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Honda CB1100 2013: Restauro Ufficiale – PROVA

La ricetta Honda per far sognare i nostalgici delle Four si chiama CB1100. Il modello 2014 costerà circa 11.000 euro

Moto - Test: Honda CB1100 2013: Restauro Ufficiale – PROVA

Il settore delle moto e delle auto d’epoca sta attraversando un momento che, se non può essere definito positivo, almeno non è sofferente della crisi drammatica che stanno vivendo i corrispondenti mercati del nuovo. Tra i motivi per i quali il settore delle moto d’epoca è abbastanza fiorente ci son due aspetti da considerare: la possibilità di accedere a benefici fiscali e assicurativi e il fatto che l’età media dei motociclisti si è drasticamente alzata nell’arco degli ultimi 10 anni.
Quest’ultimo è il fattore che ha avuto anche un secondo effetto, stavolta sul mercato del nuovo, ossia la nascita ed espansione di un segmento di mercato, quello delle classic naked che si è arricchito di tanti modelli nel corso degli ultimi dieci anni. Quasi tutti i costruttori hanno oggi in listino una moto dal look vintage e la Honda non fa eccezione, anzi, visto che con la CB1100 la casa giapponese ha operato una perfetta azione di restauro delle mitiche CB Four che fecero furore tra gli anni settanta e ottanta. Nella CB1100, infatti, troviamo tantissimi riferimenti alle più famose CB750 e CB500 Four, ma anche alla più moderna CB900F Bol d’Or.

LOOK ORIGINALE, TECNOLOGIA ATTUALE
In realtà la CB1100 condivide con le sue progenitrici solamente la filosofia e il look, ma è frutto di un progetto moderno lanciato nel 2010 in Giappone e arrivato nel 2013 anche in Europa. La sua ciclistica è costruita attorno a un telaio doppia culla chiusa che alloggia il motore al suo interno vincolandolo attraverso quattro supporti rigidi e due in gomma. L’inclinazione del cannotto di sterzo è di 27° (esattamente come la prima CB750 Four) e l’interasse è di 1.490 mm. Per le sospensioni la Honda è ricorsa a una tradizionale forcella con steli da 41 mm e foderi in alluminio anodizzato naturale, mentre al retrotreno c’è una coppia di ammortizzatori stereo completamente cromati. In tutti e due i casi è disponibile la regolazione del precarico molle. L’impianto frenante consta di una coppia di dischi da 296 mm all’anteriore con pinze flottanti a tre pistoni e impianto ABS Combinato, e al posteriore un disco da 256 mm con pinza flottante a pistone singolo.
Per i cerchi in Honda hanno optato per una coppia di ruote in lega leggera a cinque razze sdoppiate con la classica forma a stella che ricorda quella dei cerchi scomponibili Comstar della CB900F. Le misure sono vintage: diametro di 18" e pneumatici da 110/80 all’anteriore e 140/70 al posteriore.

Il motore è un moderno quattro cilindri in linea con raffreddamento ad aria e olio e le sue forme sono chiaramente ispirate a quelle dello storico bialbero Honda degli anni ottanta. Le misure sono di 73,5 mm di alesaggio per 67,2 mm di corsa che restituiscono una cilindrata di 1.140 cc. Per tenere pulito il layout esteriore del motore la catena di distribuzione è montata centralmente come un tempo; essa aziona due alberi a camme che lavorano sulle sedici valvole attraverso tradizionali punterie a bicchiere. Il valore dell’angolo incluso tra le valvole è moderno e vale 26,5°, mentre i funghi sono da 27 mm all’aspirazione e 24 mm allo scarico. All’alimentazione provvede una batteria di corpi farfallati da 36 mm parzialmente occultati alla vista dall’airbox e controllati dalla classica centralina PGM-FI che sovrintende all’iniezione. Lo scarico è un quattro in due in uno con terminale cromato che richiama molto da vicino le forme di quelli degli anni ottanta. Il basamento è a carter umido e il cambio è a cinque rapporti. La potenza erogata è più che sufficiente per una moto del genere: 90 cavalli a 7.500 giri/min con un valore di coppia 93 Nm a 5.000 giri/min.

