Tu sei qui

Tecnica: arrivano le sospensioni semiattive Tenneco Marzocchi

Testate nei giorni scorsi ad Adria, saranno lanciate all'Eicma

Moto - News: Tecnica: arrivano le sospensioni semiattive Tenneco Marzocchi

Il futuro tecnologico delle sospensioni motociclistiche sembra ormai tracciato. Dopo che la cinematica pura e l’idraulica hanno tentato inutilmente di soppiantare l’ammortizzatore De Carbon, la prima enorme rivoluzione nel mondo delle sospensioni da moto arriva dall’elettronica, ma non riesce comunque a spazzar via la semplicità pratica dell’ammortizzatore monotubo.

In Italia, fortunatamente, sono presenti molte aziende specializzate in sospensioni, tutte di primo piano sia nel settore dell’aftermarket che in quello del primo impianto. Tra esse, una delle più conosciute e "antiche" è la Marzocchi, che ha una storia che nasce addirittura nel 1949, e che si è sempre concentrata nel settore dell’original equipment. Nel 2008 la Marzocchi è entrata a far parte del colosso americano Tenneco, che ha portato all’azienda italiana la solidità necessaria per sviluppare progetti di rilevanza internazionale.

L’azienda bolognese ha così portato avanti negli ultimi anni lo studio dei sistemi di sospensioni avanzati a controllo elettronico, che hanno avuto come primo frutto la realizzazione di un sistema di sospensioni semiattive che verrà presentato in novembre all’Eicma di Milano, e che promette di essere il più evoluto pacchetto presente sul mercato.

Tenneco Marzocchi, quindi, va ad inserirsi nel settore più caldo e attivo in questi anni, visto che tutte le grandi aziende di sospensioni si stanno dedicando a questo genere di prodotti a controllo semiattivo.
Il sistema progettato da Tenneco Marzocchi si compone di un pacchetto completo, comprensivo di forcella, ammortizzatore, centralina elettronica e sensoristica e non più tardi dello scorso lunedì 1 ottobre, l’azienda ha effettuato una serie di test presso il circuito di Adria, mettendo alla prova le soluzioni sviluppate durante gli ultimi mesi.

Il commento di Enrico Pezzi, responsabile r&d "Siamo molto soddisfatti i test hanno indicato un ottimo rendimento del sistema anche in condizioni al limite come quelle sperimentabili in pista, laddove una variazione minima di assetto fa la differenza, e sono fondamentali tempi di risposta strettissimi. Ciò, unito all’esperienza già maturata su strada ed ai test statici svolti in officina, ci rende più che mai convinti che il nostro sistema sia la scelta ideale per una gamma assai ampia di mezzi".


Articoli che potrebbero interessarti