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Michelin Pilot Road 4 - TEST

Migliorato su tutti i fronti, il nuovo pneumatico stradale del Bibendum è disponibile in versione Standard, GT e Trail. Lo abbiamo provato in Spagna, su strada e su pista!

Moto - Test: Michelin Pilot Road 4 - TEST

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La famiglia Michelin non smette più di crescere, ed era ora! Negli ultimi due anni infatti il colosso francese si è dedicato in tutto e per tutto al rilancio della sua gamma moto ed i prodotti ora presenti sul mercato possono soddisfare le esigenze della clientela a 360°. Partendo dal gettonatissimo Anakee 3, rivolto al trainante segmento delle enduro stradali, senza dimenticarsi della gamma Power, dedicata alla clientela più sportiva (Pilot Power 3, Power Supersport); per il 2014 però l’offerta di Michelin si completa in maniera decisa grazie all’arrivo di uno pneumatico che ambisce a diventare il riferimento per chi la moto la utilizza su strada sempre e comunque, indipendentemente dalle condizioni meteo. Parliamo del nuovissimo Michelin Pilot Road 4 che, sostituendo il già valido Pilot Road 3, si fa letteralmente in tre per rispondere alle specifiche esigenze di diverse tipologie di moto.
Anche se la maggior parte delle preferenze andranno alla versione Standard del Pilot Road 4, la Casa del Bibendum per questo nuovo modello offrirà anche la variante GT - dedicata alle moto da turismo (non a caso è stato scelto da BMW come primo equipaggiamento della nuova R1200RT) - e la versione Trial, per le on-off ma dalla vocazione squisitamente stradale, per non andare in conflitto con l’Anakee 3.

OmniMoto.it ha già provato per voi il Road 4 nel sud della Spagna (su strada e su pista) dove abbiamo potuto apprezzare le doti delle versioni Standard e GT del nuovo Pilot Road 4, ed ecco cosa c’è da sapere!

ROAD 4: MIGLIORAMENTO TOTALE!
Mescole e strutture delle carcasse negli ultimi anni hanno fatto enormi progressi, sempre al passo con le prestazioni che le moderne moto "stradali" attualmente offrono, ormai paragonabili alle più agguerrite super-sportive di poco più di un decennio fa. Aumentano le performance e cambiano le esigenze della clientela che, soprattutto da uno pneumatico come questo Pilot Road 4, oggi vuole tutto e di più. Se per esempio i modelli di pneumatici super sportivi o dedicati all’off-road hanno ben chiara la loro specifica e verticale declinazione, con una gomma come questa ci si trova ad affrontare una varietà molto ampia di utilizzi. Dal semplice tram-tram cittadino, alla gita fuoriporta della domenica in dolce compagnia o, diversamente, in compagnia degli amici inclini a ritmi di guida molto differenti da quelli usuali in presenza di passeggero. Senza poi dimenticarsi dei viaggi, magari affrontati con gli ultimi modelli di super-tourer oggi presenti sul mercato, comodissime, ma anche velocissime in tutte le condizioni di carico.
Michelin risponde a tutto questo con uno pneumatico prodotto in tre versioni ma che offre di base la stessa tecnologia, con lo scopo di garantire la massima sicurezza, handling elevato e, sempre molto apprezzata, una durata superiore alla media. Risultato raggiunto? Sembrerebbe di sì almeno secondo i test comparativi realizzati dall’ente certificatore indipendente Dekra Test Centre, il Road 4 sarebbe migliorato su tutti questi fronti: spazio di frenata su strada bagnata inferiore del 17 % rispetto al suo miglior competitor, aderenza costante in più ampio intervallo di temperature (da -5 °C su fondo asciutto a +45 °C) e una durata maggiore del 20% rispetto al suo predecessore.

TECNOLOGIA MICHELIN

Per offrire questi dati, decisamente positivi, Michelin ha attinto a piene mani al suo know-how tecnologico mixando sapientemente quello che di meglio l’R&D del Bibendum ha da offrire. Il Pilot Road 4, non a caso, porta in dote sia la tecnologia bi-mescola 2CT (mescola più morbida sulle spalle e più dura al centro), sia la XST+ (X-Sipe Technology) che, grazie alla presenza di specifiche combinazione di lamelle e alveoli, ambisce a favorire un’usura regolare dello pneumatico, offrendo prestazioni costanti più a lungo nel tempo, anche su asfalto bagnato. Le lamelle trasversali all’anteriore rompono infatti il velo d’acqua (con ottimi risultati in frenata), mentre le lamelle longitudinali al posteriore migliorano la trazione.
Differenti, come diverse sono le tipologie di moto in questione, anche le attenzioni rivolte al Pilot Road 4 GT, che utilizza la tecnologia 2AT (Dual Angle Technology), che unisce le caratteristiche tipiche degli pneumatici radiali a quelle delle gomme tradizionali (bias). Inoltre, grazie anche all’utilizzo di mescola 100% silice, tele e carcassa realizzate con HMLS-Poliestere e polimeri di tipo SBR (gomma stirene-butadiene), le moderne Gran Turismo sul mercato possono ora contare su di uno pneumatico appositamente creato per loro che intende offrire un alto livello di confort, ma anche una grande sicurezza in condizioni di carico elevate, anche nell'utilizzo più "sport" che touring...

