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Yamaha TMAX Hyper Modified Capitolo III

Dalla California, arriva la versione di Roland Sands

Moto - News: Yamaha TMAX Hyper Modified Capitolo III

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Dopo la presentazione dello Yamaha TMAX Black Max, continua la "saga" dell’TMAX Hyper Modified. A inizio 2012 abbiamo visto la versione di Marcus Walz, poi è toccato a Ludovic Lazareth e qui a EICMA è il turno del californiano Roland Sands. E’ proprio il tuner statunitense a descriverlo in ogni suo piccolo e... "succoso" dettaglio!

"Il nostro progetto ha l’ambizione di riportare TMAX alla sua essenza più vera. Una volta mi capitò di vedere una foto del suo telaio in alluminio, un’eredità delle moto sportive Yamaha. Rimasi profondamente colpito da quello che nascondeva la carena. Mi sorprese il fascino strutturale di TMAX, qualcosa di diverso ed anche un po’ misterioso, che parlò alla mia immaginazione. Una visione intrigante che mi portò a pensare di trasformare questa pura bellezza meccanica in un look radicalmente nuovo… Se strappi via le plastiche e togli il telaietto e lo scarico, la linea del telaio è molto interessante, TMAX ha il fascino bruto primordiale di una moto ridotta all’osso. Molti piloti non si aspetterebbero un telaio in alluminio da moto supersportiva in uno scooter, e così decidemmo che questa sarebbe stata la colonna portante del progetto".

"Per dare al modello un’immagine "pure racing" abbiamo aggiunto al telaio delle griglie, e siamo intervenuti in diversi aspetti per rendere il look più "hot road", quasi minaccioso. Abbiamo ricostruito l’intero codone e abbiamo rivestito la sella in falsa pelle trattata, che ha un aspetto molto vissuto, e poi abbiamo aggiunto i riser, il manubrio dritto ed eliminata la strumentazione con il solo interruttore della corrente. Anche il condotto d’aspirazione del radiatore è stato realizzato da noi. Dopo aver tolto le plastiche c’era bisogno di un appoggio per i piedi, così il condotto è stato duplicato e serve come pedana. Il parafango anteriore è rubato alla Yamaha YZF-R6, è stato modificato da noi. Poi abbiamo costruito nuovi carter motore e li abbiamo alleggeriti con la cinghia in bella vista , per ottenere un look ancora più estremo. Per fare tutto questo ci sono volute quattro settimane, e non è certo stato un percorso facile".

"Occuparci di questo progetto è stato davvero stressante, molto di più che la classica modifica di una moto. Dovevamo continuamente combattere contro la voglia di trasformare TMAX in una moto e basta. Sarebbe stato molto facile costruire un finto serbatoio e un codone e modificare il design di TMAX in quello di una moto tradizionale, ma volevamo mantenere l’impostazione "step-trough" (con trave centrale ribassato) da scooter. Rendere vincente questa scelta è stata una vera battaglia, ma penso che ci siamo riusciti, perché la reazione della gente che l’ha visto è stata fantastica. Ho fatto alcuni giri con il TMAX e la gente impazziva quando lo vedeva. Per essere sincero, nemmeno io mi aspettavo che mi piacesse così tanto. È davvero diverso, per certi versi inquietante, e va benissimo. Si guida sempre come un TMAX ma è ancora più leggero e agile. Grazie allo scarico racing, sembra quasi una moto da off-road. È pazzesco!".

"La gente pensa che la mia passione siano le cruiser, ma in realtà mi emozionano di più le moto da fuoristrada e da competizione. In ogni caso, nessuno mi potrà separare dal mio Yamaha TMAX Hyper Modified. Nel mio garage adesso c'è uno scooter: non riesco a crederci! Non mi resta che montare un portasurf e portarlo in spiaggia!".

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