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Stop Avanzato: può servire ad aumentare la sicurezza?

Una proposta interessante di uno studioso

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Le proposte di modifica al Codice della Strada, possono arrivare solo da chi siede in Parlamento? La nostra risposta è no: esistono anche altre fonti per rinnovare le norme della circolazione stradale. Un esempio viene da Fabio Bergamo, che è uno studioso impegnato nel miglioramento dell’educazione alla sicurezza stradale. Nato a Torino nel 1972 e residente ad Eboli, è autore di diverse proposte didattiche e di aggiornamento del Codice della Strada. In particolare, il suo opuscolo "Fenomenologia del pedone" (pubblicato a breve dall’Editrice La Strada) ha favorito la modifica dell’articolo 191 del Codice; ma sorprendono le proposte di miglioramento della segnaletica verticale e orizzontale tra cui lo Stop Avanzato, l’Indicatore di Tenuta del margine destro, l’IPS (Indice di pericolosità stradale), l’aggiornamento dell’articolo 3 del Codice con la definizione dei segnali stradali e la loro funzione primaria. Senza dimenticare la proposta di modifica dell’articolo 148 con la definizione dei sorpassi intersecanti e la validazione del sorpasso a destra in autostrada. Ed è proprio dallo Stop Avanzato che diamo inizio a una serie di articoli di approfondimento del Codice della Strada, ricordando che si tratta di una proposta, che migliora lo stop attualmente utilizzato e che potrà anche essere perfezionata con altri accorgimenti. Lo Stop Avanzato, comunque, ha già ricevuto apprezzamenti dal Ministero dei Trasporti e dalle autoscuole.

COME FUNZIONA?
Bergamo avanza una proposta di modifica della disciplina dello Stop negli incroci a tre rami di intersezione (incroci a T) dopo l’avvento delle rotatorie in Italia. Ossia lo Stop Avanzato, adatto agli incroci a intensità di traffico elevata non semaforizzati e non dotati di rotatoria: intersezioni con uscita dall’autostrada, o tra strade di diversa importanza. Come premessa, la disciplina dello Stop attuale prevede l’arresto obbligatorio all’incrocio in corrispondenza della striscia bianca trasversale di arresto anche se l’area dell’incrocio è libera (ossia anche se non provengono veicoli che godono del diritto di precedenza perché in transito sulla strada principale). Con l’avvento delle rotatorie in Italia e con l’aumento dei veicoli sempre più veloci, Bergamo - per migliorare la sicurezza - propone diverse migliorie per lo Stop, definendolo appunto Stop Avanzato. Anzitutto, l’adozione di un segnale verticale di prescrizione che in prossimità dell’incrocio (circa 150 metri prima) indichi all’utente la velocità di avvicinamento a esso, con un pannello integrativo riportante la scritta "velocità in decelerazione di avvicinamento all’incrocio". Che sarà naturalmente inferiore al limite massimo di velocità urbano stabilito a 50 km/h. Il secondo passo è l’apposizione di un dosso artificiale di colore rosso in corrispondenza e al posto della attuale striscia trasversale bianca di arresto all’incrocio: diventa così più evidente, facile da distinguere, e importante per l’arresto. Questo vale per i neopatentati, come per i conducenti più timorosi e indecisi agli incroci. Terzo, Fabio Bergamo propone l’apposizione di una striscia trasversale avanzata di Stop di colore rosso dopo il dosso artificiale rosso di arresto obbligatorio all’incrocio: va tracciata appena in sporgenza, dove i veicoli in transito godono del diritto di precedenza e senza ostruirne il passaggio. Ma perché uno Stop Avanzato? Semplice: oggi, per consuetudine, i veicoli fermi allo Stop, per inserirsi sulla strada da imboccare, sono costretti a impegnare la stessa un po’ alla volta, stando attenti al traffico, alla velocità di transito di chi ha la precedenza: anche chi ha diritto a passare per primo deve comunque guidare con prudenza e diligenza (chi è fermo allo Stop, raramente attraversa l’intersezione liberamente, cioè senza incrociare veicoli).

