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Kawasaki Ninja 300 – PROVA

La piccola supersportiva di Akashi ha le carte in regola per conquistare il cuore dei diciottenni. Le sue armi? 39 cavalli e un prezzo di 4.990 euro

Moto - Test: Kawasaki Ninja 300 – PROVA

Per la stagione 2013, Kawasaki ha sostituito in gamma la vecchia Ninja 250R con la nuova Ninja 300, candidandola sin da subito a diventare la regina delle moto sportive adatte ai diciottenni che hanno appena conseguito la nuova patente A2, ma non solo. Non va infatti dimenticato che in molti altri paesi emergenti le moto di 300 cc sono considerate di grossa cilindrata, e anche in Europa si sta sempre più diffondendo il concetto del "downsizing", per cui non ci stupiremmo nel vedere anche motociclisti più adulti alla guida della "piccola verdona". La versione 250 è stata decisamente superata, a partire dal design che prende spunto dalle sorelle di maggiore cilindrata e non offre più quell’effetto di motoretta piccola e per principianti, rimanendo sempre compatta ma con le proporzioni di una moto vera. A partire dal nuovo cupolino molto più affilato, dove si nota chiaramente il family feeling Ninja, il serbatoio ridisegnato e la nuova carena con frecce integrate, fino ad arrivare alla coda più sottile e moderna, tutto appare più sportivo e ricercato.
Anche le finiture risultano un grosso passo avanti, sia al primo impatto sia rivolgendo l’attenzione sui particolari, come lo scarico più compatto e dal design ricercato, gli specchietti appuntiti o i cerchi a razze multiple dal disegno rubato alla potente ZZR 1400. La nuova Ninja 300 è disponibile in due colorazioni: il classico verde Kawasaki Lime Green e il nero Ebony, al prezzo concorrenziale di 4.990 euro per la versione standard e 5.590 euro per la versione provata dotata di ABS.

ERGONOMIA DA MOTO VERA

Appena saliti in sella, si notano subito le dimensioni da moto vera. L’abitabilità è buona per piloti di tutte le taglie, con una discreta possibilità di spostamento in sella. I semimanubri sono posizionati non troppo in basso, e hanno un angolo molto aperto, a tutto vantaggio della maneggevolezza nei cambi di direzione e dei veloci inserimenti in curva. La posizione di guida non è quindi troppo affaticante, e accoppiata alla buona protezione dall’aria offerta dal cupolino può consentire anche medie percorrenze senza grossi problemi. La posizione del passeggero è un po’ più sacrificata dal design sportivo della coda, ma non mancano due maniglie nascoste sotto il codino. Girata la chiave si nota la nuova e completissima strumentazione, più moderna e sportiva della precedente, con uno schermo LCD che informa su tachimetro analogico, orologio, indicatore di carburante, doppio contachilometri parziale e indicatore di consumo. Manca solo l’indicatore della marcia innestata.

GUIDA DA SPORTIVA

Alla partenza si nota subito la notevole maneggevolezza garantita dalle dimensioni compatte, dalla buona distribuzione dei pesi e dai pneumatici di sezione abbastanza ridotta, e che non viene affatto condizionata dal peso di 174 kg in ordine di marcia, per la versione con ABS, che non è poi dei più contenuti. Tutto a vantaggio della guida in città, dove grazie alla notevole agilità risulta facile sgusciare tra le auto nel traffico. Nei centri urbani è possibile tenere un ritmo fluido anche grazie alle doti di elasticità del propulsore, che comunque è in grado di permettere ai diciottenni più sportivi, impegnandosi, di tenersi dietro nello spunto al semaforo qualsiasi maxi scooter. Unico limite nei percorsi urbani è dato dalle sospensioni leggermente rigide che disturbano un po’ sullo sconnesso. Uscendo dalla città, si notano ancora di più le notevoli doti del nuovo bicilindrico Kawasaki, che è scattante sin dai bassi regimi, ma soprattutto è dotato di un notevole allungo.
Le prestazioni sono quindi migliorate in maniera decisa rispetto alla versione 250, e si posizionano al top della propria categoria. Tuttavia gli ingegneri Kawasaki non hanno badato solo alla potenza, ma anche a rendere la guida più friendly e adatta ai principianti. Con il gas si riesce quindi a gestire l’erogazione in maniera millimetrica, senza nessun effetto on-off e con una curva di coppia che offre un crescendo continuo ed estremamente regolare. Contribuisce a questo anche un’ottima trasmissione, con un cambio preciso e una frizione morbida e modulabile, e dotata di limitatore di coppia nel caso qualche sbarbato dovesse proprio esagerare.
La frenata appare sempre sicura, e non fa rimpiangere la presenza di un solo disco all’anteriore. Il nuovo ABS svolge bene il suo compito, non facendo mai sentire in maniera troppo ingombrante la sua presenza, e offrendo sicurezza a neofiti ed esperti. Il vero piacere di guida della Ninja 300 viene fuori quindi nella guida fuori città, su percorsi ricchi di curve che riesce a disegnare con agilità e precisione, grazie ad una ciclistica sana, da vera sportiva, ma che risulta sempre facile ed intuitiva, fatta apposta per permettere ai giovani di divertirsi e di imparare. Paradossalmente sulle prime può invece lasciare perplessi i motociclisti più navigati e abituati alle moto di grossa cilindrata, per l’agilità e la sveltezza che rischiano quasi di prendere in contropiede, ma si tratta solo di abitudine. Abbiamo avuto modo di provare la piccola Ninja anche in autostrada, e non se l’è cavata affatto male. Il propulsore è perfettamente in grado di viaggiare a velocità codice per tratti infiniti, mantenendo anche una certa riserva di potenza. Le vibrazioni sono presenti ma in maniera mai fastidiosa, e il confort è tutto sommato dignitoso. Nessun problema di stabilità, e non dimentichiamoci dei consumi, sempre limitati in tutte le condizioni di possibile utilizzo.

