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Honda CB500X: “La Sorpresina” - TEST

La Crossover entry level di Honda fa più di quanto promette: facilissima, divertente ed economica. Costa 6.100 euro franco concessionario

Moto - Test: Honda CB500X: “La Sorpresina” - TEST

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Ci sono moto come la Honda CB500X che, a mio avviso, dovrebbero essere vendute come i sacchetti delle patatine. Sì, io immagino che in un bar, vicino alla cassa, dopo le caramelle e le patatine ci sia un bell’espositore con le CB500X pronte da essere scartate e guidate dai felici possessori. Sì perché una moto del genere è quanto di più facile ci possa essere sul mercato e dovrebbe, secondo me, essere alla portata di chiunque abbia lo stimolo di provare una motocicletta, anche se non sa cosa ha di fronte. Una moto come un sacchetto di patatine, quindi, e con la sorpresa dentro. Sì perché la CB500X stupisce poiché a fronte di un prezzo di acquisto accessibile a chiunque, 6.100 euro franco concessionario, offre le qualità e le prestazioni di una moto "adulta". La CB500X sarà disponibile in tutti i bar italiani… o meglio, nelle concessionarie Honda, entro il mese di maggio 2013 in tre colori: Pearl Himalayas White, Graphite Black e Candy Ruby Red.

A.A.A. MOTOCICLISTI CERCANSI
Visto che la nuova Honda CB500X può a pieno titolo fregiarsi di essere la prima crossover entry level a entrare in commercio in Italia, cerchiamo di capire quali siano i suoi potenziali clienti. Per certo possiamo immaginare che Honda con questa moto voglia ripetere il successo ottenuto con la NC700X, allargando ulteriormente la rosa dei papabili acquirenti. In particolare in Giappone si aspettano che il cliente tipo possa essere un motociclista esperto in cerca di una moto estremamente facile da usare quotidianamente, oppure un giovane in arrivo da una moto 125 o 250, ma anche un automobilista ormai esasperato dal traffico. In larga parte, comunque, le aspettative di Honda sono di portare in sella nuovi motociclisti dotati di patente A2 tra cui tante donne.
La destinazione d’uso della moto è quella di una piccola tuttofare, ottima per l’uso quotidiano ma che può essere usata con successo per fare del turismo su brevi distanze. Il parere del project leader di Honda Naoshi Iizuka, è che la moto è stata pensata e dimensionata per le esigenze di una coppia che voglia fare del turismo nell’arco di un weekend, e quindi anche gli accessori da viaggio sono stati progettati di conseguenza.

IL TEST: WEEKEND TOURER
Visto che la CB500X ci è stata proposta come una moto con cui è possibile fare turismo in coppia, abbiamo ritenuto corretto provarla subito con il passeggero. A dispetto delle dimensioni compatte, l’abitabilità in sella è sufficientemente ampia per due persone. Il pilota siede comodo e ha il manubrio vicino al corpo e con le estremità ben angolate; la seduta è confortevole grazie all’imbottitura che si estende sui lati della sella e anche i piloti più bassi toccheranno terra facilmente. Solo la posizione delle gambe è un po’ più costrittiva rispetto a quanto ci si aspetterebbe, visto che le pedane sono posizionate in modo da conciliare le esigenze delle sorelle più sportive CB500F e CBR500R. La protezione offerta dal cupolino è adeguata alla stazza della moto: il piccolo parabrezza devia a sufficienza il vento della corsa e consente di viaggiare senza essere investiti da turbolenze a velocità autostradali. Se fosse necessario, poi, basta allentare quattro brugole e riposizionare il plexiglas nei fori superiori per sollevare il cupolino di circa 40/45 mm. Anche il passeggero siede comodamente e ha una coppia di robuste maniglie a portata di mano e, grazie alla corretta taratura delle sospensioni non si affatica anche dopo una giornata passata in sella. Anche in questo caso le pedane sono un po’ alte, ma con una ciclistica compatta come quella delle nuove CB500, di più non è possibile fare.
Il nostro test si è svolto su strade di montagna a nord di Barcellona, in Spagna, dove abbiamo incontrato una varietà di percorsi dallo stretto con tornanti fino ad ampi curvoni veloci mentre scendevamo di quota. La CB500X ha mostrato di sapersi adattare con profitto a tutte le condizioni stradali: la maggiore escursione delle sospensioni (20 mm in più rispetto alle altre CB500) ha consentito ai progettisti Honda di tararne ancor meglio l’idraulica e così la moto è in grado di affrontare le asperità dell’asfalto con più sicurezza. La forcella è scorrevole e la velocità con cui affonda è ben controllata e ciò fa sì che la CB500X abbia un avantreno sicuro in ogni condizione. L’ammortizzatore fa affidamento all’articolazione progressiva Pro-Link che difficilmente delude le attese: anche in questo caso il comportamento del retrotreno è ottimo: il precarico molla di serie è corretto e la frenatura idraulica azzeccata.
La facilità di guida è certamente la dote più importante della CB500X, che mette a proprio agio anche chi è del tutto a digiuno di moto. Lo sforzo richiesto nella guida è pressoché zero; la moto piega facile e rotonda e tiene le traiettorie con rigore, caratteristiche che aiutano molto chi è inesperto e ha bisogno di dedicarsi con pazienza a comprendere come vada guidata una moto su strada.
La sorpresa ulteriore che ci ha riservato la CB500X è stata la guida in coppia: avendo di fronte una moto entry level molto compatta, ci saremmo aspettati che la ciclistica si sarebbe sbilanciata nel momento di accogliere il passeggero. E invece la piccola CB ci ha stupito perché il bilanciamento della ciclistica è rimasto quasi invariato anche in coppia. Tenendo un passo allegro ma senza esagerare, anche in due l’avantreno resta ben presente e non allarga le traiettorie, e solo quando si alza il ritmo per togliersi qualche sfizio si avverte la necessità di aumentare di uno scatto il precarico per ripristinare al meglio l’equilibrio ciclistico. Azzeccata la scelta di gomme: sulla CB500X vengono montate in primo equipaggiamento le Pirelli Scorpion Trail che, grazie al loro profilo rotondo e alla scolpitura, danno alla ciclistica ulteriore sicurezza sia sull’asciutto che sotto la pioggia.
Il motore è quanto di meglio un neofita possa immaginare: silenziosissimo, pressoché scevro da vibrazioni e con un’erogazione dolcissima e lineare. Sulle strade extraurbane si viaggia tranquillamente a metà regime, contando su una sufficiente dose di potenza extra necessaria per affrontare i sorpassi. Anche in coppia si dispone di un motore ben pronto, a patto di non scendere troppo di regime, perché sotto i 4.000 giri/min se si sbaglia una marcia il motore soffre un po’. Molto valida la frenata con l’impianto ABS correttamente tarato e una potenza adeguata alla massa del mezzo. Ottima la modulabilità del freno anteriore, un po’ meno valido il feeling con il pedale che sulle prime è duro. Ottimi i consumi: come già riscontrato durante la prova delle altre CB500, anche la "X" spunta percorrenze medie elevatissime e durante il nostro test abbiamo fatto registrare 27 km al litro anche con il passeggero a bordo.