LE NOVITA’ DEL MODELLO 2014
La Honda ha recentemente aggiornato la CB1100, che per il 2014 si sdoppia in due versioni, base ed EX. Le differenze principali che riguardano entrambe i modelli sono l’introduzione della sesta marcia con rapporto lungo in modo da consentire velocità di crociera elevate a bassi regimi, il cruscotto rivisto con l’introduzione dell’indicatore di marcia inserita e trip computer, il fanale posizionato 25 mm più in alto e le nuove frecce più piccole. Cambia anche l’impianto frenante, che mantiene il sistema ABS ma perde l’azionamento combinato: di conseguenza le pinze anteriori a tre pistoni sono sostituite da altre a quattro pistoni, non più flottanti ma fisse. Sul mercato italiano la CB1100 verrà commercializzata solo nella nuova livrea "Graphite Black", contraddistinta da motore, piastre forcella, sospensione anteriore, supporti delle pedane e maniglie posteriori, tutte verniciate in nero. Il prezzo della CB1100 2014 non è stato ancora diramato, ma dovrebbe rimanere attorno agli 11.000 euro.

A questo modello si affianca la nuova CB1100EX, che si riconosce subito per la presenza dei cerchi ruota in alluminio con raggi cromati e soprattutto per il doppio terminale di scarico. Diversi anche i fianchetti laterali dal look più vintage e nuova la sella, che ha impunture diverse sulla faccia superiore e imbottitura più confortevole. La CB1100EX ha anche un nuovo serbatoio con forme più arrotondate e capacità passata da 14,6 a 17,5 litri. La CB1100EX (con ABS di serie) verrà proposta in due colorazioni Candy Glory Red e Pearl Milky White. Anche per la EX il prezzo non è ancora stato dichiarato, ma ci aspettiamo che sia di qualche centinaio di euro superiore al modello base.

LA PROVA: SENZA FRETTA
Come già detto, la nostra prova è stata fatta con una CB1100 modello 2013, nella bella colorazione bianca oggi riservata alla versione EX. La moto provata, inoltre, era equipaggiata del chrome kit aggiuntivo della Honda, che comprende il portapacchi cromato, il guscio posteriore del fanale, quelli del cruscotto, le cornici della strumentazione, una cover per il blocchetto chiave, i fianchetti cromati, i registri forcella anodizzati e la protezione serbatoio (il kit viene offerto a 1100 euro Iva compresa).
Basta avvicinarsi alla moto per ritrovare la consueta cura che Honda riserva alle sue realizzazioni migliori, fatta di verniciature brillanti, anche per i particolari tecnici come ruote, pedane e fusioni dei carter. La linea è piacevolmente classica e richiama così evidentemente le Four di un tempo che spesso si viene fermati al semaforo per i complimenti verso un restauro eseguito alla perfezione. Per fortuna che Honda ha messo solo un piccolo adesivo sul serbatoio che denuncia la presenza dell’ABS e che in pochi notano la presenza della ruota fonica sul mozzo… Un vero tocco di classe è costituito dalla colorazione verdina dei fondelli della strumentazione, che i più esperti riconosceranno subito come il colore caratteristico delle storiche Honda Four.

L’ergonomia della CB1100 è improntata alla comodità, con sella sufficientemente vicina a terra (795 mm), pedane leggermente arretrate e un bel manubrio ampio che forse è fin troppo alto per una naked. La posizione di guida è rilassata con le spalle appena inclinate in avanti ma con il busto eretto ad affrontare il vento della corsa come succedeva trent’anni fa. Il passeggero si trova allo stesso livello del pilota, quindi è ben protetto dal vento, anche se a lungo andare soffre un po’ per via della sella dura.
Il quattro cilindri in linea si avvia in totale silenzio, e mostra una regolarità di marcia ineccepibile. L’erogazione è dolcissima e la disponibilità di coppia elevata a tutti i regimi fa sì che il cambio diventi davvero un componente da usare poco. Con la CB1100 è sufficiente inserire la quarta o la quinta e poi giocare col gas fino a far scendere il motore a velocità minime per farlo riprendere senza incertezze. L’erogazione resta amichevole anche agli alti regimi, e i novanta cavalli non sono affatto molti per una moto che comunque pesa 247 kg col serbatoio pieno, ma più che sufficienti per guidare spigliatamente. Se proprio dovessimo trovare dei difetti nel motore citeremmo senz’altro un effetto on-off un po’ brusco nel chiudi-apri del gas e… la silenziosità dello scarico! Sì, siamo convinti che una moto del genere meriterebbe di emettere quel mitico sibilo allo scarico che rendeva le Four di un tempo riconoscibili anche a distanza, mentre il sound attuale è fin troppo garbato.

