciabile.

In questo test abbiamo utilizzato:
Casco X-Lite
Giacca Acerbis
Guanti OJ
Paraschiena Dainese
Stivaletti TCX

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