TECNICA: DA STRADA A CROSSOVER IN CINQUE MOSSE
Come abbiamo già avuto modo di scrivere in occasione del test delle CB500F e CBR500R, tutte e tre le nuove 500 Honda sono costruite sulla stessa piattaforma fatta da un telaio in tubi d’acciaio da 35 mm con geometria definita "a diamante", all’interno del quale il motore è vincolato con quattro supporti per lato. Il propulsore è un bicilindrico di 471 cc con misure di 67,0 x 66,8 mm e fasatura del manovellismo a 180°. Per equilibrare le inerzie del prim’ordine è previsto un albero controrotante, montato dietro al blocco cilindri vicino al baricentro, in modo da limitare le vibrazioni. La potenza erogata è la massima consentita dalle normative sulle patenti A2, quindi di 48 CV a 8.500 giri/min.
Tra le tre sorelle costruite su questa piattaforma, la CB500X è quella che più si differenzia dalle altre. Cinque sono le mosse che hanno permesso a Honda di trasformare una stradale pura in una crossover: in primis le nuove sospensioni, con escursione maggiorata di 20 mm che hanno rialzato l’assetto portando la luce a terra a 170 mm. Poi troviamo la nuova carenatura anteriore che ha dato alla moto la protettività necessaria ad una moto da turismo con il cupolino lievemente rialzato. Il terzo componente che differenzia la "X" dalle sorelle è il nuovo serbatoio maggiorato da 17,3 litri, responsabile del family feeling evidente con l’ammiraglia Crosstourer 1200 e che assicura un’autonomia dichiarata di oltre 460 km. Perché una crossover sia tale, poi, non mancano altri due componenti fondamentali che sono il manubrio rialzato in stile enduristico e la sella in un solo pezzo, ridisegnata per garantire comfort a pilota e passeggero anche in viaggio.

CONCLUSIONI
Dopo una giornata in sella e buoni 150 chilometri sul groppone siamo scesi dalla CB500X affascinati dalla facilità di guida che la Honda ha saputo dare a questa moto e dal fatto che pur essendo una entry level economica nell’acquisto e nella gestione, ha caratteristiche intrinseche che la rendono un’ottima scelta anche per motociclisti più esperti e maturi. Se poi si potesse comprare al bar, insieme alle patatine, sarebbe ancora meglio!

CI PIACE

Rapporto qualità/prezzo
Facilità di guida
Consumi

NON CI PIACE

Pedane
Spazio sottosella ridotto

In questo test abbiamo utilizzato:
Caschi: X-Lite, GIVI
Giubbotti, guanti, paraschiena: Dainese, Tucano Urbano, OJ
Stivali: TCX

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