STRADA E PISTA: IL NOSTRO TEST SPAGNOLO
In qualunque altro giorno dell’anno, al momento di salire in sella ad una moto per una prova, la pioggia e l’asfalto scivoloso avrebbero reso la giornata meno gradevole. Ma non in questo caso. Siamo volati fino a Siviglia per provare il nuovo Pilot Road 4 e la pioggia che ci ha fatto compagnia per buona parte della giornata non ci ha per nulla infastidito, e tra poco capirete perchè. Abbiamo infatti percorso circa 200 km su strada (tra Aracena e il Rio Tinto, uno spettacolo!), mentre nel pomeriggio ci siamo recati sul circuito di Monteblanco per testare in tutta sicurezza l’ultimo nato del Bibendum.

Ma andiamo per ordine: nella prima parte della giornata, nel corso della prova su strada, le moto che ci hanno permesso di testare il nuovo Road 4 sono state in ordine la Ducati Multistrada 1200 S Touring, seguita dalla R1200RT e infine abbiamo concluso con la britannica Triumph Trophy, come l’RT, equipaggiata con la versione GT del Road 4. L’asfalto bagnato ha messo da subito in luce le grandi doti di sicurezza di questo Pilot; anche se i primi chilometri sono stati percorsi in maniera cauta ed evitando sollecitazioni brusche, ci è bastato poco per capire che il drenaggio si è dimostrato veramente efficace tanto da consentire ritmi e angoli di piega realmente impensabili fino a qualche anno fa per una gomma stradale, oltre che una grande sicurezza in frenata, sempre accompagnata dall’ABS (in questo caso, del Multistrada), intervenuto in rarissimi casi. Con l’RT abbiamo poi potuto constatare, grazie ad un tratto di strada particolarmente sconnesso, la buona capacità di assorbire le imperfezioni dell’asfalto del Road 4, ben accoppiato all’assetto soft della RT. La strada si è poi andata asciugando e con la Trophy siamo riusciti a chiudere il cerchio su questo Road 4, fino a quel momento sicuro e sincero sul bagnato e molto performante poi anche sull’asciutto. Anche provocandolo, sbagliando di proposito e in maniera scapestrata, le reazioni del nuovo pneumatico Michelin sono sempre state sincere e prive di quelle avvisaglie graduali o improvvise che, spesso col bagnato, non permettono di godersi il viaggio serenamente.

Arrivati sul circuito di Monteblanco invece, sono state approfondite alcune situazioni di emergenza che, in sella ad una moto tutti i giorni, prima o poi possono (purtroppo) capitare: come la frenata di emergenza, la frenata con evitamento di un ostacolo, oppure ancora la frenata su di un fondo a scarsissima aderenza, grazie ad aree e moto appositamente attrezzate. In queste situazioni il Road 4 si è sempre dimostrato sincero e gestibile, anche durante manovre estreme, dove pochi metri guadagnati in frenata possono realmente fare la differenza tra un grande spavento o qualcosa di molto peggio.
Fermarsi 10 m prima rispetto alla concorrenza (a parità di condizioni, pressione e velocità - da 40 km/h a 0 km/h) su di un tratto di pista in resina e allagata: se poche ore prima era difficile da credere "a parole", in pista è diventato un fatto eclatante e davvero esaltante da scoprire, a conferma dell’enorme progresso tecnologico che porta in dote il nuovo pneumatico francese. Con la Yamaha MT-07 e la BMW R1200RT my 2013 abbiamo infine effettuato alcuni giri di pista. Nonostante il circuito non sia decisamente il terreno di caccia ideale per il Pilot Road 4, il lungo rettilineo di Monteblanco ci ha dato modo di testare la stabilità a frenata alle alte velocità, encomiabili in entrambe i casi, sia in versione Standard (Yamaha) che GT (BMW).


19 MISURE DISPONIBILI
Pilot Road 4 Standard

Ant.
120/60 ZR 17
120/70 ZR 17
Post.
150/70 ZR 17
160/60 ZR 17
180/55 ZR 17
190/50 ZR 17
190/55 ZR 17

Pilot Road 4 GT

Ant.
120/70 ZR 17
120/70 ZR 18
Post.
170/60 ZR 17
180/55 ZR 17
190/50 ZR 17
190/55 ZR 17

Pilot Road 4 Trail

Ant.
110/80 R 19
120/70 R 19
Post.
150/70 R 17
170/60 R 17

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