PANNELLO INTEGRATIVO
Non è tutto: come quarto punto, Bergamo propone l’adozione di un pannello integrativo, unito al segnale verticale di Stop Avanzato di forma ottagonale come quello attuale all’incrocio, che indichi il numero di veicoli (sulla base del transito giornaliero), da far passare prima di occupare l’area antistante il dosso artificiale di Stop Avanzato. Così, appena i veicoli con precedenza vedono in lontananza che l’auto intende inserirsi nel traffico e ha occupato l’area rossa, rallentano: non si fermano e non vanno contromano invadendo l’altra corsia, consentendo il passaggio del mezzo che impegnerà l’incrocio senza creare intralcio, pericolo per la circolazione. Idea numero cinque: l’adozione di un nuovo pannello/segnale di preavviso di incrocio urbano o extraurbano utile a informare che l’incrocio è regolato dallo Stop Avanzato e per entrambi i sensi di marcia della strada principale. Ecco cosa indica: se l’area rossa (spazio impegnato dal veicolo che intercorre tra il dosso artificiale rosso e la striscia rossa trasversale avanzata di Stop) è impegnata dal veicolo che intende attraversare l’incrocio per immettersi sulla strada principale, si deve solamente rallentare per consentire l’inserimento del veicolo in tutta sicurezza, nel flusso della circolazione. Questo pannello, posto a non meno di 150 metri dall’incrocio, conterrà anche il numero di veicoli che devono passare in base alla precedenza loro garantita: il tutto, prima che l’area rossa venga occupata dal veicolo che intende inserirsi nella corrente di traffico dallo Stop Avanzato. In corrispondenza del segnale di preavviso, potranno essere inserite su entrambe le corsie di marcia le bande sonore rosse per segnalare acusticamente l’avvicinamento all’incrocio dotato di Stop Avanzato.

IN CONCRETO

L’auto R, percorrendo una strada senza diritto di precedenza, avvicinandosi all’incrocio trova un primo segnale di prescrizione indicante la velocità da tenere in decelerazione per raggiungerlo in sicurezza, accompagnato da un panello integrativo con la scritta "velocità di avvicinamento all’incrocio in decelerazione". Invece, con l’attuale Stop, spesso - secondo Bergamo - si arriva dritti sparati all’incrocio e ci si ferma sempre dopo la linea trasversale bianca, invadendo la prima corsia di marcia incrociata, cioè quella da cui i veicoli provengono da sinistra. Una volta che l’auto R giunge all’incrocio, trova la segnaletica orizzontale di colore rosso e un dosso artificiale sempre rosso dove la macchina deve fermarsi; sul margine destro, c’è il segnale di Stop Avanzato con un pannello integrativo indicante il "rapporto di traffico" tra le due strade ai fini dell’attraversamento sicuro dell’incrocio. Il conducente dell’auto R, una volta passate le vetture segnalate numericamente nel pannello integrativo, si sposta nell’area rossa: se ha la via libera, attraversa l’incrocio in sicurezza, in quanto l’auto A che proviene dalla sua sinistra, vedendo l’area rossa impegnata, sa che il conducente ha rispettato l’ordine di precedenza (che con lo Stop attuale non è possibile conoscere), e dà spazio e tempo, senza fermarsi ma solo rallentando, al veicolo R di immettersi nel flusso della circolazione senza ledere il diritto di precedenza dell’utente che lo detiene.


OBIETTIVI

Alla fine, riducendo il numero di incidenti gravi, con lo Stop Avanzato, stando all’ideatore, si salvano molte vite umane, con riflessi positivi anche sui costi sociali e sui premi assicurativi, che schizzano sempre più in alto per via dell’ammontare dei risarcimenti. È davvero una soluzione?

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