In movimento si apprezza subito l’estrema facilità di guida della moto, che ha baricentro basso ed è molto stabile. In città si viaggia bene grazie alla seduta bassa, ma la maneggevolezza non è certo quella di uno scooter e quindi nel traffico si fatica un po’ anche per via del raggio di sterzo non proprio ridotto. La CB1100 si fa apprezzare molto di più durante le gite fuoriporta, possibilmente con il passeggero, fatte con un passo tranquillo, senza fretta. Non è una moto fatta per correre la CB1100, ma per passeggiare pennellando le traiettorie tra una curva e l’altra senza andare alla ricerca della staccata a ridosso della curva. In questi frangenti ripagherà il pilota con una guida gustosa, fatta di accelerazioni vigorose riprendendo dal sottocoppia, di una maneggevolezza sufficiente data dalla gommatura stretta e da una stabilità in velocità ineccepibile, dovuta anche alle ruote da 18 pollici.

Volendo è possibile aumentare il ritmo e guidare in maniera più sportiva, ma sempre senza esagerare perché basta forzare l’inserimento in curva chiedendo di più dai freni, per accorgersi che il pneumatico anteriore non ribassato non è fatto per essere strapazzato e mostra presto i suoi limiti. Le sospensioni sono tarate sul morbido, in modo da garantire comfort, ma il carico molla standard è sufficiente solo nella guida in solitaria. Se si carica il passeggero (o si vuole andare più spediti) vi consigliamo vivamente di aumentare il precarico degli ammortizzatori per correggere la tendenza ad allargare le traiettorie a centro curva.
L’impianto frenante dotato di ABS combinato si conferma perfetto per questo genere di moto, a cui infonde una sicurezza di marcia notevole. Il suo svantaggio risiede nel disordine visivo creato dalle tante tubazioni che affollano l’avantreno, problema eliminato con la versione 2014 che conferma l’ABS ma in edizione a due canali separati.

CONCLUSIONI: CLASSICA RETRO’ O ORIGINALE RESTAURATA?
Alla fine della prova ci siamo chiesti più volte quale sia la scelta migliore da operare tra l’acquisto di una moto nuova dallo stile retrò come la CB1100 e di una d’epoca, magari ben restaurata.
Lasciando da parte gli aspetti economici, visto che un buon restauro può superare il valore di un CB1100 nuovo, ci viene da pensare che da un lato sceglieremo senz’altro di comprare una Honda Four originale, per il fascino che queste moto hanno, per il loro rombo caratteristico e per il fatto che non perderanno mai valore. Poi, però, ci tornano in mente i problemi legati ai carburatori e alle accensioni di un tempo. Ci tornano in mente le mille volte che la moto non partiva e bisognava scalciare sulla pedivella come matti (solitamente sotto un diluvio universale). Ripensiamo ai freni che non frenano, alle vibrazioni, ai consumi mostruosi e allora sì che il pensiero va alla CB1100 e a tutte le sue caratteristiche moderne che la rendono una perfetta moto d’epoca costruita nel 2013.

CI PIACE

Look vintage
Erogazione
Frenata sicura

NON CI PIACE

Sound
Effetto on-off
Sospensioni cedevoli

Si ringrazia l'officina Albanesi in Via degli Scipioni a Roma per aver ospitato il servizio fotografico, per la disponibilità e la cortesia.
Foto: Francesco Attardo

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