MOTORE MAGGIORATO, FRIZIONE ASSISTITA E ABS
Il bicilindrico parallelo da 296 cc, raffreddato a liquido, eroga una potenza di 39 CV (29 kW) a 10.000 giri, e ha una coppia di 27 Nm a 10.000 giri contro i 33 cv a 10.000 giri e 22 Nm a 8.200 della 250R. Alesaggio e corsa passano da 62,0 x 41,2 mm a 62,0 x 49,0 mm; i condotti e le valvole di aspirazione sono stati maggiorati, i pistoni alleggeriti. La frizione assistita FCC è ora dotata di limitatore di coppia. Il telaio a diamante è stato ridisegnato per adattarsi al nuovo motore. Maggiore rigidità è garantita dai tubi d’acciaio sotto al serbatoio che sono più ampi; supporti e attacchi del motore sono in gomma e accoppiati a una nuova taratura delle sospensioni riescono a diminuire le vibrazioni e favorire la maneggevolezza e l’equilibrio. I cerchi da 17" a 10 razze, calzano pneumatici da 110/70 all’anteriore e 140/70 al posteriore.
Per quanto riguarda le sospensioni, davanti è presente una forcella telescopica da 37 mm e al posteriore un ammortizzatore Bottom-Link a gas con leveraggio Uni-Trak, con possibilità di regolazione del precarico su 5 posizioni. L’impianto frenante rimane invariato nei suoi componenti fondamentali rispetto alla 250, con un disco a margherita da 290 mm con pinza singola a doppio pistoncino all’anteriore e un disco da 220 mm anch’esso a margherita e con pinza a doppio pistoncino al posteriore. La vera novità, già anticipata, sta però nell’introduzione come optional dell’ABS, un sistema di ultima generazione, progettato da Nissin molto compatto e leggero.

CONCLUSIONI

Non sono il primo tester che provando questa moto, è tornato nostalgicamente indietro nel tempo, ripensando al periodo dei mitici 125 cc 2 tempi full power. Il livello di potenza, le dimensioni dei pneumatici, e le sensazioni di guida erano simili, così come il divertimento. I giovani di oggi, potenziali clienti della Kawasaki Ninja 300, probabilmente non si ricorderanno neanche di quelle moto, ma nel caso di confronto ne otterrebbero solo vantaggi. Niente puzza di olio, niente fumate maleodoranti, niente consumi folli, minore manutenzione e affidabilità decisamente più elevata. L’unico svantaggio è che per provare certe emozioni dovranno aspettare due anni in più rispetto a quelli della mia generazione...

CI PIACE

Linea
Prestazioni motore
Agilità e Maneggevolezza
Consumi ridotti

NON CI PIACE

Rigidità sospensioni in città
Abitabilità passeggero

ABBIGLIAMENTO TEST

In questo test abbiamo utilizzato:
Casco: AGV
Giacca e pantaloni tecnici: Arlen Ness
Scarpe: Gaerne


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