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Kawasaki Ninja 250 R Turbo

Come aggiungere oltre 30 cavalli al “Ninjino” e insidiare le maxi

Moto - News: Kawasaki Ninja 250 R Turbo

L’epopea delle motociclette turbocompresse è passata ormai da trent’anni. Fortunatamente la moda che spinse le grandi giapponesi (e anche qualche casa europea) a sperimentare la via della sovralimentazione per pompare le "sportive" dell’epoca passò in fretta, soprattutto per via degli effetti negativi a livello dinamico che quel genere di soluzioni comportavano. Negli anni novanta e duemila, la sovralimentazione divenne una pratica dedicata pressoché unicamente ai motori diesel automobilistici, ma con le più recenti esigenze di downsizing e grazie alla tecnologia delle turbine a geometria variabile, negli ultimi anni la sovralimentazione è tornata di attualità anche sui motori a benzina.
Nel mondo moto, la corsa alle piccole cilindrate cui stiamo assistendo negli ultimi anni è causata da motivi diversi rispetto alle auto, visto che non si sente la necessità di offrire motori di piccola cilindrata ma potenti per ragioni fiscali oltre che di emissioni inquinanti, e di conseguenza un ritorno alle moto turbo non dovrebbe essere nei programmi di nessun costruttore.

NINJA 250 TURBO: PIU’ 33 CAVALLI DALL’INDONESIA
Ok, abbiamo detto che sulle moto non sussiste l’esigenza di avere motori piccoli ma potenti, però è altrettanto vero che in motocicletta non c’è niente di più divertente che dare la paga a moto di cilindrata e potenza superiore alla propria. Deve essere proprio questo che ha pensato un appassionato indonesiano che ha elaborato la sua Ninja 250 R installandoci un turbocompressore. Il lavoro, ovviamente, non è stato affatto facile, in primis perché i motori motociclistici di solito hanno un corpo farfallato per cilindro, mentre le turbine sono disegnate per lavorare con un motori che hanno solamente un corpo farfallato a servire tutti i cilindri. Di conseguenza è stato necessario eliminare la batteria di corpi farfallati originali e utilizzarne uno prelevato da una Mitsubishi Lancer 1600 modificato. La turbina è una Garret Dan IHI e gli iniettori utilizzati sono Bosch. Ovviamente è stato necessario costruire da zero tutti i collettori e le tubazioni necessarie e rimpiazzare la centralina di controllo motore originale con una Megasquirt della Techno Motor. Come di norma, quando si monta un impianto di sovralimentazione su un motore esistente è necessario ridurre il rapporto di compressione geometrico per non incorrere in stress termomeccanici troppo elevati e nella detonazione. In questo caso si è provveduto facendo rifare i pistoni su disegno per portare il rapporto di compressione a 8,6:1. Per migliorare le prestazioni è stato aggiunto un intercooler aria-aria montato davanti al radiatore dell'aria originale.
Il primo avviamento sul banco prova della KS Motorsport Indonesia ha riscontrato una potenza di 45 cavalli alla ruota. Lavorando sulla mappatura e sulla pressione del turbo, poi, la potenza massima rilevata al banco è stata di ben 58,2 CV alla ruota che, considerato che la moto originale ne ha circa 25, equivalgono ad un incremento di potenza di oltre 33 cavalli… Non male davvero!

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