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Quadro 350S 2013 - TEST

Il nuovo tre ruote svizzero è migliorato in ogni aspetto. Facile ed equilibrato, costa 6.990 euro

Moto - Test: Quadro 350S 2013 - TEST

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Svizzera, il Paese della perfezione, dell'equilibrio, dell'affidabilità e... di Quadro Vehicles SA. Proprio presso la sede di Vacallo nel Canton Ticino, dove ci siamo recati per la presentazione del nuovo 350S, abbiamo visto con i nostri occhi un'azienda che (è nata appena nel 2011 e vanta già il 18% di mercato nel segmento a tre ruote) ci apparsa dinamica, giovane e con tanta voglia di crescere. Ad aprire la conferenza stampa è il Presidente Riccardo Marabese (figlio del famoso designer Luciano), che snocciola i numeri: 6.000 unità vendute, 37 concessionari in Italia (che diventeranno 80 nel 2014) e, per il nuovo 350S, il prezzo fissato in 6.990 euro f.c. ed i particolari rinnovati rispetto al 350D (che resta in gamma ad un prezzo di 5.990 euro), ben 21. Infine, non dimentichiamo un particolare importantissimo, perchè questi tre ruote svizzeri dal design italiano possono essere guidati con la patente B.

IL TEST SU STRADA

Osserviamo da vicino il 350S e notiamo un nettissimo miglioramento con il 350D. Le plastiche hanno ora accostamenti perfetti, sono prive di "sbavature" e di qualità decisamente superiore. Non si può non notare il passo fatto da questo nuovo mezzo. Un quarto di giro in più alla chiave di avviamento (peccato si debba forzatamente accendere il quadro) permette di accedere al vano sottosella, veramente ampio ma privo di rivestimento, mentre girando la chiave dal lato opposto si apre automaticamente il tappo del serbatoio. Montiamo in sella e questa già da fermi pare più comfortevole, particolare che ci riserveremo di analizzare una volta in moto. La manovrabilità da fermi è molto buona ed il sistema HTS aiuta a far sentire meno il peso quando lo si inclina molto per effettuare le manovre. Il motore si avvia prontamente e non si avvertono vibrazioni fastidiose. Aprendo la manopola del gas, si "sente" un propulsore molto più pronto di prima, più potente e soprattutto con una ripresa decisa, superiore al vecchio due valvole. I 100 Km/h si raggiungono subito per poi avvertire una minor spinta del propulsore. In autostrada abbiamo "toccato" il limitatore a circa 8.000 giri/min, punto dove il 350S ha raggiunto i 140 Km/h di strumento. Completamente assenti le vibrazioni, che si fanno sentire solo oltre i 130 Km/h alle pedane ed appena sulla sella. Buona la protezione aerodinamica: le gambe, il busto e le spalle sono completamente "coperte" e l’aria va ad infrangersi solo al centro della visiera del casco (il tester ha un’altezza di 1,86 m). Quanto all’ergonomia, ora la sella ha la corretta imbottitura, si sta comodi, la schiena è piegata il giusto e solo ai piedi non è riservato molto spazio a livello laterale.
Un ulteriore passo è stato fatto a livello di sospensioni. I due monoammortizzatori posteriori assicurano un miglior comfort quando si passa sopra tombini, buche, imperfezioni stradali (a trovarle in Svizzera!) o pavè, tutto garantendo in ogni caso un’ottima tenuta in curva. Il sistema HTS (che comunque richiede un minimo di assuefazione se non si è abituati) ha ora un funzionamento superiore: questo consente una discesa in piega più omogenea rispetto a quello che equipaggia il 350D ed i destra sinistra sono più "puliti". Dove ancora risulta diverso rispetto ad uno scooter è alle velocità a passo d’uomo: ruotando il manubrio il 350S non si inclina, particolare che risulta innaturale per chi guida giornalmente una qualsiasi due ruote. In curva si piega sicuri (anche sul viscido che abbiamo incontrato in cima ad un passo di montagna) e non abbiamo registrato perdite di aderenza all’anteriore. Se si forza tanto, solo il posteriore tende a scivolare, ma parliamo di manovre estreme e comunque controllabilissime. Infine, è stato migliorato uno dei "talloni di Achille" del predecessore: la frenata. Questa ci era apparsa potente e poco modulabile sul 350D. La nuova componentistica invece è di livello superiore; vi è a disposizione tanta potenza, ma anche tanta modulabilità. Il pedale del freno posteriore non lo si usa quasi mai, mentre grazie alla frenata integrale si sfrutta praticamente quasi sempre la sola leva sinistra che permette di rallentare o frenare vigorosamente. Le ruote anteriori non arrivano mai al bloccaggio mentre la posteriore blocca solo se si strizza la leva; manca l'ABS, ma ci hanno assicurato che è in fase di studio. Insomma il Quadro 350S ci ha convinti! Ma voi, siete pronti ad affrontare queste nuove soluzioni tecniche?

