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Yamaha Motiv: la rivale della Smart arriva dal giappone

Per ora è solo un concept, ma potrebbe contendere il titolo di regina delle citycar alla tedesca Smart

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Tra le novità che la Yamaha ha presentato allo scorso Tokio Motor Show ce n’è una che è forse passata inosservata negli sguardi appassionati dei motociclisti, ma che ha una rilevanza importantissima per la casa dei tre diapason: la Motiv. Come vedete dalle foto siamo davanti a una vetturetta a quattro ruote ed è proprio questa la notizia importante, perché sancirebbe l’ingresso dell’azienda nipponica nel mondo automobilistico.
A ben guardare la Yamaha già si affacciò al mondo delle quattro ruote in passato, ma praticamente solo durante la sua esperienza come costruttore di motori di Formula 1, culminata con la costruzione di tre esemplari del concept OX99-11, spinti da una versione depotenziata a 400 cavalli del 3.5 litri V12 di Formula 1. Anche sulla Motiv, però, sembrerebbe esserci del DNA di derivazione Formula 1, visto che il suo progetto porta la firma di Gordon Murray, l’ingegnere sudafricano divenuto famoso con le Brabham e McLaren degli anni ’70 e ’80.

TERMICA O ELETTRICA

Per ora la Motiv è solo un concept, ma la Yamaha ha già chiarito che la vettura è stata pensata per essere spinta indifferentemente da una motorizzazione a combustione interna o da un motore elettrico, entrambi a trazione sulle ruote posteriori. In particolare la Yamaha sembrerebbe puntare più su questa seconda soluzione denominata Motiv.e, in merito alla quale ha diramato qualche dato di potenza (34 CV), ma soprattutto un'esuberante coppia di 896 Nm, per un’accelerazione dichiarata sullo 0-100 km/h di circa 15 secondi. L'autonomia annunciata dovrebbe orientarsi sui 160 km con una carica completa. Nulla è stato anticipato sul motore termico, ma è lecito attendersi che si tratti di un motore motociclistico.

ISTREAM: L’IDEA DI GORDON MURRAY
A quanto pare, l’idea di costruire una citycar ultracompatta girava nella testa di Murray da tempo e solo oggi si è concretizzata grazie all’interesse di Yamaha. Ed è proprio nel progetto del telaio che sta la novità più interessante della . Murray ha battezzato la sua struttura Istream ed è un sistema costruttivo brevettato che prevede una gabbia di acciaio configurabile in modi diversi, che incorpora pannelli in compositi riciclati, con il risultato di ottenere semplicità costruttiva, rigidità e anche leggerezza, con un peso di 730 kg, batterie comprese. Le dimensioni della Motiv sono praticamente coincidenti con quelle della Smart, rispetto alla quale è solo un centimetro più corta, ma garantisce la medesima abitabilità.
Insomma: possibile che in tanti anni nessun costruttore automobilistico abbia tentato di scalfire il successo della Smart, mentre l’attacco potrebbe arrivare da una casa motociclistica? Lungimiranza della Yamaha, o progetto molto rischioso?

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