NUOVO MOTORE DA 27 CV

Il 350S vanta un nuovo motore monocilindrico da 346 cc a 4 valvole (prima era un 313 cc a 2 valvole) e ovviamente un nuovo albero a camme in testa (la distribuzione è SOHC), tutto per un totale di 27 CV a 7.000 giri/minuto (contro i precedenti 23) ed una coppia massima di 25,2 Nm a 5.750 giri/minuto. Oltre a questo, vi è una nuova centralina EFI ed un variatore rivisto.

CICLISTICA RINNOVATA

Il telaio è rimasto invariato, un tubi in acciaio che lavora in simbiosi con un sistema di sospensioni oleo-pneumatiche brevettato all'anteriore, l'HTS (Hydraulic Tilting System - rivisto nella componentistica) ed una nuova coppia di ammortizzatori posteriori che vantano una taratura diversa (il fornitore è differente). Ma cos’è l’HTS? Un meccanismo che consente un’inclinazione dello scooter grazie ad un quadrilatero articolato realizzato con due bracci in lega leggera orizzontali infulcrati al centro sul telaio. Su questi ultimi agiscono due ammortizzatori oleopneumatici, collegati idraulicamente ad un serbatoio centrale compensatore attraverso una valvola a tre vie. Possiamo così semplificare il funzionamento: nel momento in cui si inclina lo scooter, l’olio presente all’interno passa da un ammortizzatore all’altro, mentre quando le ruote incontrano un ostacolo e si muovono verso l’alto, l’olio fluisce verso il serbatoio compensatore. All’interno di quest’ultimo è presente un pistone e sotto il pistone stesso vi è del gas ad alta pressione che funziona come una molla ad aria, riportando il meccanismo in posizione. A frenare i 200 Kg del 350S, un sistema frenante che sfrutta un freno a disco per ogni ruota (da 240 mm all'anteriore e da 256 mm al posteriore), rivisto nella taratura dell'idraulica. Sul 350S troviamo poi anche il freno a pedale (posizionato sul lato destro della pedana). Particolare importante, è la frenata combinata: con la leva sinistra si attiva infatti prima il freno posteriore e, facendo più forza, si attiva anche l'anteriore. Non manca poi la leva di parcheggio che blocca sia la ruota posteriore che il sistema HTS (non serve dunque utilizzare il cavalletto centrale, presente sul veicolo). I pneumatici hanno misure di 110/80-14 all’anteriore e 140/70-15 al posteriore.

PIU' QUALITA'... PIU COMFORT
Gli ingegneri hanno lavorato in generale su tutto lo scooter; le plastiche, infatti, hanno ora stampi diversi per migliorare gli accostamenti delle stesse. La sella è stata completamente ridisegnata ed ora vanta una nuova imbottitura e una nuova copertura. Anche il disegno della strumentazione è stata oggetto di attenzioni, in modo da migliorare la consultazione in qualsiasi condizione e sono poi state aggiunte due nuove spie luminose, quella della temperatura esterna e quella dell’acqua. Ulteriore novità, è quella delle manopole che ora offrono un disegno differente. Confermati diversi particolari, come le pedane passeggero a "scomparsa", l’ampio vano sottosella che si apre direttamente dal blocchetto accensione in grado di contenere due caschi demi-jet, i due vani inseriti nella scocca (uno include la presa 12V)… Vi è poi un nuovo maniglione posteriore, di diverse forme e predisposto per accogliere l’eventuale bauletto. Quattro le colorazioni disponibili: White Snow, Blue Ocean, Raw Black e Steel Grey.

ABBIGLIAMENTO TEST

In questo test abbiamo utilizzato:
Casco Shark Nano
Giacca Tucano Urbano
Guanti OJ
Pantaloni Promo Jeans

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